Il rocambolesco 2-2 contro l’Ascoli è sicuramente una delusione cocente, niente scuse. Ma i tre nuovi arrivi (Magrassi, già visto, Camporese e Ianesi) hanno mostrato buone giocate e hanno dato sicurezza a tutta la squadra, che ha meritato il vantaggio fino all’espulsione-lampo di Gala
Se esistesse un “puntometro” che misura il risultato complessivo delle tre principali rappresentative maschili del Milan in base ai punti disponibili in un turno di campionato, quel puntometro (anzi, decidiamo che da adesso esiste) segnerebbe un malinconico uno su nove. Se poi volessimo costruire un “puntometro ponderato” che, cioè, assegna un fattore di ponderazione maggiore alla prima squadra, poi al Milan Futuro e infine alla Primavera, il risultato sarebbe così disastroso che ne rimandiamo la progettazione a giorni migliori.
Il puntometro segna uno su nove, abbiamo detto: sconfitte per prima squadra e Primavera e un pareggio dai due volti per il Milan Futuro, di cui ci occuperemo qui in maggiore dettaglio perché di cose da raccontare ce ne sono.
Leviamoci subito il dente, allora: il bicchiere è mezzo vuoto, perché quella contro l’Ascoli era una partita da vincere, anzi, quasi vinta. Ma il bicchiere è anche mezzo pieno: e dopo il disastroso 1-5 contro la Torres è bene registrare anche i dati positivi.
Buoni frutti dal mercato
Il Milan Futuro di Bonera si dispone con Raveyre in porta, che sostituisce Nava all’ultimo momento, tanto che le formazioni ufficiali danno il milanese e non il francese in campo; una linea a tre formata da Coubis, Minotti e il nuovo acquisto Michele Camporese, 32 anni, proveniente dalla Feralpi Salò dopo una lunga carriera per lo più in Serie C ma con qualche puntata in B; davanti a loro un centrocampo a cinque con Malaspina play, Sandri e Stalmach mezzali e D’Alessio e Fall esterni; in attacco Magrassi (arrivo di gennaio, ma che abbiamo già visto) a fare la prima punta di riferimento col suo 1,95, e il nuovissimo Simone Ianesi, classe 2002, a girargli intorno da seconda punta (anche se per ruolo è più un esterno, e lo vedremo).
Al 20’ Fall è costretto a uscire e Bonera lo sostituisce con Bartesaghi: in questo modo abbiamo due terzini puri – anche se molto diversi per caratteristiche – a fare i quinti di centrocampo. La squadra però gira bene e sembra proprio che i nuovi abbiano dato nuova energia ai ragazzi già in rosa: di sicuro l’esperto Camporese, al centro del terzetto di difesa, dà sicurezza a Coubis (oggi in una delle sue migliori prove) e a Minotti. Ma se Magrassi si limita a vincere quasi ogni duello aereo, la vera sorpresa è la vivacità di Ianesi, velocità, piedi buoni e senso del gioco.
Al 33’ Magrassi ha una grande occasione: vince di forza un contrasto in area, si trova a tu per tu con il portiere e spara alto: del resto se oltre a quel fisico (e quella voglia, va riconosciuto) avesse anche piedi più educati sarebbe Lewandowski. Poco dopo arriva la seconda occasione per il Milan: D’Alessio crossa bene dalla fascia destra e Ianesi ci prova di testa, malgrado non sia un colosso. Il pallone finisce alto. La terza occasione, al 45’, è la sintesi delle prime due, e sembra quella giusta: cross da destra di Sandri, ma questa volta a saltare è lo specialista Magrassi. Eppure la palla finisce fuori anche questa volta e il primo tempo si chiude con qualche rimpianto per il Milan, nonostante i nove punti di differenza a favore dell’Ascoli.
Paura e delirio al “Del Duca”
Il tempo di controllare se sono avvenuti cambi e il Milan Futuro va in gol. Su una palla recuperata a metà campo, Sandri parte centralmente palla al piede mentre Ianesi va a occupare la sua posizione preferita, quella di esterno sinistro: Sandri lo serve bene e Ianesi è nelle condizioni ideali per sganciare il destro che va a insaccarsi nei pressi del secondo palo. Siamo in vantaggio, e meritatamente: non sembra neanche vero.
