è a processo per truffa

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contabilità

Buste paga

 


A processo per una truffa da milioni di euro: Christopher Aleo, l’imprenditore italo svizzero – amministratore delegato di iSwiss – che si era presentato come “salvatore” del Superbonus è sul banco degli imputati. Cercando informazioni su di lui ci si imbatte in immagini di una vita di lusso a Dubai ostentata sui social, prime pagine su magazine patinati e proclami dubbi, spesso su pagine a pagamento. Ma oltre le apparenze c’è di più.

Aleo dice di avere la soluzione ai problemi di migliaia di imprese italiane quotando alla borsa di Londra i loro crediti edilizi bloccati. Ne abbiamo scritto nelle nostre inchieste sulla cartolarizzazione: insieme a dozzine di società italiane, Aleo sostiene di poter trasformare in euro 14 miliardi di crediti Superbonus e dare alle imprese la liquidità tanto attesa. Un “mercato della disperazione”, lo hanno definito. Sappiamo però che le cose non stanno andando come promesso, tra costi e rischi per migliaia di padroni di casa e ditte.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Christopher Aleo con Maria Grazia Cucinotta

Today.it ha ora scoperto che Christopher Aleo è a processo per una truffa a sfondo immobiliare. E potrebbero esserci altri procedimenti: più lettori ci hanno detto di averlo denunciato perché convinti di essere stati raggirati. Tra Italia e Bulgaria questa “rete” avrebbe spogliato dozzine di proprietari dai loro beni, anche di lusso. Lui si presentava con un altro nome.

Donne e Maserati: in Bulgaria da Christian Hestler, alias Aleo

In Italia, dei “broker” promettevano di risolvere i problemi di imprenditori in cerca di liquidità. La soluzione era in Bulgaria: soldi facili a condizioni favorevoli, difficilmente ottenibili tramite il sistema bancario italiano. Si partiva così per Sofia. Una volta arrivati, una donna a bordo di una Maserati prelevava le vittime per portarle da Christian Hestler, un “esperto” specializzato in “finanziamenti bancari”. È il nome con cui si presenta Christopher Aleo. Riceveva le presunte vittime all’hotel Marinela, struttura di lusso nella capitale bulgara.

L'hotel Marinela di Sofia, dove Christopher Aleo riceveva le vittime della truffa

Qui, “Hestler” spiegava come si sarebbe svolta l’operazione: bastava “spostare” in una “Geie” i propri beni. Sarebbe stata la stessa Geie, acronimo per “Gruppo economico di interesse europeo”, a ottenere i fondi dalle banche bulgare e poi girarli agli imprenditori coinvolti. Per ufficializzare il tutto si finiva poi da notai, sempre a Sofia, che gli inquirenti hanno definito “conniventi”. Lì, le presunte vittime avrebbero sottoscritto documenti in bulgaro o in inglese per completare l’operazione. In realtà cominciavano i problemi.

Case messe in vendita e “rubate” in Bulgaria: il processo Aleo a Palermo

Chi ha denunciato Aleo e soci spiega a Today.it di non aver mai ricevuto i soldi promessi, ma non solo. Nel mentre, la Guardia di Finanza ha sequestrato le loro proprietà nell’operazione chiamata “Falsi orizzonti”. Stiamo parlando di quote societarie e di decine di immobili, anche di lusso, in più città italiane, tra cui Roma, Torino, Venezia e Trapani. Il valore totale è di oltre 47 milioni di euro. Era il febbraio 2021.

Dai sequestri nasce il processo in cui attualmente è coinvolto Christopher Aleo. Lui, in associazione a delinquere con altri sei imputati, sarebbe stato “promotore e organizzatore della truffa”, come scriveva il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Marco Gaeta. Il processo inizierà il primo aprile 2025 davanti alla quarta sezione del Tribunale di Palermo. Ma potrebbero essercene altri: secondo gli inquirenti “probabilmente sono presenti al momento fascicoli sparsi per le procure d’Italia”, si legge nel decreto di sequestro preventivo del Tribunale di Rovigo che aveva dato il via all’operazione dei finanzieri.

L'operazione della Guardia di Finanza sulla truffa immobiliare in Bulgaria

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Chi aveva chiesto aiuto ad Aleo era andato in Bulgaria per ottenere liquidità. Ma, in realtà, davanti ai notai di Sofia i proprietari non firmavano documenti per richiedere finanziamenti: stavano autorizzando procure speciali a cedere i loro beni senza neanche accorgersene. Le Geie erano le “scatole” in cui finivano questi beni. La leva erano le proposte vantaggiose, spesso fuori mercato, e la fretta per non perdere l’affare. Testimoni ci hanno raccontato di aver ricevuto offerte per i loro immobili anche superiori di 200.000 euro rispetto al valore indicato.

La promessa di soldi era poi garantita da fideiussioni. Ma le polizze erano false. Il risultato? Grazie ai documenti firmati, i beni venivano ceduti e i proprietari originari si trovavano anche con l’imposta di registro da pagare all’Agenzia delle entrate senza aver incassato nulla: tasse per entrate, di fatto, mai avute. Così, capannoni di aziende, quote societarie ma anche casali, ville e appartamenti sono passati di società in società fino a “perdersi” nel Regno Unito.

La rete finanziaria di iSwiss e Aleo: Italia, Bulgaria e resto del mondo

Alcuni dei nomi coinvolti nelle indagini sulla presunta truffa in Bulgaria sono legati ad iSwiss, società spesso presentata come banca, ma che banca non è. Si tratta di una società di “servizi finanziari” di cui abbiamo già scritto nella nostra inchiesta sulla cartolarizzazione dei crediti del Superbonus.

