Cosa cambia per i dipendenti di aziende private ora a Gennaio e per tutto l’anno? Le 5 novit� in vigore

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Quali sono le novità per i dipendenti di aziende private al via da gennaio? Cambiano diverse regole a lavoro per i lavoratori privati. Le novità pronte a partire sin da subito a gennaio sono sia fiscali che prettamente lavorative. Vediamo quali sono e cosa prevedono nel dettaglio. 

  • Nuovo taglio del cuneo fiscale e come cambiano le detrazioni nel 2025
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  • Nuovi fringe benefit per i dipendenti privati, quali sono e importi
  • I premi produttività 2025 
  • Diventa più difficile ottenere la Naspi per la disoccupazione
  • Cosa cambia da gennaio per i contratti a termine dei dipendenti di aziende private 

Nuovo taglio del cuneo fiscale e come cambiano le detrazioni nel 2025

La prima grande novità che interessa i dipendenti di aziende private a partire da gennaio è certamente l’applicazione del nuovo taglio del cuneo fiscale sotto forma di detrazioni.

Non sarà più, infatti, calcolato uno sgravio contributivo del 7% per chi ha redditi entro i 25mila euro annui e del 6% per chi ha redditi tra 25mila e 35mila euro annui, ma saranno calcolate detrazioni differenti in base alle diverse fasce di reddito e non più per redditi fino a 35mila euro ma fino a 40mila euro lordi all’anno.

Entrando più nel dettaglio, saranno applicate detrazioni al 7,1% per stipendi fino a 8.500 euro, al 5,3% fino a 15mila euro e al 4,8% per stipendi superiori ai 15mila euro e fino a 20mila euro all’anno; una detrazione di mille euro per i redditi da 20mila e fino a 32mila euro e oltre tale soglia e fino a 40mila euro, la detrazione si ridurrà progressivamente fino ad azzerarsi del tutto per i redditi superiori.

Nuovi fringe benefit per i dipendenti privati, quali sono e importi

Una delle novità più importanti del 2025 per i dipendenti di aziende privati riguarda i fringe benefit.

Come stabilito, infatti, dal 2025 al 2027, la soglia esentasse è stata fissata a 1.000 euro annui per tutti i lavoratori dipendenti, che salgono a 2mila euro per i dipendenti con figli a carico e fino a 5mila euro per i nuovi assunti a tempo indeterminato che accettano di trasferirsi per motivi lavorativi di oltre 100 chilometri dalla propria residenza.

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In questo caso, il datore di lavoro può concedere rimborsi per il pagamento dell’affitto o delle spese di manutenzione dell’abitazione principale.

Tale agevolazione vale per i dipendenti con un reddito annuo entro i 35mila euro e solo per i primi due anni di contratto.

I premi produttività 2025 

Ancora nel 2025 per i dipendenti delle aziende private è prevista una tassazione ridotta al 5% invece che al 10% per importi fino a 3 mila euro lordi relativi ai premi in denaro riconosciuti ai lavoratori con un reddito da lavoro entro gli 80 mila euro percepito nell’anno precedente.

La tassazione agevolata sui premi contribuisce ad aumentare gli stipendi in modo variabile a seconda del premio riconosciuto e da gennaio cambiano anche i tempi di erogazione del premio.

In base a quanto deciso dalle aziende, infatti, i premi possono essere pagati in busta paga nei primi mesi dell’anno o, in alternativa, in due o quattro tranche nel corso dell’anno a seconda degli obiettivi raggiunti.

Diventa più difficile ottenere la Naspi per la disoccupazione

Per i dipendenti delle aziende private, dal mese di gennaio, diventa più difficile ottenere la Naspi per la disoccupazione. 

Chi viene licenziato da un nuovo lavoro, dopo aver dato le dimissioni volontarie da un altro impiego a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti, non può, infatti, avere l’indennità se non ha maturato almeno 13 settimane di contributi nel nuovo lavoro.

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Non si può più richiedere la Naspi se ci si dimette e poi si viene licenziati poco dopo esser stati nuovamente assunti.

Si deve, quindi, rispettare il nuovo limite che impone al lavoratore di avere almeno tre mesi e una settimana di contributi per poter richiedere la Naspi. 

Cambiano anche tempi e procedure da rispettare per avere accesso all’indennità, con il rischio anche di perderla.

La domanda per la Naspi si presenta sempre all’Inps in via telematica ma, una volta inviata la domanda, il richiedente viene iscritto alla nuova piattaforma Siisl.

A partire da tale momento, il soggetto interessato ha 15 giorni di tempo per accedere alla piattaforma e completare le informazioni necessarie per attivare il patto di attivazione digitale, aggiornare il proprio curriculum, redigere il patto di servizio personalizzato e selezionare le agenzie per il lavoro di preferenza.

Se entro 15 giorni non si completa la procedura e non si attiva il patto di attivazione digitale, si rischia di non poter avere la Naspi. 

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Cosa cambia da gennaio per i contratti a termine dei dipendenti di aziende private 

Per i dipendenti delle aziende privati le modifiche riguardano anche la stipula dei contratti a tempo determinato. 

Con l’approvazione del Decreto Milleproroghe 2025 è stato, infatti, deciso che i datori di lavoro nel settore privato, ancora nel 2025, possono stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore a dodici mesi, in ogni caso non superiore a 24 mesi e anche in assenza di specifiche previsioni contenute nei contratti collettivi.

I contratti a termine possono avere una durata superiore ai 12 mesi ma massimo di 24 mesi solo però in casi specifiche che sono:

  • nei casi previsti dalla contrattazione collettiva, anche di secondo livello;
  • per esigenze di carattere sostitutivo;
  • in assenza di contrattazione collettiva in materia di causali;
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  • per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti.

     

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