Ben ritrovati alla nostra serie di corsi settimanali dal titolo Imprenditore vincente: La tua guida settimanale al successo, un programma pensato per imprenditori ambiziosi e persone desiderose di trasformare le proprie idee in imprese di successo. La scorsa settimana abbiamo parlato di crisi e del perché il 90% delle aziende non è pronta. Oggi invece parliamo di come dominare il futuro con l’AI.
“Se non stai cavalcando l’onda dell’intelligenza artificiale, rischi di essere sommerso” come successe da chi negli anni 90 non credeva che l’ internet avrebbe trasformato il commercio e la comunicazione. Questo mantra non è un semplice slogan alla moda, ma una verità che imprenditori e leader ambiziosi devono interiorizzare. Oggi, la tecnologia non è solo uno strumento, è una leva strategica per crescere, innovare e dominare i mercati. E inoltre un modo efficace per ridurre I costi, e massimizzare I motori digitali per stare competitive. Ma come approcciare questo universo complesso e in continua evoluzione? Cominciamo con i fondamenti.
Comprendere i diversi tipi di AI
L’intelligenza artificiale non è un concetto monolitico. Comprenderne i pilastri principali è il primo passo per sfruttarne il potenziale:
- Machine Learning (ML): Questo tipo di AI si basa su algoritmi che apprendono dai dati e migliorano le loro performance con il tempo. Pensate alla personalizzazione degli e-commerce: ogni suggerimento di prodotto si basa su un algoritmo di ML che analizza il comportamento passato degli utenti.
- Deep Learning (DL): Un sottoinsieme del ML, il deep learning si concentra su reti neurali complesse ispirate al cervello umano. Un esempio è il riconoscimento delle immagini, utilizzato per automatizzare i processi di controllo qualità nelle fabbriche.
- Modelli Linguistici di Grandi Dimensioni (LLMs): Sistemi come GPT e i loro evoluti successori, capaci di comprendere e generare linguaggio naturale con livelli di precisione sorprendenti. Questi strumenti stanno già rivoluzionando customer service, marketing e creazione di contenuti.
Capire le differenze è cruciale: ogni tecnologia ha il suo ambito d’applicazione e i suoi limiti. È qui che entra in gioco la strategia.
Identificare le opportunità nel tuo settore
Non tutte le tecnologie sono rilevanti per ogni settore, e l’implementazione di un’AI generica rischia di essere costosa e inefficace. Come trovare l’opportunità giusta? La chiave è l’analisi strategica.
Ad esempio, nel retail, l’AI può ottimizzare le catene di approvvigionamento, riducendo i costi e migliorando la puntualità delle consegne. Nel settore sanitario, è uno strumento potente per la diagnostica precoce, mentre nel mondo finanziario, l’AI è già una forza trainante per il rilevamento delle frodi e la gestione dei rischi. In finanza il “Robot-Investing” e una realta in forte crescita, dove le machine sostituiscono e complementano l’uomo nella scelta degli investimenti.
Un case study illuminante è quello di Zara, il gigante della moda, che utilizza l’AI per analizzare le preferenze dei clienti e anticipare le tendenze. Il risultato di questo? Collezioni più mirate e meno invenduti, meno costo di magazzino, con un incremento netto del margine di profitto.
Un altro esempio emblematico è Ferrero, leader mondiale nel settore alimentare. Grazie all’AI, Ferrero, il gigante Piemontese dei dolci ottimizza la gestione delle scorte e riduce lo spreco alimentare, integrando i dati provenienti dai punti vendita con algoritmi predittivi. Questo approccio non ha solo migliorato l’efficienza operativea, ma ha anche rafforzato la sostenibilità aziendale, un valore sempre più importante per i consumatori.
Valutare i costi e i benefici
Adottare l’intelligenza artificiale è un investimento sia finanziaria che di tempo. Come ogni investimento, richiede una valutazione rigorosa di costi e benefici.
Partiamo dai costi diretti: licenze software, infrastrutture IT (spesso nel cloud) e competenze specifiche. I benefici, tuttavia, possono superare di gran lunga questi costi. Parliamo di aumenti di produttività, precisione e risparmio di tempo, senza contare i vantaggi competitivi derivanti dall’innovazione.
Un esempio pratico è quello di Amazon, che utilizza robot basati sull’AI nei suoi magazzini per accelerare il processo di spedizione. L’investimento iniziale è stato astronomico, ma i risparmi sui costi operativi e l’aumento della soddisfazione dei clienti hanno ripagato l’impresa fondata dal miliardario Jeff Bezos abbondantemente.
Tuttavia, è importante chiarire che non tutte le aziende devono cambiare direzione completamente per adottare l’AI. Se la tua impresa non può facilmente implementare processi basati sull’intelligenza artificiale, è meglio concentrarsi su piccoli miglioramenti graduali. L’AI può essere integrata come supporto, non-come sostituto, ai processi già esistenti.
L’importanza di investire su se stessi
Non inseguire ciecamente le promesse miliardarie dell’AI. Se hai un’expertise specifica, continua a svilupparla e perfezionarla. Le tecnologie avanzano, ma il capitale umano rimane insostituibile. Integrare l’AI nel tuo percorso è fondamentale, ma deve essere fatto in modo ragionato e coerente con la tua visione aziendale e personale. La moda passa, le competenze durano.
L’AI come vantaggio competitivo
Ci troviamo in una fase di transizione storica, simile all’avvento di Internet negli anni ’90. Chi saprà cogliere questa opportunità emergerà come leader di mercato; chi la ignorerà rischia di diventare irrilevante. La tua azienda quale ruolo giocherà in questa rivoluzione?
Un libro da non perdere per approfondire l’argomento è Prediction Machines: The Simple Economics of Artificial Intelligence di Ajay Agrawal, Joshua Gans e Avi Goldfarb. Gli autori spiegano come l’AI non sostituirà le persone, ma cambierà il modo in cui lavorano, focalizzandosi sul valore dell’intelligenza predittiva per migliorare decisioni e strategie.
L’intelligenza artificiale non è una moda passeggera; è un cambio di paradigma. Gli imprenditori e le menti ambiziose che sapranno comprendere, adattarsi e innovare grazie a questa tecnologia scriveranno il futuro del business. Che si tratti di automatizzare processi, personalizzare l’esperienza del cliente o scoprire nuove opportunità, il momento di agire è ora. Non lasciarti sfuggire questa rivoluzione: l’AI è qui, pronta a trasformare idee in imperi.
DI ANDREA ZANON
FOTO: SHUTTERSTOCK
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