Fondo Transizione Industriale, Contratti di Sviluppo e Agevolazioni per le Imprese

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Open Group Italia attraverso la lettura di questa informativa ha l’obiettivo di rendere noti le misure nazionali a favore degli investimenti più recenti, con eventuali aggiornamenti, previsti dal MIMIT.

Di seguito saranno illustrate le misure agevolative destinate alle imprese che intendono realizzare investimenti nei seguenti settori: industriale, turistico, della tutela ambientale, delle tecnologie critiche e dell’automotive.


Fondo per il sostegno alla transizione industriale: apertura dello sportello dal 5 febbraio 2025

400 milioni di euro, sotto forma di contributo a fondo perduto, per far sì che il sistema produttivo italiano si adegui alla sfida globale: il cambiamento climatico. Nello specifico, il 40% delle risorse verranno messe a disposizione delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre una quota pari al 50% sarà riservata alle imprese energivore.

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Vediamo ora a chi sono concesse le agevolazioni.
Potranno fare richiesta di contributo le imprese del settore manifatturiero (sezione C del codice Ateco 2007), di qualsiasi dimensione, operanti sull’intero territorio nazionale.

I programmi di investimento devono essere finalizzati al perseguimento di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali e dovranno perseguire una delle seguenti finalità:

  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa;
  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

I sopraindicati programmi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo e prevedere spese di importo comprese tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro ed essere realizzati entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione.

Le spese ammissibili sono le seguenti:

  1. suolo aziendale e relative sistemazioni;
  2. opere murarie e assimilate;
  3. impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione;
  4. programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

La misura inoltre, prevede che siano ammissibili anche le spese per la formazione del personale (es. costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione).

Le domande di partecipazione (una singola domanda per ciascuna impresa) potranno essere inviate telematicamente attraverso la piattaforma di Invitalia a partire dal 5 febbraio 2025 e fino all’8 aprile 2025.


Mini Contratti di Sviluppo: un nuovo strumento per le imprese del Sud

Dal 5 febbraio 2025 aprirà anche lo sportello per la presentazione delle domande di accesso ai Mini Contratti di Sviluppo.

La dotazione iniziale è pari a 300 milioni di euro rappresentando uno strumento con l’obiettivo di sostenere gli investimenti produttivi di media dimensione finanziaria legati alle tecnologie critiche.
La misura agevolativa è riservata alle imprese di tutte le dimensioni che:

Contabilità

Buste paga

 

  • abbiano almeno due bilanci approvati e depositati;
  • l’unità produttiva deve essere ubicata nelle Regioni meno sviluppate (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna).

I piani di investimento iniziale dovranno riguardare i seguenti settori:

  • tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;
  • tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;
  • biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici.

Affinché i piani di investimento siano ammissibili devono:

  1. prevedere spese ammissibili di importo non inferiore a 5 milioni di euro e non superiore a 20 milioni di euro;
  2. essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed essere conclusi entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
  3. prevedere un piano occupazionale incrementale connesso alla realizzazione dell’investimento e che preveda anche l’assunzione di occupati qualificati.

Esempi di spese ammissibili sono:

  • suolo aziendale;
  • opere murarie;
  • macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto a copertura delle spese ammissibili secondo le seguenti percentuali:

  • piccole imprese: 55%;
  • medie imprese: 45%;
  • imprese di grandi dimensioni:35%.

Per le sole spese relative a consulenze, le agevolazioni sono concesse nella misura del 50% delle spese ammissibili.
Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione in via telematica attraverso il sito internet www.invitalia.it entro l’8 aprile 2025.


250 milioni di euro destinati ai Contratti di Sviluppo nelle ZES

Il MIMIT ha emanato una direttiva in cui definisce l’utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione destinate alla sottoscrizione di Contratti di Sviluppo nella ZES Unica (territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

La direttiva determina le modalità di utilizzo della dotazione finanziaria aggiuntiva: le risorse totali sono pari a 250 milioni di euro; più precisamente 200 milioni sono destinati al finanziamento di programmi di sviluppo industriale e di programmi per la tutela ambientale, mentre i restanti 50 milioni di euro sono destinati a programmi di sviluppo nel settore turistico.

