Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Le cerimonie di insediamento dei presidenti degli Stati Uniti sono sempre stati eventi particolarmente costosi, e quella di Donald Trump, in programma per il 20 gennaio, non fa eccezione, anzi, sembra destinata a essere una delle più dispendiose della storia.
Le donazioni private, il contributo delle aziende di tecnologia e business
La commissione per l’insediamento di Donald Trump ha già raccolto una somma fra i 150 e i 170 milioni di dollari, una cifra che potrebbe salire ancora, segnando un nuovo record per una cerimonia presidenziale negli Stati Uniti. La somma stellare è stata ottenuta dalla partecipazione di importanti donatori, tra cui figure di spicco nel mondo della tecnologia e del business. Tra i maggiori donatori sponsor ci sono, ad esempio, personaggi come Tim Cook di Apple. Amazon, che nel 2017 aveva contribuito con soli 58.000 dollari, quest’anno ha offerto ben 2 milioni. Anche Meta, la compagnia di Mark Zuckerberg, ha donato un milione di dollari, con l’intento di rafforzare i legami con l’amministrazione Trump. Queste donazioni provenienti dal settore tecnologico sono particolarmente significative, se si considera l’influenza di queste aziende sulla politica e sull’economia statunitense.
I fondi raccolti non sono destinati solo a coprire i costi della cerimonia ufficiale, ma anche a organizzare una serie di eventi esclusivi e cene private a cui possono accedere solo i donatori più generosi, balli, concerti e altri appuntamenti. Inoltre, una parte significativa delle spese è destinata alla sicurezza, con l’impiego di forze dell’ordine e personale militare per garantire l’incolumità dei partecipanti.
Gli eventi collaterali per i donatori più generosi
Per questo secondo insediamento di Trump, i pacchetti di donazioni sono suddivisi in cinque livelli, che vanno da 50.000 a 1 milione di dollari. A chi dona almeno 1 milione di dollari vengono concessi biglietti per partecipare a eventi esclusivi come il «candlelight dinner» con Trump e il vicepresidente eletto JD Vance. L’accesso a questi eventi è diventato notevolmente più costoso rispetto all’inaugurazione del 2017, quando una donazione di 500.000 dollari garantiva accesso sia al «candlelight dinner» che al pranzo con Trump e i membri del suo governo. Oggi, chi vuole partecipare al pranzo con presidente e vice dovrà sborsare il doppio di prima.
La presenza alle cene private non è l’unico vantaggio per i donatori di fascia alta, che hanno anche la possibilità di incontrare brevemente Trump e Vance durante eventi privati, come le cene di gala, e possono cercare di ottenere favori o fare pressioni politiche.
90 milioni di dollari dal Congresso
Oltre ai fondi privati raccolti, l’Inauguration day di Trump beneficerà anche di una considerevole somma di denaro pubblico. Il Congresso degli Stati Uniti ha stanziato 90 milioni di dollari per i costi di pianificazione e sicurezza legati all’insediamento presidenziale. Di questi, circa 50 milioni saranno destinati specificamente alla sicurezza e alla logistica della cerimonia.
Le polemiche
Ma le polemiche non sono mancate. La deputata democratica texana Jasmine Crockett ha accusato Trump di prendere 90 milioni di dollari dal Congresso per il suo insediamento, sostenendo che questi fondi siano stati inclusi in un disegno di legge che avrebbe tagliato 190 milioni di dollari per la ricerca sul cancro pediatrico. Sebbene il disegno di legge in questione, l’American Relief Act, abbia effettivamente destinato una parte dei fondi all’insediamento presidenziale, va sottolineato che i 90 milioni di dollari non sono esclusivamente per la cerimonia, ma per le spese di sicurezza e per la pianificazione di eventi pubblici legati alla presenza del presidente a Washington.
Le inaugurazioni presidenziali degli Stati Uniti sono sempre stati eventi costosi. L’Inauguration day di Donald Trump del 2017, ad esempio, ha avuto un costo stimato tra i 175 e i 200 milioni di dollari. Di questi, circa 70 milioni sono stati coperti da donazioni private, mentre il resto è stato finanziato dai contribuenti. Nonostante le somme siano importanti, questo tipo di eventi è sempre stato visto come una necessità politica ed istituzionale, non solo per celebrare l’inizio del mandato, ma anche per rafforzare i legami con i principali gruppi di interesse economico e politico.
Inoltre, come evidenziato da vari esperti, le cerimonie di insediamento servono anche come vetrina per raccogliere consensi e fare networking con influenti lobby e donatori. Gli eventi esclusivi – cene e pranzi con il presidente e il vicepresidente – sono percepiti come opportunità per stabilire connessioni importanti e ottenere futuri benefici politici ed economici.
Per finanziare queste cerimonie, viene istituito un comitato inaugurale presidenziale che raccoglie fondi da donatori privati. Ad esempio, per l’insediamento di Barack Obama nel 2009, il comitato ha raccolto circa 55 milioni di dollari da donazioni private. La cerimonia costò tra i 170 e i 200 milioni di dollari, e anche quella fu una delle più costose della storia degli Stati Uniti.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link