Ora o mai più 2025, ma quanto è forte Matteo Amantia? Ecco chi è e la storia dimenticata degli Sugarfree: tra canzoni universali, Sicilia, Sanremo e… – MOW

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Dagli Sugarfree a “Ora o mai più”, Matteo Amantia è tornato sotto i riflettori (per restare). Ecco qual è la forza e la storia dell’artista che sta spaccando tutto nel programma della Rai e perché se non conoscete la sua musica dovreste rimediare…

Parliamo subito di Matteo Amantia, perché è lui è uno dei super protagonisti di questa edizione di Ora o Mai più con la conduzione di Marco Liorni, e che, modestamente, ha subito fatto capire a tutti che sarà un concorrente che porterà grandissime soddisfazioni, tanto da vincere la prima puntata grazie al cavallo di battaglia “Cleptomania” e alla versione in duetto di “Oggi sono io” con il suo coach Alex Britti (potete recuperare la mia pagella e aggiornarvi sulle prossime per i dettagli). Ma come mio solito, partiamo da qualche passo indietro e un piccolo viaggio nel tempo per ripercorrere gli step di questa band secondo me nettamente sottovalutata all’epoca e identificata come un fenomeno passeggero ma che meritava e merita ancora oggi molto più spazio nel panorama musicale italiano. Intanto chiariamo per i neofiti che gli Sugarfree sono una band italiana, siciliana nello specifico, e lo dico poiché c’è un omonimo collettivo femminile, un rapper americano e un cantante orientale con lo stesso nome, noi non lasciamo spazio al dubbio, Sugarfree è uguale a Matteo Amantia. Non molti lo sanno ma in realtà se non fosse per l’artista in questione gli Sugarfree non sarebbero passati alla storia, la band esisteva da prima di ‘Cleptomania’ (perché so che questo vi triggera) ma oltre ad avere discreto successo regionale grazie a serate cover rock anni Cinquanta e Sessanta e qualche live più intimo, non aveva particolari riscontri sul grande pubblico. Infatti proprio nel 2004 si strutturerà la band che, più o meno, conosciamo oggi. Durante i primi anni duemila la formazione della band aveva un altro cantante, Alfio Consoli, mentre gli altri componenti erano Carmelo Siracusa, Giuseppe Lo Iacono, Luca Galeano e Vincenzo Pistone. All’epoca stavano registrando un disco con vari singoli annessi, senza capire bene come e quando il cantante decide di lasciare il gruppo. Ma il disco era in sospeso e qualcosa bisognava pur inventarsi, ed ecco qui la loro fortuna. Matteo Amantia lavorava come fonico tra palchi e studi di registrazione e stava registrando proprio il loro disco, inoltre aveva già mosso i suoi primi passi come artista solista e conosceva un componente della band che gli ha fatto la proposta di provare a registrare i loro brani, ed ecco che da fonico è diventato il frontman, del resto, il caso non esiste, o almeno io non ci credo. Nascono i veri Sugarfree e che a partire dal 2004, dopo il grande successo di “Cleptomania”, disco di platino quasi subito, e grazie alla caratteristica voce e personalità di Matteo, diventano la band che ancora oggi è nel cuore del pubblico. Nel 2005 esce il primo album “Clepto-manie”, seguito da un lungo tour, e nel 2006 partecipano al Festival di Sanremo con “Solo lei mi dà”, mentre nel 2008 lanciano il secondo album “Argento”, con il singolo “Scusa ma ti chiamo amore”, che diventa un tormentone essendo colonna sonora dell’omonimo film di grandissimo successo di Federico Moccia. Riflettendo a quasi quindici anni di distanza, questi titoli e in particolare l’album “Clepto-manie’ che racchiude brani come “Cromosoma” o “Particolare” avevano una narrazione decisamente insolita e sicuramente senza grandi censure, allo stesso tempo questi titoli sarebbero stati forse contestati dalle femministe di oggi per una mancanza di rispetto nel voler “possedere fisicamente il corpo femminile” eppure no, io in quanto donna non ho provato alcun fastidio nemmeno a riascoltare oggi tutti gli album in età diversa e in una società colma di politically-correct, anzi, in “Nè con te né senza te” dicono chiaramente “anche quando scivoli nuda e consapevole in altre mani” quindi erano forse anche più avanti delle femministe contemporanee, molto lontani dal vero concetto di possesso. Le canzoni degli Sugarfree sono talmente scritte bene e così universali a livello di significato che non potranno mai scadere o risultare inopportune, sono dei grandi romanticoni dal look rockettaro.

