«CalcioMercato alla scoperta di Sutrio tra Sci, Tradizioni e Trattative»

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Valerio Spinella, in arte ‘Fayna’ (nella foto di copertina con Alessandro Bonan e Sandi Lovrić ), ci accompagna dietro le quinte di un’edizione speciale di Sky Calciomercato L’Originale,  Questo nuovo capitolo del programma itinerante non è solo un approfondimento sul calciomercato, ma un viaggio che fonde la passione per il calcio con la scoperta di luoghi affascinanti e la cultura locale. Ogni puntata nasce grazie all’impegno di un team che si sposta di città in città, creando un’atmosfera unica che va oltre le dinamiche sportive per esplorare le bellezze delle città italiane, dove la trasmissione si è ambientata in un luogo ricco di storia.

Dopo la prima settimana a Siena nel dietro le quinte di Calciomercato L’Originale, Fayna ci racconta del suo viaggio verso Sutrio, in Friuli Venezia Giulia, dove il team del programma si stabilisce per l’ultima tappa di questo tour speciale. La settimana inizia con una visita al Monte Zoncolan, dove Fayna si cimenta con le piste da sci. La mattina del 13 gennaio, il programma prevede una tappa al Caseificio Sociale Alto Bût, dove viene raccontata la tradizione casearia locale. La bellezza di Sutrio emerge anche grazie alla visita al Presepe di Teno, un’attrazione unica realizzata dall’artigiano Gaudenzio Straulino. Qui, la magia del Natale si mescola con la bellezza della tradizione carnica.

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Nel corso della settimana, oltre agli impegni televisivi, il team si dedica alla scoperta delle tradizioni locali, come il biathlon, che Fayna prova per la prima volta, e la visita al Prosciuttificio Wolf, dove si apprende la produzione del prosciutto di Sauris, una prelibatezza locale. Ogni giorno, dopo la diretta, c’è spazio per l’esplorazione: da Sappada, uno dei borghi più belli d’Italia, alla visita della scuola mosaicisti di Spilimbergo, un centro che conserva l’arte del mosaico da generazioni. La giornata del 16 gennaio vede il team di Calciomercato L’Originale visitare Sequals, dove si trova la casa di Primo Carnera, e il 17 gennaio è dedicato all’ultimo giorno di sci a Forni di Sopra, con una gara che vede trionfare Bonan. La settimana si chiude con l’entusiasmo di una nuova fase del calciomercato, con tanti movimenti e trattative da seguire. Ogni episodio non è solo un approfondimento su Sky Calciomercato L’Originale, ma un invito a scoprire l’Italia e la passione che lega il calcio a ogni angolo di questo straordinario paese.

Prato Nevoso, in Piemonte, ospiterà la terza settimana (dal 20 al 24 gennaio), mentre il tour si concluderà a Ossana, in Trentino (dal 27 al 31 gennaio). Il programma racconterà, ogni sera, attraverso il suo distintivo studio itinerante le trattative del mercato invernale, un format che va oltre la semplice cronaca degli affari tra i club, mixando generi, opinioni degli ospiti e dei talent di Sky Sport, con collegamenti quotidiani dai ritiri delle squadre e dagli stadi in occasione degli studi pre e postpartita delle serate di Serie A e delle competizioni UEFA che, nel mese di gennaio, chiuderanno la “league phase“. Le trattative di mercato ma non solo, perché a Calciomercato – L’Originale la musica ha un ruolo da protagonista a partire dalla nuova canzone “Il chiodo fisso”, scritta e interpretata da Alessandro Bonan e Leonardo Lagorio. È la storia di un ragazzo che viene lasciato dalla ragazza perché a Natale non faceva che parlare di Calciomercato, “un chiodo fisso che è rimasto chiuso nel pensiero ma che mi fa volare, volare per davvero”. Calciomercato – L’Originale è scritto e ideato da Alessandro Bonan, Davide Bucco e Guido Barucco, con la regia creativa di Roberto “Popi” Montoli.


