Il ministro Tajani oggi in missione in Israele e Palestina: ‘Sosteniamo la pace’

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Il titolare della Farnesina incontrerà il suo omologo Gideon Sa’ar, il presidente israeliano Isaac Herzog e il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammed Mustafa, per “incoraggiarli e sostenerli, perché oggi la tregua è ancora fragile”. Sul futuro “credo sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purché sia a guida araba”

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è oggi in Israele e poi in Palestina: nel corso della missione incontrerà il suo omologo Gideon Sa’ar, il presidente israeliano Isaac Herzog e il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammed Mustafa, per “incoraggiarli e sostenerli, perché oggi la tregua è ancora fragile” (IL RACCONTO IN DIRETTA). Una visita per “testimoniare l’impegno dell’Italia a consolidare la pace tramite il dialogo e per costruire un futuro di speranza in Medio Oriente“. Il leader di Forza Italia, in un’intervista a La Stampa, ha detto che “siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Tajani teme che “i nemici della pace, contrari a una stabilizzazione, compiano delle provocazioni, e che Hamas rompa l’accordo”.

Tajani: “Serve presenza europea in Medio Oriente”

Il ministro degli Esteri ha aggiunto che per il futuro “credo sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purché sia a guida araba”. L’Italia potrebbe avere un ruolo: “Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente”. Per quanto riguarda il riconoscimento della Palestina “la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perché la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina né alla pace”.

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