San Donato di Arezzo, investiti oltre 7 milioni di euro in grandi apparecchiature

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Inaugurata ufficialmente la nuova Casa della Comunità di Foiano della Chiana e una visita all’ospedale San Donato, dove è stato fatto il punto sugli investimenti Pnrr che coinvolgono il presidio di Arezzo. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, questa mattina ha fatto visita sul territorio aretino per due eventi particolarmente importanti: il taglio del nastro della Casa di Comunità  di viale Umberto I, una struttura con un consolidato bagaglio di servizi offerti agli utenti che con questa nuovo step saranno ulteriormente arricchiti, e un tour al Son Donato, che ha toccato il cantiere del Volano e le grandi apparecchiature, su cui, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, negli ultimi due anni sono stati fatti significativi investimenti.

La Casa della Comunità di Foiano della Chiana

Nata nel 2014, Foiano della Chiana è stata tra le prime Case delle Salute in Toscana. Oggi la struttura, ospitata nello storico edificio di via Umberto I (in passato sede dell’ospedale), diventa ufficialmente Casa della Comunità, ovvero un punto di accoglienza e di orientamento, ma soprattutto un luogo in cui il cittadino trova risposte adeguate alle proprie esigenze sanitarie o sociosanitarie, con particolare attenzione ai soggetti fragili e cronici. Alla presenza di autorità e istituzioni, oltre al direttore della zona distretto della Valdichiana Aretina, Alfredo Notargiacomo, al sindaco del Comune di Foiano della Chiana, Iacopo Franci, alla responsabile Sanità per Anci Toscana, Roberta Casini, la struttura è stata inaugurata dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, insieme all’assessore regionale alla salute, Simone Bezzini e alla direttrice generale facente funzioni, Antonella Valeri.

Diventando Casa della Comunità, la struttura di Foiano della Chiana si inserisce di fatto in una progettualità che prevede un progressivo ampliamento dei servizi offerti alle cittadine e ai cittadini. In particolare la Cdc sarà il luogo dove personale sanitario e cittadini potranno collaborare in sinergia per costruire una rete in grado di co-produrre servizi partendo da problematiche comuni.

Oltre al taglio del nastro, la visita di stamani è stata anche l’occasione per fare il punto sull’Ospedale di Comunità, il cui ampliamento sorgerà proprio a fianco della Casa di Comunità. Nella struttura che ospita la Casa della Comunità, infatti, è attivo anche un Ospedale di Comunità, con 10 posti letto, e un Hospice, con 3 posti letto. 

Alla fine dei lavori il nuovo Ospedale di Comunità avrà 20 posti di letto, mentre il nuovo Hospice sarà in grado di ospitare 5 posti letto. L’OdC e l’Hospice sono due strutture che, insieme alla Casa della Comunità – in cui operano medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, oltre ai medici delle cure primarie –, garantiranno un’assistenza continuativa ed integrata, rispondendo in modo puntuale ai bisogni di cura dei cittadini del territorio.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Una panoramica degli investimenti Pnrr al San Donato di Arezzo

Sono 7,3 milioni di euro le risorse investite, provenienti da Pnrr, in strumentazione tecnologica all’ospedale San Donato di Arezzo. Nel giro di poco più di due anni sono stati portati a termine 9 progetti di sostituzione di grandi apparecchiature elettromedicali:

– 1 Ecografo Cardiovascolare

– 1 Mammografo con tomosintesi

– 2 Tomografi Assiali Computerizzati – TAC

– 2 Acceleratori Lineari

– 2 Gamma Camera a doppia testata di cui una provvista di modulo TAC

– 1 Angiografo vascolare

Dopo il saluto della vicesindaca di Arezzo, Lucia Tanti, l’ingegner Gilberto Cristofoletti, direttore dell’area dipartimentale della programmazione e gestione tecnologie, ha offerto una panoramica delle risorse in strumentazione che la Asl Tse ha destinato in questi ultimi due anni al San Donato, mentre l’ingegner Andrea Casini, direttore dei lavori pubblici della Asl Tse dell’area provinciale Aretina, ha fatto il punto sul cantiere dell’edificio Volano e degli altri lavori che stanno interessando il presidio di Arezzo.