 SUTRIO, DIETRO LE QUINTE DI CALCIOMERCATO L’ORIGINALE
di Valerio Spinella (Fayna) – Sky Sport Insider

Sono un italiano semplice, scandisco le mie giornate con l’evolversi delle trattative di mercato e delle giornate del Fantacalcio. Nel mio viaggio verso Siena vi avevo parlato del gol di Piccoli che apriva la 19^ giornata di Serie A, quella che si è poi completata con i recuperi delle partite che coinvolgevano le squadre impegnate in Arabia per la Supercoppa Italiana. Ebbene, per questo motivo la seconda settimana di “Calciomercato L’Originale” ha abbracciato addirittura tre turni di Serie A. La giornata 20, tra domenica 12 e lunedì 13 gennaio; la giornata 19, con i recuperi di Como-Milan, Atalanta-Juve e Inter-Bologna; la giornata 21, con l’anticipo del venerdì tra Genoa e Roma. Spoiler: quel gol di Piccoli è sì servito, ma non alla vittoria perché ovviamente nel recupero di Inter-Bologna il mio avversario ha acciuffato un pareggio grazie a Dumfries. Ma riavvolgiamo il nastro.

Rientrati da Siena alla base milanese, la domenica è il giorno del nuovo trasferimento: la destinazione è Sutrio, in Friuli Venezia Giulia. Questo storico borgo di montagna ai piedi del Monte Zoncolan si trova a 570 metri sul livello del mare, si respira aria buona, ci si tempra il fisico con un freddo secco e si mangia sano. Come ci siamo sistemati? Ecco la prima novità, caratteristica della zona: l’albergo diffuso. Si tratta di una soluzione nata dall’idea di utilizzo a fini turistici delle case vuote ristrutturate coi fondi del post terremoto del Friuli. Di base a Sutrio, abbiamo di fatto circondato l’Osteria Alvise, che è diventata il nostro punto di riferimento per la colazione e la cena, sistemandoci in piccoli appartamenti collocati appunto tra Alvise e il nostro set per la diretta. A proposito, il giorno del nostro insediamento è sempre dedicato al sopralluogo del set televisivo. Quando siamo in montagna ci piace sempre scegliere un luogo tipico, anche nella sua architettura: quindi domenica 12 gennaio abbiamo allestito questa struttura. La diretta con L’Originale ci porta a fare tardi la sera, ma ogni mattina la sveglia suona presto perché il nostro programma prevede la scoperta del territorio, nella sua natura e nella sua storia, oltre a qualche attività di svago. Vuoi andare sul Zoncolan e non concederti una sciata? Eh no. Infatti la nostra settimana si è aperta in alta quota.

Lunedì 13 gennaio –  Pronti via, di prima mattina testiamo le piste dello Zoncolan: a un anno di distanza torno a sciare, arrivando al pranzo senza nemmeno una caduta. Nel pomeriggio ci attende il Caseificio Sociale Alto Bût, tappa di rito per chi visita Sutrio: tra i formaggi che produce c’è un Alto Bût di varie stagionature, dal fresco all’extra vecchio. E ancora ricotta affumicata, stracchino, caciotta, burro e il Formadi Frant, una varietà ottenuta con frantumi di Alto Bût macinati, impastati con sale, pepe e panna e stagionati per circa un mese. Infine c’è il Pastorût, un formaggio grasso a pasta molle da latte vaccino intero pastorizzato, con aggiunta di latte fermentato e spore di muffa Penicillum. Queste sono cose che mi hanno insegnato a fine divulgativo, io i formaggi non li posso vedere. Nel frattempo ci raggiunge Walter Zenga, gli scatto una foto per l’Originalino e lo accompagno al Presepe di Teno, attrazione di Sutrio. Il Presepe di Teno è un’ingegnosa macchina realizzata in trent’anni di pazienza e dedizione dall’artigiano Gaudenzio Straulino, noto come Teno. Rappresenta la Natività, ma a uno sguardo più attento si colgono la vita e le attività tradizionali locali. Un ritratto in miniatura di una comunità della Carnia ricco di dettagli, personaggi e scene che raccontano di arti e mestieri popolari. È un’opera d’arte custodita in un piccolo museo nel centro di Sutrio, con annesso un negozio di artigianato in cui ho anche provato a intarsiare il legno sotto la supervisione di un “marangon” professionista.

PAROLA DEL GIORNO – Marangons  Marangon è il falegname, figura caratterizzante della Carnia che è in grado di creare da una semplice materia prima vere e proprie opere d’arte. Sutrio è da sempre nominato “il paese dei Marangons”, per la perizia e la passione che muove le mani degli artigiani.