Di iSwiss esistono varie “versioni” nel mondo: in Italia, dal 2022 risulta una “iSwiss Srl” inattiva. L’amministratore è Serguei Nalon, classe 1983, cittadino italiano nato a Mosca e anche proprietario di “iSwiss Securitization”, registrata in Estonia a dicembre 2024. Sempre Nalon era amministratore unico di “Horizon”, una delle Geie coinvolte e sequestrate dalla Guardia di finanza.

Miliardi del Superbonus all’estero: cosa succede e chi è Christopher Aleo di ISwiss

Tra gli imputati del processo al Tribunale di Palermo c’è Oksana Mishchanchuk, presente nel consiglio di amministrazione della “I Phi Chi”, azienda bulgara intestata ad Aleo. Mishchanchuk è anche amministratrice unica della “Delta”, un’altra delle Geie in cui finivano i beni dei presunti truffati. Lei sarebbe stata la fidanzata dell’epoca di Aleo e nelle indagini viene indicata come la donna che accoglieva le potenziali vittime in aeroporto a bordo di una Maserati.

Christopher Aleo e Oksana Mishchanchuk in un post Instagram

Altre tracce portano poi a una delle Spv coinvolte nella cartolarizzazione dei crediti Superbonus all’estero. È del bulgaro Mihail Evlogiev: in Italia non possiede nulla, in Bulgaria ha una piccola ditta di trasporti, ma la sua società ha dichiarato di aver ricevuto contratti per 1,7 miliardi di crediti Superbonus. In Gazzetta Ufficiale, a marzo 2024 risulta un’altra cessione per oltre 49 milioni di euro da parte, tra gli altri, di Sky International Holding, tra le società britanniche usate, secondo gli inquirenti, per spogliare le vittime dei loro beni.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Cessione dei crediti alla Spv Finance in Gazzetta ufficiale per cartolarizzazione

Nella cessione dei crediti figura anche la “Credinvest Ltd”: all’epoca della presunta truffa, Christopher Aleo risultava esserne il direttore esecutivo, così come della “Suisse Finance Group Eood”. In un altro avviso in Gazzetta Ufficiale di aprile 2022, la Spv Finance annunciava di aver sottoscritto 104 contratti di cessione di crediti pecuniari con queste società citate: tutte compaiono nelle indagini della Guardia di Finanza.

La cessione dei contratti di crediti alla Spv Finance del bulgaro Mihail Evlogiev

Secondo la guardia di finanza il ruolo di queste società sarebbe stato quello di “inglobare” i beni come garanzie e finanziare i cedenti. Ma i proprietari non hanno mai ricevuto i soldi e hanno perso i loro beni. I giudici stabiliranno cosa è successo.

I guadagni dai crediti Superbonus finiscono all’estero quotati in borsa

Aleo è legato a miliardi del Superbonus: dice di poter sbloccare 14 miliardi di crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese edili. Senza questi “rimborsi”, le ditte non hanno la liquidità per terminare i cantieri, coi disagi che hanno coinvolto anche i padroni di casa.

Il Re del Superbonus a Dubai, miliardi di crediti all’estero: cosa c’è dietro Christopher Aleo e iSwiss

Lui può trasformare crediti in euro, dunque. Come? Secondo Aleo sarebbe possibile tramite la “cartolarizzazione”. L’imprenditore italo svizzero sostiene di voler quotare alla borsa di Londra i miliardi raccolti da società italiane (Spv) inserendo i crediti fiscali in obbligazioni. Il ricavato salverebbe, così, migliaia di imprese con la liquidità bloccata a causa del divieto di cedere i crediti imposto dal ministro Giorgetti.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Tuttavia, l’operazione iniziata nel 2023 non sta andando come previsto e miliardi di crediti sono già andati bruciati. Nonostante le commissioni pagate alle Spv per decine di migliaia di euro, nessuno, finora, ha mai avuto la liquidità promessa. Eppure iSwiss di Aleo potrebbe aver già guadagnato milioni: più fonti del settore spiegano a Today.it che il “gettone” per partecipare all’operazione con una propria Spv era di circa 400.000 euro.

Le ultime notizie sulla cartolarizzazione dei crediti Superbonus nel 2025

A due anni dall’inizio di questa enorme operazione finanziaria, nel 2025 molti aspetti continuano a non essere chiari. Negli ultimi comunicati di Aleo rilanciati da alcuni quotidiani italiani si legge che mancherebbero solo “le ultime autorizzazioni necessarie per la definitiva quotazione dei titoli sul mercato internazionale”.

Viene anche annunciato l’ottenimento di “C code”, rilasciati dalla Banca d’Irlanda alle Spv italiane, un passo definito “determinante […] verso la quotazione alla borsa di Londra. In realtà, fonti del settore finanziario ci spiegano che i C code altro non sono che codici che identificano l’area di attività delle aziende irlandesi, il corrispettivo del codice Ateco italiano. Nulla a che vedere con autorizzazioni a quotare bond in borsa. Più esperti di cartolarizzazione contattati da Today.it hanno anche espresso dubbi sulla fattibilità dell’operazione, che gli attori in ballo non chiariscono. Nel frattempo, in migliaia aspettano.

Continua…

Chi ha segnalazioni sul tema può inviare un’email a superbonus@citynews.it

La puntata precedente: ecco la rete che ha “incantato” famiglie e imprese



Source link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link