Il presidente della Regione Giani e l’assessore regionale alla salute Bezzini – accompagnati dalla direttrice generale ff Valeri, dalla direttrice sanitaria Assunta De Luca e la direttrice di presidio Barbara Innocenti, hanno fatto visita ai reparti di Medicina Nucleare, diretto dal dottor Alfonso Baldoncini, Radioterapia, diretto dalla dottoressa Simona Borghesi, e Radiologia, diretto dal dottor Duccio Venezia, che ospitano alcune delle apparecchiature sostituite in questi due anni. Tutte le strumentazioni hanno una dotazione tecnologia che garantiscono immagini più nitide (grazie anche all’utilizzo dell’intelligenza artificiale), trattamenti più veloci (con un impatto meno invasivo per gli utenti), un’interfaccia più immediata e intuitiva per il personale sanitario, un’efficienza generale migliorata in tutte le fasi di utilizzo.  

Il presidente Giani e l’assessore Bezzini hanno anche fatto visita al cantiere Volano, che rientra nell’ambito del progetto “Ospedale sicuro e sostenibile”. Suddiviso in due lotti, ma rientranti in un’unica, grande progettualità per un valore totale di 19 milioni e 437mila euro, l’intervento è il primo passo per la riorganizzazione strutturale dell’ospedale San Donato di Arezzo. Si tratta, nel dettaglio, di un edificio strategico che sarà funzionale ad ospitare i reparti e le strutture che saranno oggetto di intervento, continuando a garantire i servizi quotidiani. A fine giugno del 2024 è iniziato l’allestimento del cantiere per la costruzione dell’edificio e al momento sono in corso le opere di scavo. 

Le dichiarazioni

“A Foiano della Chiana come al San Donato di Arezzo oggi si vede in modo concreto l’impegno della Regione Toscana, grazie anche all’immancabile lavoro delle professioniste e dei professionisti della sanità, nel portare avanti servizi essenziali di cura sul territorio – sottolinea il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta cambiando, e lo farà sempre di più in futuro, il volto della sanità toscana, in termini di accesso alle cure, e l’ospedale San Donato né è testimone diretto. Stiamo realizzando un presidio che è già un tassello fondamentale della rete ospedaliera della nostra regione e nel giro di qualche anno diventerà ancora più efficiente. Dotare di strumentazioni tecnologicamente all’avanguardia è un obiettivo che ci siamo posti e va proprio nella direzione di creare un ospedale  sempre più al servizio dei bisogni di cura dei cittadini”.

“Oggi è un giorno importante per Arezzo perché andiamo a toccare con mano i frutti di questo importante cambiamento per il sistema sanitario pubblico grazie ai fondi Pnrr – evidenzia l’assessore al diritto alla salute e alla sanità della Regione Toscana, Simone Bezzini – Una scelta ambiziosa, ma che ha permesso, grazie alla sinergia tra la Regione Toscana e le aziende sanitarie, di fare passi in avanti nell’ammodernamento dei nostri ospedali e dei servizi pubblici. L’ospedale di Arezzo può, infatti, contare su un importante rinnovamento dei grandi macchinari elettromedicali per esami, diagnosi e trattamenti sempre più efficaci e su progetti innovativi, come l’edificio Volano, nell’ottica di una sanità sempre più moderna ed efficace e in grando di migliorare la risposta ai bisogni di salute della collettività”.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

“L’ospedale di Arezzo e il territorio non sono due entità separate. Oggi abbiamo avuto un assaggio della sanità come piace a noi in Toscana, ovvero un’integrazione tra le varie strutture, ospedaliere e non solo, che possano garantire una sanità di prossimità sempre più attenta ai bisogni di salute complessi della cittadinanza – spiega la direttrice generale ff Antonella Valeri -. La Case di Comunità e l’Ospedale di Comunità d Foiano della Chiana sono due presidi essenziali per la tutela della salute del territorio. Strutture che, da oggi, si amplieranno ulteriormente per dare migliori e sempre più efficienti servizi. Sul San Donato è stato compiuto un grande sforzo di adeguamento tecnologico negli ultimi due anni. Abbiamo a disposizione delle cittadine e dei cittadini i migliori macchinari sul mercato per essere a supporto delle nostre professioniste e dei nostri professionisti, senza i quali queste macchine non potrebbero funzionare. C’è ancora molto da fare: il cantiere del Volano (e non è l’unico) è lì a dimostrarlo. Tuttavia la direzione è chiara: l’ospedale San Donato nel prossimo futuro cambierà il suo volto per essere un presidio all’avanguardia come la città di Arezzo merita di avere”.

