“Piccolo manifesto della Destra cuneese”

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Riceviamo e pubblichiamo.

 

Egregio direttore,

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le vecchie volpi della politica cuneese hanno capito che malgrado la perdurante crisi dei partiti, è opportuno dare vita in provincia di Cuneo ad un organismo ed iniziative per “irrobustire l’area moderata nel centrodestra e depotenziare il centrosinistra”. L’insegnamento dell’ex presidente della Provincia Quaglia non si dimentica, la figura odierna del governatore Cirio è una garanzia, il nome del casato di Enrico Costa predomina la situazione e l’astro emergente Luca Robaldo è il braccio operativo. Nell’ambito dello schieramento del centrodestra cuneese questa iniziativa in termini di impegno e finalità non ci dispiace. Lo chiamano “Patto civico”, e in fondo può essere anche una “cartina tornasole” per chi si è accostato alla destra, e un prurito per quel centrosinistra “civico” buono per tutte le evenienze. A noi spetta il compito di non farci emarginare e la capacità di essere un sicuro polo di riferimento.

 

Da parte nostra, proprio in questi giorni abbiamo redatto un piccolo “manifesto della Destra cuneese”, per svolgere nel territorio un diffuso importante ruolo di testimonianza politica e ideale, per incidere ancora di più nella realtà locale ed essere affidabili e capaci di opporsi alle nuove sinistre e ai “nuovismi” di tutti i generi.

 

In ogni partito che si sorregge su una massa di popolo e ne vuole interpretare le istanze e le aspirazioni, vi sono diverse “anime”, che possono avere una diversa storia passata, ma che nel presente e per il futuro convergono sui medesimi valori e progetti verso i medesimi obiettivi. Nella Destra si compendiano un’anima nazionale e sociale, una cattolica, una liberale. Siamo convinti che la politica di allargamento della nostra base non può essere una “campagna acquisti” per avere più voti o per garantirsi un feudo di potere. Forza Italia, Lega e i Moderati non possono essere il nostro serbatoio di adesioni su cui puntare, anche perché abbiamo interesse che quei partiti siano attivi nel loro ambito per raggiungere insieme a noi, ad ogni livello, una stabile maggioranza di governo di centrodestra.

 

Il nostro obiettivo mirato deve essere quello di conquistare soprattutto quella grossa fetta di cittadini astensionista, insoddisfatta, protestataria, genericamente antisistema, alla quale non siamo ancora capaci di dare risposte sul piano sociale, su quello della sicurezza e su quello delle maggiori questioni della provincia di Cuneo, dal ruolo e dai servizi della Provincia da fare rinascere alle infrastrutture strategiche (valichi transalpini, S.S. 20 e S.S. 21, invasi, aeroporto). Nella scala delle priorità indichiamo le disamine storico-culturali e la esigenza, in ogni parte del territorio, del ristabilimento dell’autorità dello Stato, il rafforzamento della sovranità popolare attraverso il voto diretto per la elezione del Presidente e dei Consiglieri della Provincia. 

 

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Saldo e stralcio

 

Da ultimo riteniamo utile contribuire a fare chiarezza sul vetusto dibattito fascismo-antifascismo, che i nostri avversari hanno interesse ad alimentare per carenza di ben altri argomenti. Il Fascismo è caduto definitivamente il 25 aprile 1945. È ormai passato al giudizio storico. Non c’è nessuno che voglia tornare allo Stato totalitario, ad un sistema senza libertà e democrazia, ad un regime a partito unico. Si è voltata, inevitabilmente, la pagina della storia. Quindi noi respingiamo ogni polemica anacronistica e provocatoria.

 

Le indicazioni di questo manifesto obbligheranno ogni forza politica provinciale a fare i conti con tematiche tipicamente di “destra”. Questo è l’itinerario per Cuneo che proponiamo.

 

Ringraziamo per l’attenzione, distintamente.

 

 

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Saldo e stralcio

 

Paolo Chiarenza (Busca), Guido Giordana (sindaco di Valdieri), Ambrogio Invernizzi Moretta), Rosalia Grillante (Vicoforte ), Alfredo Peira (Mondovì), Maurizio Paoletti (Boves), Luca Ferracciolo (B.go San Dalmazzo), Mario Franchino (Beinette), Matilde Esposito (Bra), Paolo Barabesi (Consigliere comunale Cavallermaggiore), Carla Sapino (Moretta), Griseri Gianfranco (Mondovì), Mario Pinca (Saluzzo), Antonio Zerrillo (Alba), Mauro Vannucci (Cherasco)





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