Avviare un percorso, coinvolgendo Consiglio comunale e cittadini, per arrivare a una manifestazione d’interesse finalizzata alla realizzazione di parcheggi in struttura nell’area Ex Inam, o in strutture simili, da riservare ai residenti del centro storico. È la richiesta principale che il Consiglio comunale di Modena rivolge all’Amministrazione approvando, nella seduta di lunedì 13 gennaio, la mozione sulle politiche di sosta per il centro. Il documento, presentato da Avs, Pd, Spazio democratico e Modena Civica, è stato approvato con il voto di Avs, Pd e Movimento 5 stelle; voto contrario di Fratelli d’Italia, Lega Modena, Modena in ascolto e Forza Italia. Assenti gli altri gruppi.
Sullo stesso tema è stata presentata, e respinta, una mozione delle opposizioni che chiedeva di avviare un percorso per valutare la trasformazione dello stabile “Ex Inam”, di via San Giovanni del Cantone, in un parcheggio multipiano al servizio di chi frequenta il centro storico. Il documento, presentato da Fratelli d’Italia, Lega Modena, Forza Italia e Modena in ascolto, è stato respinto con il voto a favore dei proponenti e il voto contrario di Pd, Avs e M5s.
Illustrando il documento approvato, Martino Abrate (Avs) ha evidenziato come la presenza di un numero elevato di automobili parcheggiate nelle strade del centro storico ne comprometta la vivibilità, la sicurezza e l’estetica del patrimonio. Si tratta di una situazione causata anche dai pochi parcheggi disponibili per i residenti e da permessi Ztl molto superiori a quelli realmente relativi a chi risiede nell’area.
A questo proposito, la mozione ricorda che il Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile approvato nel 2020 dal Consiglio comunale, prevede, tra le diverse azioni, che in un orizzonte di dieci anni la Ztl copra fino al 94 per cento del centro storico, al fine di ridurre il traffico e le soste di mezzi e contribuire a migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità dell’area.
Per raggiungere questo obiettivo, però, è importante garantire ai residenti del centro un accesso agevole e riservato ai parcheggi, per migliorare la qualità di vita dei cittadini, la fruizione degli spazi pubblici e ridurre la circolazione dei mezzi privati. Per Abrate quindi “è auspicabile, come previsto dal Piano urbanistico generale in determinati contesti, l’utilizzo di parcheggi in struttura nel centro storico, al fine di liberare le strade da parcheggi a raso, migliorare circolazione e sicurezza nella Ztl e dare risposte ai residenti, come peraltro già avviene con due parcheggi”.
Per questo motivo, la mozione chiede di valutare un percorso per arrivare a una manifestazione di interesse per realizzare parcheggi in struttura in centro storico riservati ai residenti, i cui obiettivi e indirizzi siano da definire in Consiglio comunale o in Commissione consiliare e con il coinvolgimento dei cittadini. Per questo scopo, il documento chiede di avviare un’analisi dell’area per individuare possibili luoghi, come per esempio l’ex Inam, ex cinema limitrofi al centro o altre strutture, sufficientemente grandi e non soggetti a vincoli, approfondendo fattibilità, costi e benefici degli interventi e valutando, per la loro realizzazione, strumenti urbanistici che favoriscano investimenti di privati. Contestualmente, l’atto chiede di favorire soluzioni di accesso e di tariffazione che possano garantire un utilizzo equo e sostenibile dei parcheggi da parte dei residenti titolari di permesso Ztl, incentivando l’utilizzo del trasporto pubblico, da potenziare tramite investimenti.
Illustrando la mozione respinta, Elisa Rossini (FdI) ha evidenziato che in via San Giovanni del Cantone, in una posizione strategica per un parcheggio multipiano al servizio del centro, si trova, appunto, lo stabile “ex Inam” dove attualmente è ubicata la sede dell’Ausl, già oggetto in passato di un progetto, poi abbandonato, che ne prevedeva la trasformazione con l’inserimento di 96 posti auto. Il documento, pertanto, chiedeva di avviare un percorso finalizzato a valutare, dal punto di vista tecnico, la trasformazione in parcheggio multipiano dello stabile, peraltro, ha sottolineato Rossini, tra i luoghi portati dai cittadini ai tavoli di lavoro del percorso pubblico partecipato sulla rigenerazione della città.
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