Ferrara pensa green: sinergie per il rilancio del Polo Industriale

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Si è tenuta venerdì la seconda seduta del Tavolo di Coordinamento per l’Efficientamento energetico del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara, coordinato e convocato dal Comune di Ferrara, come da mandato del Protocollo di Valorizzazione del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara sottoscritto il 2 maggio 2024.

Alla seduta hanno partecipato i sottoscrittori tra cui Mimit, Regione Emilia Romagna, Unindustria, Federchimica, sindacati e le imprese coinsediate. La seduta è stata dedicata alla proposta, avanzata dal Comune di Ferrara e sottoposta ai partner, di allineare le due progettualità relative al risparmio e al riuso idrico che insistono sul territorio ferrarese. Sono due, infatti, gli strumenti attivi finalizzati alla ricerca di soluzioni per ridurre il prelievo di acqua dal Po per uso industriale. Il primo è il Protocollo di Valorizzazione del Polo industriale e Tecnologico che contiene, come noto, il progetto di Revamping del ciclo idrico per una migliore gestione delle acque di produzione e di raffreddamento oggi utilizzate dalle imprese all’interno del Polo; il secondo è lo Studio di fattibilità per il riutilizzo delle acque in uscita dal Depuratore, nato da un accordo siglato tra più enti nel dicembre 2023 e finanziato dall’Autorità distrettuale del Bacino del Fiume Po, che lavora, insieme ad Unife e all’Università Politecnica delle Marche, per individuare impianti e sistemi adatti a portare a servizio del Polo industriale l’acqua in uscita dal depuratore cittadino, dopo i dovuti trattamenti.

“La nostra attenzione per il Polo industriale e Tecnologico di Ferrara e la nostra intenzione di fare il massimo per valorizzarlo e portarlo al centro dell’attenzione a livello nazionale è sempre altissima – spiega il vicesindaco Alessandro Balboni, intervenuto al Tavolo -. La seduta di venerdì è la dimostrazione più concreta dell’impegno del Comune di Ferrara per il comparto della Chimica, fondamentale per il nostro territorio e di quello sguardo al futuro che caratterizza la nostra azione politica e amministrativa anche nei momenti delicati e complessi. Siamo certi che continuare a lavorare in modo sinergico con tutti gli attori del territorio sia la chiave giusta per ottenere risultati concreti”.

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“L’allineamento dei due strumenti e la costruzione di un progetto integrato di riuso è un passaggio fondamentale per provare a stringere i tempi e a concretizzare quelle azioni che possono far diventare il Polo industriale e tecnologico di Ferrara una eccellenza a livello europeo in termini di riuso e risparmio idrico – spiega il coordinatore del Tavolo Alessia Pedrielli -. Come Comune facciamo parte di entrambi gli strumenti attivi (Protocollo e Studio di fattibilità) e ci sembra opportuno unirli in un unico percorso integrato su cui poi definire potenziali linee di sostegno economico. I due strumenti hanno obiettivi e punti in comune e molti degli attori condividono entrambi i percorsi – prosegue Pedrielli – allinearli significa provare a costruire un unico sistema progettuale che mira ad abbattere fino al 95% il prelievo di acqua dal Po per uso industriale. Lavorare in sinergia significa allargare la visione ad un sistema territoriale e immaginando benefici per l’intero territorio e, come abbiamo sempre sostenuto, rafforzando il valore del nostro Polo industriale per favorire la tenuta produttiva e occupazionale”. Il tavolo ha accolto con favore la proposta di allineamento e la costruzione di un unico scenario di riuso idrico, e i sottoscrittori “hanno convenuto che, di conseguenza a questo primo passaggio, sarà necessario lavorare su fronti di dettaglio per costruire e dare forma precisa alla progettualità integrata, lavorando oltre che sugli aspetti relativi all’impiantistica e ai costi necessari, anche su tutto ciò che riguarda gli equilibri idrici di ricaduta per verificare la fattibilità e la sostenibilità dell’intero progetto”.

In sintesi

PROTOCOLLO DI VALORIZZAZIONE DEL POLO INDUSTRIALE E TECNOLOGICO DI FERRARA Ministeri, Regione, Provincia, Comune, ADbPo, Unife, Categorie, Sindacati, Ifm e tutte le società Coinsediate prevede impegni per la realizzazione del Revamping del ciclo idrico del Polo industriale e Tecnologico il quale a sua volta comprende Efficientamento dell’impianto del Tas e realizzazione di una Unità di recupero acqua per favorire il riuso di parte delle acque in uscita dal Tas.

STUDIO DI FATTIBILITA’ E IMPATTO AMBIENTALE PER IL RIUSO A FINI INDUSTRIALI DI ACQUE REFLUE DEPURATE DELLA CITTA’ DI FERRARA vede in collaborazione ADbPo, Regione, Provincia, Comune, Unife, Università Politecnica delle Marche, Atresir per la valutazione di fattibilità di un impianto di riuso che permetta il recupero e il trasporto delle acque in uscita dal Depuratore cittadino, da convogliare verso il Po e da riutilizzare per uso industriale, il quale a sua volta prevede la realizzazione di un impianto di Trasporto delle acque e di un impianto di Trattamento acque.

I due progetti sono partiti in momenti diversi, ma hanno attori e finalità comuni e il loro impianto dovrà essere integrato e reso coerente con il complesso degli obiettivi dichiarati in entrambi gli strumenti. La proposta portata al tavolo dal Comune di Ferrara è stata quella di dare una visione unitaria delle due progettualità al fine di facilitare una realizzazione dei progetti.

La visione unitaria prevede un circuito unico di riuso che punta a ridurre fino al 95%il prelievo di acqua dal Po per uso industriale e consta complessivamente di: efficientamento del Tas, impianto unità di recupero acqua, condotta di trasporto acque dal depuratore al nuovo scarico nel fiume Po e con adduzione verso il polo industriale e tecnologico, con impianto di trattamento acque.

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