Contabilità

Buste paga

 

Ad ogni modo, dopo aver conquistato una buona fetta di pubblico post Sanremo e Festivalbar, negli anni successivi la band affronta ancora diversi cambiamenti nella formazione, proprio non trova pace questa formazione, ma continuano comunque a pubblicare nuovi brani e ad esibirsi dal vivo, partecipando anche a diversi programmi tv musicali, e non solo, ottenendo riconoscimenti importanti come il Premio Mia Martini nel 2011. Dopo diversi anni di successi, nel 2009 circa Matteo Amantia ha lasciato il gruppo, ma è tornato nel 2014, quando il gruppo ha riaccolto lui e rinnovato ancora una volta la formazione. Da quel momento, il frontman ha continuato a portare avanti a pieno la musica degli Sugarfree. Nel 2016 esce il singolo “Ti amo a Milano” e la band prosegue con nuovi brani fino al 2022, in ultimo “Frutta”, quando invece Carmelo Siracusa lascia il gruppo per nuovi progetti personali. Di fatto la formazione attuale dovrebbe essere: Matteo Amantia Scuderi (voce e chitarra), Giuseppe Lo Iacono (batteria), Giuseppe Nasello (chitarra), Mario Nasello (basso) Samuele d’amico (tastiera). Se rimanessero così ci andrebbe benissimo, l’unica cosa certa è che senza Matteo non è il caso, quindi mi raccomando, consolidiamo questa formazione. Per fare un riassuntone del motivo per cui Matteo Amantia in rappresentanza della band partecipa ad Ora o mai più è che gli Sugarfree hanno perso rilevanza nel panorama musicale italiano a causa di vari fattori. Prima di tutto, l’evoluzione dei gusti musicali ha spinto il pubblico verso nuove sonorità, come il pop-elettronico e l’indie, mentre la band non è riuscita a rinnovarsi abbastanza nonostante l’irrequietezza della struttura. Proprio questi cambiamenti nella formazione e l’uscita di membri chiave dal gruppo hanno influito sulla chimica stessa degli Sugarfree, riducendo la continuità artistica. Non hanno aiutato nemmeno i trasferimenti temporanei a Milano (dove rincorrevano la discografia) e i ritorni in Sicilia – e quando dico che non hanno aiutato intendo discograficamente. La concorrenza crescente e la difficoltà nel replicare i successi iniziali hanno reso difficile per la band mantenere lo stesso impatto essendo anche geograficamente distanti dal fervore musicale, gli Sugarfree sono così finiti in secondo piano, pur mantenendo un seguito di fan fedeli, pochi ma buoni possiamo dire. Ma sicuramente avete (io no, per questo non mi ci tiro dentro stavolta) sottovalutato il fenomeno, o almeno alcuni del settore musicale e discografico l’hanno fatto, e ora che Matteo Amantia è tornato sotto i riflettori come concorrente nella terza edizione di Ora o mai più sta confermando la sua passione per la musica e la sua voglia di riscatto meritatissimo. Il suo modo di interpretare vocalmente qualsiasi cosa e il suo talento sono senza spazio e senza tempo, e infatti ha vinto la prima puntata così senza grandi fan-base votanti e senza raccomandazioni, ma solo portando se stesso nella sua semplicità e genuinità artistica. Sono certa che non ci deluderà ma continuerà a stupirci positivamente e a farci capire che spesso il passato ritorna e lo fa più forte che mai, Ora o mai più, pubblico italiano e discografia avete la possibilità di ripensarci e riprendere ancora un po’ di buon gusto e qualità.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link