“Oggi abbiamo toccato con mano i molti lavori che interessano la nostra città sul Pnrr in ambito sanitario – hanno dichiarato il sindaco Alessandro Ghinelli e la vice Lucia Tanti – Non solo l’ospedale San Donato, ma in particolare la Cittadella della sanità al Pionta e la seconda Casa della Comunità al Baldaccio. Opere strategiche che cambieranno il volto della sanità aretina. Siamo d’accordo con il Presidente Giani sull’esigenza di dare le necessarie risorse al San Donato ben oltre quelle previste dal PNRR, o attraverso un accordo con Inail o con un accordo pubblico-privato. Dopo anni il momento è arrivato e il Comune continuerà a fare la propria parte”.

Tre tappe in ospedale

Nella sua visita all’ospedale San Donato di Arezzo il presidente della Regione Eugenio Giani ha fatto tappa nelle tre unità operative di Medicina Nucleare (direttore dr. Alfonso Baldoncini), Radioterapia (direttrice dr.ssa Simona Borghesi) e Radiologia (direttore dr. Duccio Venezia) dove recentemente sono stati installati i dispositivi acquistati con i fondi Pnrr.

Medicina Nucleare: Sono due le nuove gamma-camere, di cui una ibrida, installate nella Unità operativa di medicina nucleare dell’ospedale di Arezzo grazie ai fondi Pnrr che hanno permesso di sostituire le vecchie apparecchiature, ormai obsolete, della Medicina nucleare tradizionale. La nuova Spect-Tc è una gamma camera ibrida, acquistata grazie a Fondi Pnrr – Next Generation EU, che permette di eseguire esami più accurati e realizzare immagini tridimensionali per indagini di carattere prevalentemente oncologico, neurologico, cardiologico e nefrologico ottenendo immagini degli organi indagati. La Spect/Tc permette di indagare le alterazioni fisiopatologiche e morfologiche, grazie alla Tac ad essa abbinata, fornendo un quadro diagnostico più completo. Si tratta di dispositivi che permettono di effettuare esami più accurati fornendo maggiori e più precise informazioni nei casi clinici più complessi, grazie alle quali il medico è in grado di formulare una diagnosi più dettagliata. L’installazione delle due gamma camere ha richiesto lavori di ristrutturazione e di adeguamento dei locali che ospitano la struttura operativa del dr. Alfonso Baldoncini, al piano terra del San Donato. Il costo complessivo dei due dispositivi è di oltre un milione di euro (fondi Pnrr) ai quali va aggiunto 1 milione e 349 mila euro (fondi aziendali) per i lavori di ristrutturazione dei locali che hanno richiesto l’installazione di pannelli in piombo per proteggere pazienti e operatori dalle radiazioni ionizzanti. All’ospedale di Arezzo la U.O. di Medicina Nucleare tradizionale è nata trent’anni fa, fra il 1994 e il 1995. Ogni anno ad Arezzo si effettuano complessivamente circa 9000 prestazioni totali di cui: 2500 PET/TC 1500 Esami Scintigrafici 600 Visite 4000 MOC 500 Prestazioni varie (Terapie, Ecografie, Agoaspirati).