Martedì 14 gennaio – Un giorno che non dimenticherò mai per la mia prestazione con la carabina da 10 metri. Con il biathlon, che non avevo mai provato, ho subito un rapporto di simpatia per il fatto che gli scarponi sono morbidi e gli sci sottili e leggerissimi. Gli spostamenti a piedi diventano quindi simpatici e non un’agonia come accade per lo sci. Il programma della mattinata prevede un’infarinatura di biathlon alla Carnia Arena di Forni Avoltri, dove in poco tempo passiamo dalla teoria alla pratica. Sorprendentemente, mi ritrovo a fare centro nei primi 3 tentativi della mia vita con la carabina da dieci metri. Al quarto colpo manco il bersaglio, ma al quinto porto il mio score a 4 su 5. Un’esperienza indimenticabile, che condivido con Luca Marchetti: senza saperlo ci scopriamo cecchini. Prima di pranzo raggiungiamo Sappada, uno fra i borghi più belli d’Italia e isola linguistica germanofona, che si estende nell’alta valle del Piave. L’atmosfera è magica. Ci ricevono il sindaco e l’olimpionico Silvio Fauner, fondista oro nella staffetta 4x10km a Lillehammer ’94. Oggi ricopre la carica di Assessore allo Sport e al Turismo in quella che è la sua città natale. A pranzo vogliamo esagerare: ci abbandoniamo alle cure della Chef Fabrizia Meroi, al ristorante Laite. Nella lingua locale Laite significa “prati al sole in discesa che vanno verso valle”. Torneremo a Sutrio estasiati, carichi per la diretta per la serata in cui si concretizzano il passaggio di Kvara al Psg e quello di Kolo Muani alla Juve.

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PAROLA DEL GIORNO | Mandi –  Mandi è forse la parola friulana più conosciuta al mondo, ed è semplicemente la formula di saluto. Utilizzata sia come formula di benvenuto/bentrovato che soprattutto come formula di commiato. Mana deus, o manus dei, deriva dal latino e dal ladino, da cui il friulano trae molto dalle sue origini, significa ti accompagni il Signore. Mandi è il saluto con cui accogli i tuoi ospiti e quando si va via; quando ci si lascia si può anche dire maman, oppure anche si viodìn, cioè ci vediamo, o anche a riviòdisi, cioè arrivederci.

Mercoledì 15 gennaio – Oggi siamo stati a Sauris e abbiamo conosciuto alcuni dei suoi 390 abitanti. Sauris è un piccolo borgo di montagna, immerso nella bellezza naturale delle Alpi Carniche, che mantiene intatte tradizioni secolari, tra queste il famoso carnevale. Le sue tre frazioni e le località di Velt e La Maina – dove c’è un meraviglioso Lago – si collocano tra i 1000 e i 1400 metri. Stiamo parlando di un vero e proprio gioiello incastonato tra le vette delle Dolomiti. Anche qui facciamo tappa al caseificio e io puntualmente attendo fuori, mi godo il paesaggio. Non mi perdo, invece, la visita guidata al Prosciuttificio Wolf, che dà lavoro a 40 persone. Attenzione, il prosciutto di Sauris è ben diverso dal San Daniele: è un prosciutto crudo leggermente affumicato IGP secondo la ricetta della tradizione saurana, che si accompagna divinamente alla birra locale, cruda non pastorizzata né filtrata. Per il pranzo ci raggiunge lo zio Bergomi e nel pomeriggio ci dirigiamo al maneggio Grien dove ci dividiamo in due gruppi. Io mi sono dato all’ippica, cavalcando un cavallo di nome Bueno prima per una passeggiata nei boschi e poi nel recinto del maneggio, dove ho scoperto un Giancarlo Marocchi in versione Zorro. Gianca sussurra ai cavalli, è davvero credibile in sella! Un gruppo meno sportivo si è invece rifugiato alla Spa per smaltire un po’ di tossine. Il ritorno a Sutrio ci è servito per capire cosa intende Elisa quando canta dei tramonti della sua terra, in “Luce – Tramonti a Nord-Est”.

PAROLA DEL GIORNO | Cjarsòns –  I cjalzòns o cjalsòns o cjarsòns sono un goloso piatto unico tra i più caratteristici della Carnia, molto energetico e diffuso oggi in tutto il Friuli. Sono una sorta di ravioli o agnolotti con ripieno di ricotta e molti altri ingredienti. I sapori così come il nome cambiano da vallata a vallata, dal dolciastro al deciso, penetrante e aspro, a seconda del ripieno chiamato pastùm o pistùm preparato in uno speciale mortâr, mortaio, ricavato da un unico pezzo di robusto legno.

