Usa, Giappone e bond europei tra le opportunità di mercato

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Il 2025 si preannuncia ricco di spunti e occasioni. La volatilità potrebbe palesarsi con le novità geopolitiche che l’arrivo di Trump potrebbe generare. Massimiliano Maxia ci ha raccontato la view di AllianzGI

Un altro anno positivo ma delicato per i mercati, in cui investire con cautela e selettività, specie nell’azionario americano e giapponese oltre che nei titoli di Stato europei. Questi alcuni spunti emersi dall’intervista a Massimiliano Maxia, Senior product specialist di Allianz Global Investors.

Maxia, dopo la corsa degli ultimi 2 anni, quali prospettive ci sono per i listini nel 2025?
“Le prospettive rimangono buone, anche se appare logico non aspettarsi le stesse eccellenti performance degli ultimi due anni. Tuttavia, uno scenario di soft-landing, con l’economia Usa che potrebbe crescere intorno al 2%, forse più, e le politiche monetarie accomodanti delle banche centrali, crediamo saranno di supporto per le azioni. Le valutazioni di alcuni listini, a cominciare da S&P e Nasdaq, sono elevate rispetto alle medie storiche: lo sono però anche perché negli Stati Uniti gli utili delle società crescono e ci aspettiamo che ciò continui nel 2025. America quindi in testa alle nostre preferenze da un punto di vista geografico, seguita dal Giappone. I listini europei hanno valutazioni basse, e questo li rende interessanti; inoltre, l’auspicabile fine del conflitto in Ucraina, col piano di ricostruzione, stimato in 700 miliardi, di cui beneficerebbero le società europee, sarebbe un catalyst importante per la performance nel 2025. Rimangono alcune incertezze, a cominciare dalle misure che prenderà Trump, sulla politica commerciale”.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Con i tassi calanti dove conviene investire nei mercati obbligazionari?
“I mercati obbligazionari offrono ancora rendimenti interessanti, sia la componente governativa che quella delle obbligazioni societarie, investment grade e high yield. Il taglio dei tassi delle banche centrali, con l’eccezione Giappone, è ovviamente un fattore di supporto per l’asset class obbligazionaria. Per la componente governativa siamo più positivi sul mercato europeo, dato il contesto macroeconomico più debole e quindi una Bce più accomodante; mentre negli Stati Uniti le misure economiche che Trump potrebbe implementare, porterebbero ad una revisione al rialzo delle aspettative di inflazione, del deficit e del debito pubblico, con i mercati che richiederebbero un rendimento più alto per comprare i Treasury. La componente corporate, in particolare quella investment grade, è invece interessante sia negli Stati Uniti che in Europa, grazie ad un carry ancora elevato. Privilegiamo duration non troppo lunghe. All’interno di un portafoglio obbligazionario, in un’ottica di diversificazione e con un’esposizione non elevata, riteniamo un’opportunità anche l’investimento in titoli high yield e in quelli dei Paesi emergenti”.

Negli ultimi mesi la geopolitica non ha influenzato i mercati. Con l’insediamento di Donald Trump potrebbe cambiare qualcosa?
“Il fattore geopolitico resta una delle incognite principali per il 2025 e una potenziale fonte di volatilità per i mercati. Il fronte dei conflitti internazionali si è allargato, con la Siria che si unisce all’Ucraina e al conflitto in Israele. Le politiche protezionistiche di Trump, se implementate nelle misure di cui si è parlato, aumenterebbero le tensioni tra Usa e Cina. Trump resta un politico in parte imprevedibile, ma lo è anche dal punto di vista negoziale e quindi in termini positivi: il 2025 potrebbe infatti essere l’anno della fine del conflitto in Ucraina e non solo, con effetti quindi benefici per i mercati finanziari”.

Quali iniziative state mettendo in cantiere per le reti di consulenti e private banker?
“Nell’ottica di consolidare le nostre partnership commerciali puntiamo ad essere all’avanguardia nell’offerta di prodotti e servizi personalizzati per le diverse reti, che rispondano alle esigenze finanziarie dei clienti nel contesto di mercato attuale. Anche nel 2025 continueremo a proporre soluzioni di investimento per generare Alpha in ambito azionario e obbligazionario attraverso il nostro elemento distintivo, la gestione attiva, sempre sottolineando il concetto di ‘tempo come asset class’, ovvero la necessità di mantenere l’investimento per un periodo adeguato al raggiungimento degli specifici obiettivi finanziari”.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di gennaio 2025 del magazine Wall Street Italia. Clicca qui per abbonarti.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Source link