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Le domande, presentate su iniziativa di una o più imprese, avranno ad oggetto la realizzazione di programmi di sviluppo che richiedano uno o più progetti di investimento ed eventualmente progetti di ricerca, sviluppo e innovazione (strettamente connessi e funzionali tra loro).

Il soggetto gestore che agirà per per conto del MIMIT, è Invitalia, il quale svolgerà la fase istruttoria per l’ammissione alle domande di agevolazione.


Contratti di sviluppo in tecnologie green e digitali

Al fine di sostenere lo sviluppo e la fabbricazione delle tecnologie critiche per le transizioni verde e digitale (salvaguardando e rafforzando le rispettive catene del valore), il Ministero del Made in Italy ha assegnato un plafond di 497,8 milioni di euro.

Una parte delle risorse sarà destinata alla realizzazione di programmi che perseguiranno sia gli obiettivi generali del PN RIC, sia quelli più specifici del Regolamento STEP, presentabili esclusivamente da PMI; un’ulteriore quota della dotazione invece è rivolta ai soli ambiti del Regolamento STEP e saranno presentabili sia da PMI che da imprese di grandi dimensioni.

I progetti d’investimento produttivo, ed eventualmente di ricerca e sviluppo, dovranno avere i seguenti requisiti:

  1. realizzarsi presso un’unità produttiva ubicata nelle regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna;
  2. interessare i settori delle tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;
  3. tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;
  4. biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici;
  5. prevedere significativi avanzamenti tecnologici e la produzione delle tecnologie su scala commerciale.

Anche in questo caso il soggetto gestore è Invitalia, il quale svolgerà l’istruttoria per l’accettazione alle domande di agevolazione.
Non ci resta che aspettare un successivo provvedimento direttoriale con il quale saranno stabiliti modalità e termini di presentazione delle domande!

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Il MIMIT modifica la disciplina dei Contratti di Sviluppo turistici/agroindustriali e dei progetti di R&S

Per garantire un utilizzo più efficiente delle risorse pubbliche, il Ministero delle Imprese e del Made Italy ha apportato delle modifiche al vigente DM 9 dicembre 2014.
Più precisamente, le modifiche riguardano questi ambiti specifici:

  • la disciplina dei Contratti di Sviluppo turistici;
  • la disciplina dei Contratti di Sviluppo agroindustriali;
  • le modalità di intervento in favore dei progetti di R&S.

Vediamo ora nello specifico le modifiche apportate per singola categoria.
Per quanto riguarda i Contratti di Sviluppo turistici è stata introdotta una categorizzazione tipologica dei programmi ammissibili, non presente precedentemente. Più precisamente è stata fatta un’individuazione specifica delle categorie di interventi prioritari che influenzano l’offerta ricettiva, sotto il profilo quantitativo e qualitativo.

Per quanto concerne invece i Contratti di Sviluppo agroindustriali, la novità consiste nell’inserimento di questi ultimi come fattispecie ammissibile tra le casistiche dei contratti di sviluppo, in quanto prima non erano previsti.

Ulteriore modifica apportata è in favore dei progetti di Ricerca e Sviluppo: attraverso una rettifica al decreto si è provveduto ad aggiornare l’elenco delle tecnologie ammissibili, in conformità con gli obiettivi del programma “Horizon Europe”.


Incentivi per automotive e filiere produttive strategiche

Il MIMIT incentiva gli investimenti privati nei settori in fase di transizione, attraverso un plafond finanziario pari a 500 milioni di euro, erogato tramite il ricorso allo strumento agevolativo dei Contratti di Sviluppo.
Anche in questo caso, per le Regioni meno sviluppate, quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, sarà riservato almeno un 40% di tutte le risorse.

Vediamo ora le filiere produttive strategiche individuate. Le filiere sono nello specifico rappresentate dai seguenti settori:

  • Automotive;
  • Agroindustria;
  • Design, Moda e Arredo;
  • Sistema Casa;
  • Metallurgia e Siderurgia;
  • Meccanica Strumentale, Elettronica e Ottica;
  • Treni, Navi, Aerei e Industria Aerospaziale;
  • Chimica;
  • Farmaceutica.

Per poter risultare ammissibili, i progetti, dovranno riguardare programmi di sviluppo industriale o tutela ambientale.
Il soggetto gestore è Invitalia e con successivo provvedimento direttoriale saranno stabiliti modalità e termini di presentazione delle domande di agevolazione.

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