Giovedì 16 gennaio –  Penultimo giorno friulano: mattinata dedicata alla visita di Spilimbergo. Iniziamo dal tour della scuola mosaicisti, fondata nel 1922. È un museo vivo, perché all’interno si svolgono lezioni e gli studenti sono degli artisti talentuosissimi che creano meravigliosi mosaici. La riproduzione del Guernica di Picasso all’esterno dell’edificio ci lascia a bocca aperta. E all’interno ogni corridoio, ogni pavimento, persino i bagni sono mosaicati. Il presidente della scuola ci fa da Cicerone e nel corso della visita ci permette di provare questa arte dandoci modo di prendere confidenza con martellina e tasselli. Questa scuola offre la possibilità di iscriversi a un corso triennale, a patto di essere maggiorenni e muniti di un diploma di scuola superiore. Nel pomeriggio ci spostiamo a Sequals, anch’essa culla dei mosaici, a visitare la casa di Primo Carnera. Villa Carnera fu fatta costruire dal pugile, nato a Sequals nel 1906, che investì in questo immobile scegliendo personalmente i materiali, lo stile e… i mosaici. Oggi questa casa ospita una mostra che documenta, tramite fotografie, filmati e oggetti, la vita del primo pugile italiano della storia a conquistare un titolo mondiale di boxe. Tra un cimelio e l’altro il sindaco di Sequals ci guida raccontandoci aneddoti e curiosità sulla carriera e sulla famiglia di Primo Carnera, un ragazzo dalle eccezionali doti fisiche che all’età di 17 anni lasciò il Friuli per trasferirsi in Francia e il 29 giugno 1933 vinse il titolo mondiale dei pesi massimi al Madison Square Garden di New York.

PAROLA DEL GIORNO | Scarpez – Gli Scarpez della Carnia fanno parte dell’arte tradizionale della calzatura fatta a mano e rappresentano un’eccellenza dell’artigianato tradizionale. Queste calzature, rigorosamente fatte a mano sin dall’Ottocento, incarnano un patrimonio culturale tramandato di generazione in generazione dalle abili donne carniche. Realizzate utilizzando tessuti e materiali di recupero, gli scarpéts presentano una soletta assemblata con ritagli di stoffa detti “blecs”, trapuntata a mano con abili punti di spago. Questo lavoro richiedeva notevole destrezza manuale e forza nelle mani delle abili artigiane, che spesso utilizzavano saponi o cere d’api per agevolare la lavorazione.

Venerdì 17 gennaio – Il giorno più temuto da tutti. Scaramanzia? Ma no! Il calendario parla chiaro: gara di sci. Questa volta non si scia sullo Zoncolan ma a Forni di Sopra. I bookmakers danno come favorito Bonan e non vengono smentiti: l’oro è suo, mentre Luca Marchetti deve accontentarsi dell’argento. Bel bronzo per Di Marzio, che ovviamente si porta il telefono anche sul podio. Questa performance chiude una settimana in cui il Friuli si conferma una regione con cui Calciomercato L’Originale si trova in perfetta sintonia, come già avevamo potuto constatare nelle tappe di Lignano Sabbiadoro, Tarvisio e Grado. Tra le novità di questa settimana ho particolarmente apprezzato la new entry Federico Cecchin, disegnatore e caricaturista che nell’arco di queste cinque serate ha colto tutte le sfumature della grande famiglia dell’Originale. Ora è tempo di rifare le valigie, ci aspetta Prato Nevoso e sul fronte del calciomercato sono ancora tante le pagine da scrivere. La Juve ha trovato in Kolo Muani l’attaccante che cercava, il Napoli deve capire come reinvestire il tesoretto della cessione di Kvara e il Milan si sta muovendo alla ricerca di un attaccante e di un difensore. E poi c’è tutto il mercato dei giocatori da scoprire, quelli che animeranno le nostre aste di riparazione al fantacalcio. Perché io lo so che anche il vostro gennaio sta scorrendo su due binari: calciomercato e fantacalcio.

Ps. Restano due settimane per convincere Bucciantini a vendermi Lovric, che nella nostra settimana friulana è passato a trovarci in studio. Nelle prossime puntate vi aggiornerò anche sul mio fantacalciomercato!.

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