Il Consiglio Provinciale congiuntamente al Comunale di Arezzo, nella seduta del 16/01/2025 aperta alla cittadinanza, hanno approvato, con pochi voti contrari, un atto di indirizzo che impegna le suddette amministrazioni a sostenere il collocamento della nuova stazione per i treni ad Alta Velocità (A.V.) a Rigutino o Manziana.
Quasi nulli gli interventi dei politici aretini sulle problematiche del grandissimo numero di studenti e lavoratori che, da pendolari, quotidianamente scelgono i treni regionali o gli Intercity per spostarsi;
problematiche ben rappresentate dai portavoce dei comitati dei pendolari sia di Arezzo sia del Valdarno, che ben sanno come l’Alta Velocità impatti ogni giorno sulle loro già disagiate condizioni di viaggio.
A.V.S. ha sostenuto e sostiene apertamente le ragioni dei pendolari che sulla loro pelle sanno che l’introduzione del Memorario, cioè l’attuale orario dei treni regionali, fu dettata proprio per far spazio ai treni ad Alta Velocità, determinando l’allungamento dei tempi di percorrenza tra Arezzo e Firenze: oggi il così detto Regionale Veloce è superiore all’ora, mentre gli Intercity, per la stessa tratta impiegano, secondo l’orario, 35 minuti circa.
Ma tali tempi di percorrenza sono meramente indicativi perché non c’è certezza né circa l’effettivo orario di partenza, né circa il reale orario di arrivo, lasciando al caso il quando si potrà arrivare a lezione presso il luogo di studio o al lavoro.
Ciò deriva dal fatto che sia i treni regionali sia gli Intercity devono dare la precedenza (cioè fare il così detto “inchino”) all’esorbitante numero di treni ad Alta Velocità nei pressi della galleria del San Donato, pertanto un treno regionale, che sino a quel momento era in orario, si ferma per far passare la Freccia Rossa in ritardo e poi, a volte anche la successiva, con ciò accumulando un primo ritardo imprecisabile che spesso dà luogo a un cambio di tragitto:
il convoglio regionale viene dirottato sulla linea lenta e passa per Pontassieve, Rignano, S. Ellero ecc., determinando un ulteriore allungamento del tempo di viaggio anch’esso indeterminabile.
Il primo problema è quindi il collo di imbuto della galleria del San Donato: se ci fossero soldi pubblici da destinarsi a un intervento sul trasporto ferroviario, la priorità sarebbe realizzare un raddoppio della direttissima proprio in quel punto, in modo da risolvere definitivamente le interferenze tra i treni AV e i regionali/Intercity così che i ritardi dei primi non si trasformino in ritardi anche dei secondi.
I pendolari, ma l’esigenza non è solo dei pendolari, chiedono, anche, più Intercity o nuovi treni regionali con caratteristiche simili agli attuali Intercity, tra Arezzo e Firenze, anche il Sabato e la Domenica e con fermate non solo a Rifredi, per realizzare un collegamento diretto e veloce tra i due capoluoghi che consenta di accedere all’Alta Velocità da Firenze.
Infine, l’adeguamento della Stazione di Arezzo alla fermata di qualche altra esistente Freccia Rossa nelle fasce pendolari.
L’idea di realizzare una nuova stazione solo per treni ad Alta Velocità senza metter mano al collo di bottiglia dell’attraversamento del San Donato, infatti, determinerebbe l’aumento del già elevatissimo traffico di questi convogli, aggravando inevitabilmente il fenomeno degli “inchini” cioè dei ritardi dei treni regionali e degli Intercity.
Due gli elementi positivi della discussione svoltasi nei due Consigli Provinciale e Comunale congiunti:
il primo è che nessuno ha parlato di chi metterà i soldi per realizzare la MedioEtruria, il che ha reso il dibattito surreale, tenuto conto che tale stazione, se collocata in posizione utile anche all’utenza di Perugia e Siena, avrebbe potuto servire un bacino di utenza interessante per Trenitalia e per Italo, ma se collocata ad Arezzo, nei pressi di Rigutino, è probabile che il ritorno economico dei gestori dei treni ad AV venga meno e si costruisca una stazione per pochi treni ad Alta Velocità, come già avviene per la stazione di Arezzo;
fermo restando che il traffico su gomma per raggiungere questa ipotetica cattedrale nella Val di Chiana si scaricherebbe tutto sulla già congestionata SS71.
Il secondo elemento positivo è che la Regione, rappresentata dal Presidente Giani, dall’Assessore ai Trasporti e dal Consigliere Ceccarelli, non hanno ritenuto la realizzazione della nuova stazione una priorità, ritenendo invece prioritario intervenire sulle rilevanti problematiche degli utenti della attuale stazione di Arezzo.
Definitiva rassicurazione l’ha fornita il Consigliere della Lega che ha garantito che, per tale questione, lui ha un filo diretto con Salvini di cui è noto l’impegno nel risolvere i disagi del servizio ferroviario e la volontà di rimanere al Ministero dei Trasporti.
Per Alleanza Verdi e Sinistra: Guido Pasquetti e Leonardo Simoni.
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