Jannotti Pecci inseguito e aggredito a Posillipo, dal prefetto al sindaco: atto vile, siamo tutti con lui

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Red. Pol.

Dopo il racconto choc del leader degli industriali di Napoli sul Corriere del Mezzogiorno. Di Bari: ci troviamo di fronte ad atti intollerabili. Manfredi: sono rimasto colpito, lavoriamo in sinergia

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Il giorno dopo il racconto-choc del presidente di Confindustria Napoli, Costanzo Jannotti Pecci, che ha rivelato in esclusiva al Corriere del Mezzogiorno l’«incubo» vissuto la sera del 7 gennaio scorso, quando fu «inseguito e aggredito a Posillipo» mentre rientrava a casa (ma l’inquilino di Palazzo Partanna ha anche reso noto che sia lui, sia il direttore generale dell’Unione, Francesco Benucci , sono stati oggetto di minacce e atti di intimidazione), istituzioni, politica e associazioni sono scese in campo per garantirgli vicinanza e solidarietà. 

«Questo vicenda va inquadrata in un contesto più generale per avere una lettura completa di quel che è accaduto. È un fatto che risale ad una decina di giorni fa e allora, come ieri, ho sentito il presidente Jannotti Pecci». Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, sottolinea l’immediatezza con la quale «le forze di polizia sono state attivate. C’è stata una riunione tecnica — ricorda — anche per comprendere, ai fini della posizione personale del presidente, la portata di quel che è accaduto. Sono state esaminate altre situazioni in via preventiva delimitando l’attività di polizia giudiziaria e quella relativa alla tutela del diretto interessato. Sono state adottate misure di tenuta adeguate e la persona responsabile di quello che è accaduto è stata immediatamente identificata, a dimostrazione che il presidio di legalità resta efficace nelle dinamiche che riguardano Napoli e la città metropolitana. Ci troviamo, sottolineo, di fronte ad atti intollerabili e ingiustificabili di aggressioni, anche alle forze di polizia. La scorsa notte sono state danneggiate tre autovetture dei carabinieri. È questo è inconcepibile e inaccettabile». 




















































Dal prefetto al sindaco di Napoli e presidente nazionale dell’Anci, Gaetano Manfredi: «Ho espresso la mia massima solidarietà a Costanzo Jannotti Pecci. Sono rimasto davvero molto colpito dall’episodio che ha subito e mando la mia vicinanza a lui, che guida l’Unione Industriali con cui noi stiamo lavorando con grande sinergia». E ancora, a margine della riapertura della scuola La Loggetta a Fuorigrotta, ha sottolineato che «ha funzionato il sistema di videosorveglianza su cui noi abbiamo tanto lavorato per rimetterlo in azione. Quando ci siamo insediati al Comune di Napoli neanche il 20% delle telecamere funzionavano, adesso più del 95% funzionano e ne abbiamo messe tante altre. Siamo ora nella nuova fase che realizza il progetto di mettere altre centinaia di telecamere in città, che garantiscono di trovare subito il colpevole di reati. Questo ci testimonia che una città completamente videosorvegliata è uno strumento fondamentale per la sicurezza dei cittadini». 

Il deputato di Avs, Francesco Borrelli: «Totale solidarietà- al presidente dell’Unione Industriali, ennesima vittima di una deriva criminale che stiamo vivendo sul nostro territorio. Nessuno è al sicuro ormai e non ci sono zone della città più sicure di altre». 

Anche il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Severino Nappi, esprime «solidarietà e vicinanza all’amico Costanzo Jannotti Pecci, vittima di una vile aggressione. Conoscendo il suo spessore e la sua forza, siamo convinti che saprà presto lasciarsi alle spalle quanto accaduto. Allo stesso tempo confidiamo nel prezioso lavoro delle forze dell’ordine per assicurare alla giustizia i responsabili dell’azione e fare piena luce anche sulla matrice e sul clima in cui sono maturate le minacce e le intimidazioni nei confronti dei vertici dell’Unione degli Industriali». 

Pasquale Russo, leader di Confcommercio Campania: «Esprimiamo massima solidarietà e vicinanza al presidente Confindustria Napoli ed auspichiamo che siano rapidamente assicurati alla giustizia esecutori e mandanti di tale intollerabile atto intimidatorio». Poi: «Se il mestiere dell’imprenditore a Napoli è assai più difficile che altrove, fare associazionismo in maniera seria e trasparente è ancora più complicato e può diventare realmente rischioso, perché ci si può scontrare con dinamiche perverse che nulla hanno a che fare con la tutela e lo sviluppo delle imprese». Anche Federterme (Confindustria) esprime «piena solidarietà a Costanzo Jannotti Pecci per l’aggressione subita lo scorso 7 gennaio. Si tratta di un atto di violenza che condanniamo con fermezza. In un momento in cui il clima di tensione sembra crescere, è fondamentale che le istituzioni e il mondo imprenditoriale lavorino insieme per garantire la sicurezza e il rispetto per tutti. Siamo vicini a Costanzo Jannotti Pecci e ci auguriamo che le autorità competenti possano fare chiarezza su quanto accaduto».


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