Aus Open, dallo show di Sonego al flop di Medvedev: le pagelle della prima settimana

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Sinner e Alcaraz oltre la sufficienza, che sorpresa la Next Gen: cosa ci ha detto la prima settimana di Melbourne

Foto Ray Giubilo

10 Sonego
Archiviato un 2024 senza tanti lampi, riecco il combattente scuola Toro. Dopo un anno e mezzo (Roland Garros 2023) Lorenzo è tornato negli ottavi in uno Slam (prima volta in Australia), soprattutto sembra aver ritrovato la voglia e la forza di lottare come ai bei tempi, e quel colpo impossibile contro Wawrinka è già il punto del torneo. Sonego ha domato Fonseca, ora lo aspetta un altro teenager terribile, Tien. Però ha la grande occasione per centrare finalmente i quarti in uno Slam.

9 Tien (e Michelsen, e Lys)
Il mancino californiano (19 anni compiuti il 2 dicembre) finora ha incantato e dopo aver battuto Medvedev ha superato alla grande anche la “prova del nove” (per ricordare Rino Tommasi) contro il francese Moutet. Più giovane ad aver raggiunto gli ottavi a Melbourne da Nadal nel 2005, sarà interessante vederlo in azione contro Sonego. Intanto dovrebbe entrare tra i primi ottanta della classifica. Segnalazioni anche per Alex Michelsen – lui è del 2004 – che ha battuto Tsitsipas e Khachanov – e per Eva Lys, tedesca del 2002, prima lucky loser ad arrivare negli ottavi in Australia. Sono attesi da De Minaur e Swiatek, sarà durissima.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

8 Monfils-Svitolina
La coppia non scoppia, trionfa: a 38 anni Gael ha vinto le ultime otto partite giocate e, dopo il trionfo di Auckland, a Melbourne ha fatto suo l’attesissimo derby francese con Mpetshi Perricard per poi smontare le ambizioni di Fritz. Da parte sua Elina non superava tre turni dall’ultimo Wimbledon, contro Paolini ha impressionato. Ora altri due impegni difficili, contro Shelton e una ritrovata Veronika Kudermetova.

8 bis Djokovic
Dopo aver tentennato nelle prime due partite, contro Basavareddy e Faria, Nole – fresco di record di partite giocate negli Slam, ora a quota 432 – ha alzato il livello di gioco quando serviva, e ha lasciato le briciole a Machac e Lehecka. Tutta da vedere la sfida con Alcaraz, arrivata troppo presto.

7 Sinner e Alcaraz
Avevano tabelloni non proprio disagevoli (Jarry, Schoolkate e Giron per Jannik; Shevchenko, Nishioka, Borges e quel che restava di Draper dopo 12 ore passate in campo nei primi tre turni per Carlos) e così Sinner e Alcaraz (un set perso a testa) hanno potuto risparmiare le forze per i prossimi più impegnativi incontri. Quelli con Rune questa notte e soprattutto con Djokovic domani sono confronti veri.

6 Swiatek e Mirra Andreeva
Nelle prime tre partite Iga è sembrata quella dei bei tempi, forse ha davvero messo alle spalle ombre e spifferi legati al mini-caso doping che l’ha vista protagonista involontaria. Ha perso finora solo dieci game, non dovrebbe temere lo scontro con la lucky loser Lys, poi arriveranno riscontri più probanti. Da parte sua la piccola russa (18 anni ad aprile) continua a crescere, ma contro Sabalenka ci aspettavamo una migliore difesa, tre giochi portati a casa sono un po’ pochini.

5 Berrettini e Paolini
Matteo è ripartito dall’Australia con tanti rimpianti, Rune era alla sua portata, poteva arrivare a sfidare Sinner. Jasmine ha impressionato per due partite e… mezza poi non ha retto al ritorno di Svitolina, che ha giocato però davvero alla grande.

4 Badosa-Tsitsipas
Un’altra coppia, ma questa coppia funziona solo a metà: il voto è la media tra il 7 che merita una Badosa in pieno recupero (in Australia non aveva mai raggiunto i quarti, ed è prossima a tornare tra le Top Ten) e l’1 di Tsitsipas, che negli ultimi tre Slam ha vinto appena un incontro. Continua la serie negativa di Stefanos, che ha bisogno di una scossa in tempi molto brevi. E che fa pure innervosire in campo la fidanzata, con i suoi consigli…

3 Fritz
Non perdeva in uno Slam prima degli ottavi da Wimbledon 2023 (secondo turno contro Mikael Ymer), ha deluso chi dopo gli ultimi Us Open pensava avesse fatto il salto di qualità tanto atteso.

2 Tiafoe
Lotta sempre ma vince molto di meno. Contro Maroszan è crollato in vantaggio per due set a uno, non porta a casa due partite di fila dagli Us Open di settembre.

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1 Medvedev
D’accordo, il tre volte finalista di Melbourne è appena diventato per la seconda volta papà e per questo è arrivato all’ultimo momento in Australia. Però – dopo aver faticato al debutto, contro il numero 418 del mondo – è crollato contro Tien proprio quando stava per completare la rimonta. Quel servizio buttato o quasi sul 6-5 del quinto set… E poi la solita sceneggiata in campo, già vista tante volte.



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