Radioterapia: Sono due gli acceleratori lineari acquistati con fondi Pnrr – Next Generation EU e installati nella UOC di Radioterapia del San Donato di Arezzo. I due dispositivi consentono la somministrazione di terapie antitumorali in modo ancora più preciso ed efficace rispetto alle strumentazioni precedenti. Il primo acceleratore è entrato in funzione ad aprile 2024 e il secondo ad ottobre 2024. I due nuovi acceleratori lineari, attualmente installati,garantiscono un livello tecnologico elevato e ottimizzano il trattamento radioterapico, implementando la sicurezza per il paziente. Ad affiancare l’acceleratore lineare c’è un dispositivo per il monitoraggio non invasivo, continuo e submillimetrico del posizionamento del paziente e delle lesioni oncologiche durante il trattamento radioterapico. L’utilizzo del sistema di Surface IGRT (Surface Image Guided Radiation Therapy) consente di monitorare con alta precisione la lesione tumorale, in particolare quelle localizzate in organi mobili che risentono del movimento dovuto al respiro in caso di neoplasie polmonari, epatiche, surrenaliche, pancreatiche, minimizzando l’irradiazione dei tessuti sani con riduzione degli effetti collaterali della radioterapia sia a breve che a lungo termine. Questo sistema consente infatti di effettuare trattamenti sincronizzati con la respirazione e controllare l’erogazione del fascio di radiazioni che viene emesso solo nella fase respiratoria corretta. Il paziente collabora al trattamento radioterapico attraverso pannelli luminosi installati nel bunker, che modificando il colore, indicano al paziente se respira in modo corretto. Questo sistema è particolarmente utile nei trattamenti anche del tumore della mammella, permettendo di ridurre ulteriormente il rischio cardiaco. Inoltre i due acceleratori dispongono di fasci Flattening Filter Free (FFF), che consentono di rilasciare la dose terapeutica in tempi brevissimi, utile nella radioterapia stereotassica delle metastasi cerebrali e non solo, caratterizzata dalla somministrazione di dosi ad alta intensità in un numero limitato di frazioni, permettendo così di ridurre significativamente il numero complessivo di sedute di trattamento da realizzarsi, generalmente, nell’arco di una o poche sedute anziché protrarsi per diverse settimane, e di conseguenza con un impatto favorevole sulla qualità della vita. Con l’installazione dei due nuovi dispositivi è cambiato anche l’aspetto estetico nell’ottica di una umanizzazione dei locali riservati alla radioterapia in modo da renderli accoglienti e confortevoli. L’ingresso al primo bunker è decorato con fiori colorati mentre sul soffitto della sala nella quale è installato l’acceleratore lineare si apre un cielo con sole e nuvole bianche riprodotto con la stessa intensità della luce naturale. Il paesaggio marino, invece, è stato scelto per il bunker del secondo acceleratore lineare. Installazione e lavori sono costati complessivamente oltre 4 milioni di euro.

Nella UOC di Radioterapia vengono effettuate annualmente oltre 20000 prestazioni, fra cui vi sono 800 prime visite, 6000 visite di controllo e, grazie ai nuovi acceleratori lineari, dall’aprile 2024 ad oggi sono stati effettuate circa 6350 sedute di radioterapia, caratterizzate da un aumento della complessità dei trattamenti (con un incremento dell’11% dei trattamenti ad elevata precisione). Sono state inoltre eseguite circa 550 sedute di radioterapia con il nuovo sistema ad elevata tecnologia consente di effettuare trattamenti sincronizzati con il respiro.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Ospedale San Donato In radioterapia con la dr.ssa Borghesi

Radiologia: Due Tac identiche acquistate con i fondi Pnrr e destinate all’UOC di Radiologia del San Donato, capaci di garantire prestazioni elevate e una diagnosi più accurata. Si tratta di due dispositivi all’avanguardia e di ultima generazione che sono andati a sostituire le macchine più obsolete. Le due nuove Tac, rispetto ai modelli precedenti, hanno una velocità più elevata con tempi di esposizione più ridotti che garantiscono un minore impatto di radiazioni ionizzanti. Inoltre sono strumentazioni che grazie al supporto dell’intelligenza artificiale sono in grado di produrre immagini ad altissima risoluzione. L’investimento per l’acquisto dellle due macchine e i lavori di adeguamento della struttura nella quale sono state installate è stato complessivamente di circa un milione di euro. La UOC Radiologia del San Donato diretta dal dottor Duccio Venezia, insieme all’equipe della UOSD NeuroRadiologia diretta dalla dottoressa Irene Grazzini e all’equipe della UOSD Radiologia Interventistica diretta dal dottor Pasquale Petruzzi, sta lavorando su entrambe le nuove macchine Tac. L’obiettivo è di produrre una media di 400 esami per esterni/oncologici al mese per ogni macchina e un numero maggiore rispetto al passato di esami diagnostico-terapeutici di Radiologia Interventistica. Nel 2024 sono stati 27000 gli esami TC eseguiti nelle due Tac, in aumento rispetto al 2023 quando si effettuarono 26000 prestazioni. Il servizio è stato garantito anche durante la chiusura delle Tac, necessaria alla loro sostituzione, grazie a tutta l’equipe della Radiologia che ha avuto l’opportunità di sfruttare progetti di attività aggiuntiva diurna e soprattutto notturna.

Ospedale San Donato In Radiologia con il dr. Duccio VeneziaOspedale San Donato Con la squadra della Radiologia e i dottori Venezia e Pasquale Petruzzi della Radiologia Interventistica



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link