“Comune in ritardo, ora comunità energetiche”

PIOMBINO — “Grandi sprechi energetici ed economici, con strutture pubbliche come palestre e scuole, dove il riscaldamento resta acceso in modo non regolabile, causando dispersione termica e costi inutili. È uno degli aspetti di una situazione più ampia che vede un’assoluta mancanza di programmazione da parte del comune di Piombino sugli investimenti e sulle opere di risparmio, efficientamento energetico e installazione di impianti da fonti rinnovabili”.

Così i gruppi consiliari PD e Gianni Anselmi sindaco mettono l’accento su questa problematica, presentando un ordine del giorno che verrà discusso nel prossimo consiglio comunale convocato per venerdì 24 gennaio.

“Oggi esistono strumenti e opportunità importanti, anche dal punto di vista delle possibilità di finanziamento statali e regionali; tra questi strumenti ci sono le comunità energetiche rinnovabili (CER) che introducono la possibilità per cittadini, enti del terzo settore, amministrazioni locali, piccole e medie imprese, enti religiosi, di produrre, di scambiare e consumare energia rinnovabile su scala locale, trasformando totalmente il ruolo degli utenti finali da soggetti passivi, che si limitano a pagare le bollette, a soggetti consapevoli e attivi nella produzione, nello scambio e nella vendita di energia. – hanno spiegato in una nota – Il Comune può essere parte attiva in questo processo e agevolare la costituzione di comunità energetiche, ma anche farvi parte, ad esempio rendendo un edificio scolastico indipendente da un punto di vista energetico attraverso un impianto fotovoltaico installato sul tetto. Per intercettare i fondi che vengono messi a disposizione, l’Amministrazione deve farsi trovare pronta con progetti adeguati, altrimenti saranno perse grandi opportunità”.

“Molti Comuni italiani e anche gli altri Comuni della Val di Cornia stanno già lavorando e hanno già aderito alle comunità energetiche”, hanno aggiunto e per questo, i due gruppi consiliari chiedono al sindaco e alla giunta una serie di impegni a questo proposito “per colmare questo ritardo, tra i quali: promuovere un audit energetico completo degli edifici pubblici comunali per individuare le principali criticità e dispersioni; elaborare un piano di riqualificazione energetica che preveda la sostituzione degli impianti di riscaldamento obsoleti con soluzioni moderne e sostenibili; candidare il Comune di Piombino ai bandi e agli incentivi disponibili, fondi regionali e/o fondi PNRR, per finanziare gli interventi necessari; promuovere la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) e di autoconsumo collettivo, con il coinvolgimento dei cittadini residenti e l’impiego di aree o edifici di proprietà comunale; realizzare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (come fotovoltaico) su tetti di edifici pubblici, palestre e scuole e nelle aree industriali non più necessarie ai nuovi progetti di sviluppo industriale e manifatturiero per cooperare al raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europei ed evitare il carico sulle zone rurali e sui terreni agricoli della Val di Cornia; collaborare con altri enti locali e associazioni per valutare la possibilità di un modello sovracomunale, massimizzando i benefici della condivisione energetica; creare un apposito sportello o centro informazioni per la messa a disposizione dei cittadini delle informazioni necessarie a promuovere la creazione di comunità energetiche e sistemi di autoconsumo collettivo”.