L’Ascoli, tuttavia, non rinuncia affatto a provarci e al 60’ fa partire un traversone dalla trequarti sinistra: la palla non sembra pericolosissima, poiché per arrivare in area deve fare un sacco di strada e in questi casi sono i difensori ad avere il vantaggio della posizione e del tempo. E invece Forti si infila bene nella nostra difesa e segna di testa. Tutto da rifare. Ma Sandri preferisce togliersi subito il pensiero: parte centralmente de esattamente come nell’occasione del gol di Ianesi, ma questa volta, quando tutti si aspettano lo scarico, decide di fare da solo e indirizza un bel sinistro a baciare l’interno del palo alla sinistra del portiere: 2-1.
A questo punto, va detto, la partita – fin qui molto vivace e ricca di occasioni – comincia a calare di ritmo. Camporese, ad esempio, ha finito la benzina: al suo posto entra Bozzolan che va a fare il quinto a sinistra mentre Bartesaghi scala a braccetto sinistro. Entra anche Zeroli al posto di Stalmach, che ha giocato una buona partita. Anche l’Ascoli inserisce forze fresche e in due slot ne cambia cinque. Nuova tornata di cambi per il Milan: entrano Magni per D’Alessio e Gala per Sandri. E qui succede qualcosa che all’inizio si fa fatica a capire: l’arbitro parte sventolando un cartellino rosso. È rivolto a Gala che, nei dieci secondi trascorsi in campo, ha commesso un vistoso fallo di reazione. Siamo all’84’ e il Milan Futuro deve difendere il suo vantaggio con un uomo in meno. Purtroppo, qualche minuto dopo a Magni (un giocatore molto apprezzato da queste parti) viene la malsana idea di arroccarsi a difendere il pallone sulla bandierina nella propria metà campo, neanche fosse il Kessie dello scudetto: la palla finisce in calcio d’angolo, c’è un batti e ribatti e il nuovo entrato D’Uffizi si trova la palla davanti ed è svelto a calciarla in rete da un metro.
I sei minuti di recupero non aggiungono niente, se non il rischio di una beffa totale, che avrebbe potuto portare il nostro puntometro a zero.
Qualche segno di speranza
Una squadra che si chiama Milan Futuro dovrebbe sempre indurre a uno sguardo prospettico. Questa volta le buone notizie vengono principalmente dal mercato, dove soprattutto il 2002 Ianesi sembra un elemento di qualità e di prospettiva; anche Camporese, finché ha potuto, ha dato sicurezza al reparto, nobilitando la prova dei due compagni; Magrassi, che già conoscevamo, non è un fine dicitore, ma è un combattente nato che raramente si fa sfuggire una palla di testa. Non sappiamo se il mercato della nostra Under 23 sia da considerarsi concluso, ma la sensazione è che i nuovi acquisti – oltre a fare bene – abbiano rivitalizzato tutta la squadra, oggi tutta positiva al netto di un paio di idee censurabili: in particolare Malaspina, instancabile recuperatore di palloni e playmaker, Sandri inarrestabile con un gol e un assist, D’Alessio tonico sulla fascia destra. Inutile, direi, prendersela con Gala, che probabilmente ha pagato la troppa voglia di rientrare, è uscito dal campo in lacrime e sa benissimo da solo di avere combinato un guaio. Questa categoria è fatta soprattutto per imparare. Adesso però bisogna iniziare a fare punti salvezza, senza più scuse. La qualità – lo abbiamo scritto tante volte – non manca. Serve la voglia, e quella deve venire dalla società, dal gruppo e anche un po’ dai nuovi acquisti.
BIO: Luca Villani è nato a Milano il 31 gennaio 1965. Giornalista professionista, oggi si occupa di comunicazione aziendale e insegna all’Università del Piemonte Orientale. Tifoso milanista da sempre, ha sviluppato negli anni una inspiegabile passione per il calcio giovanile e in particolare per la Primavera rossonera. Una volta Kakà lo ha citato in un suo post su Instagram e da quel momento non è più lo stesso.
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