Dubini Daccò (Aon): “I temi Esg restano prioritari, aziende sostenibili ottengono vantaggi sul capitale; cyber rischio +30% in Italia”

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Marco Dubini Daccò, Presidente Esecutivo di Aon, ha dichiarato:

Con l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, la sostenibilità sembra destinata a scivolare in basso nella lista delle priorità aziendali: è così?

I temi Esg (environmental, social e governance) continuano ad essere prioritari per il top management di tutte le aziende — dice Marco Dubini Daccò, presidente esecutivo di Aon —. È una questione di lungimiranza ma anche attuale. Le aziende di tutta la supply chain continuano a richiedere ai fornitori indicatori specifici sui temi Esg e le banche e i fondi sono disposti a garantire condizioni e volumi di accesso ai capitali più vantaggiosi per le imprese più sostenibili”

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Le piccole e medie imprese italiane sono consapevoli dei rischi climatici e dei vantaggi finanziari della sostenibilità?

Fino a pochi anni fa, la gestione dei rischi climatici era un tema affrontato quasi esclusivamente dalle imprese più sensibili al proprio impatto sull’ambiente, per esempio nell’automotive. Ultimamente, stiamo notando un incremento di aziende che si sta occupando di tali rischi, in particolare tra le pmi. Questa accresciuta consapevolezza è attribuibile ai danni causati dagli eventi climatici estremi, nonché alle riflessioni normative in corso in questi mesi. Basti pensare che l’alluvione in Emilia-Romagna del maggio 2023, secondo il nostro studio annuale, ha prodotto danni per circa 10 miliardi. Le piccole e medie imprese, il fulcro del nostro tessuto industriale, hanno spesso risorse limitate per affrontare questi rischi: sarà essenziale che le istituzioni e i grandi gruppi forniscano un supporto adeguato“.

Come possono le assicurazioni accompagnare la transizione energetica delle aziende, anche utilizzando le polizze come strumento di incentivo o pressione?

Le compagnie possono fare molto, ottenendo un grande vantaggio competitivo. Un cliente sostenibile può essere meno rischioso e, quindi, incentivarne la sostenibilità vuol dire avere un portafoglio più resiliente, con una maggiore marginalità. Con questa logica si può lavorare ottimizzando le coperture assicurative, inserendo nelle polizze più parametri incentivanti in ottica Esg, con l’obiettivo di fornire alle aziende soluzioni più adeguate al loro profilo di rischio e guidare la transizione sui temi ambientali“.

Sul fronte degli attacchi cyber le imprese sono più attrezzate?

Parliamo del primo rischio percepito dalle aziende a livello mondiale. Ogni anno le nostre imprese subiscono migliaia di attacchi cyber, di cui circa 25 al mese danneggiano in modo rilevante grandi realtà. L’Italia nel 2023 ha registrato un trend di crescita del 30% di attacchi rispetto al 10-12% a livello mondiale. Scontiamo un deficit di investimenti per la sicurezza in settori critici come la sanità, la pubblica amministrazione e il manifatturiero, in parte legati alla strutturale frammentazione delle nostre imprese.

Esistono polizze per gestire i rischi cyber e le richieste di riscatto?

La polizza cyber è la soluzione assicurativa che tutela contro un attacco informatico che abbia come finalità quella di richiedere un riscatto economico. La polizza, oltre a prevedere un ammontare per coprire l’assicurato dai maggiori costi sostenuti, può prevedere un’ulteriore estensione che permetta di indennizzare l’eventuale riscatto richiesto dall’hacker. Non tutte le compagnie prevedono l’indennizzo per il pagamento del riscatto, dal momento che non c’è un’espressa normativa“.

Contabilità

Buste paga

 

Fra dazi, golden power e maggiore interventismo statale il rischio geopolitico è in aumento: che cosa possono fare le assicurazioni?

Il rischio geopolitico è più che mai un fattore primario nello sviluppo e nella stabilità delle nostre imprese. Non solo per la storica vocazione all’export e alla crescita estera della nostra industria. Oggi, infatti, il rischio va oltre i mercati di sbocco, divenendo sistemico: ad esempio consideriamo la potenziale compromissione di catene logistiche e di fornitura internazionali, la carenza o la fluttuazione dei prezzi di materie prime, la disponibilità di capitali perla crescita in talune geografie. Le assicurazioni esercitano un fondamentale ruolo di stabilizzazione del rischio geopolitico in ambiti primari come la business interruption, la perdita di profitti, la tutela degli asset o il credito. Ciò avviene tramite analisi mirate delle specifiche casistiche di rischio per l’azienda sulle diverse tipologie di copertura e la definizione di opportune clausole“.

Le polizze possono coprire il rischio reputazionale per i marchi?

È un rischio sentito dalle aziende, da anni stabilmente nei top 10 rilevati dalla nostra Global Risk Management Survey. Ciononostante, il mercato assicurativo presenta ancora una scarsa evoluzione e disponibilità nel proporre coperture dedicate, al netto di alcuni player internazionali occasionalmente aperti a una valutazione. Supportiamo perciò le aziende nella prevenzione della crisi, con attività di analisi e quantificazione dei rischi con potenziali risvolti reputazionali“.

Quanto è importante lo smart working per attrarre talenti?

Dall’H&B Benefits and Trends Report Italia 2024 di Aon emerge che il 97% delle aziende italiane reputa fondamentale garantire il benessere dei propri dipendenti. In questo quadro, lo smart working è diventato un benefit imprescindibile per attrarre talenti ed è sempre più richiesto da chi è in cerca di opportunità professionali. Nella nostra organizzazione siamo molto flessibili a riguardo, cercando di offrire il giusto bilanciamento tra smart working e presenza in ufficio, a seconda delle esigenze del singolo dipendente. È innegabile, d’altro canto, che lavorare in modo continuativo da remoto esponga i colleghi al rischio concreto di creare un forte distacco tra azienda e dipendenti. Per questo ritengo che sia molto utile, soprattutto per i più giovani, frequentare l’ufficio, per consolidare le relazioni sociali e professionali, confrontarsi con i manager più senior, apprendere e formarsi“.





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