Ricostruzione post alluvione, nuovo sopralluogo a Castello di Castel Maggiore (Bo): “Nessuno sarà lasciato solo”

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Castello, borgata lungo il canale Navile alle porte di Castel Maggiore, comune della prima cintura bolognese, ha subito pesantissimi danni nell’ultima ondata di maltempo dello scorso ottobre. A essere colpiti dall’acqua e dal fango decine tra abitazioni, negozi, aziende e ristoranti: fin da subito sono iniziati gli interventi di ripristino e di manutenzione delle sponde danneggiate da una portata d’acqua fuori scala rispetto alla norma. A breve, partirà un nuovo intervento di consolidamento ai lati del canale che consentirà anche di riaprire la pista ciclo-pedonale, oggi interrotta.

Per fare il punto sui lavori e incontrare imprenditori e cittadini, qui si è recato il presidente della Regione, Michele de Pascale, in una nuova tappa dei sopralluoghi che sta dedicando a cadenza settimanale ai luoghi più colpiti dal maltempo. Ad accompagnare de Pascale, la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, e il sindaco di Castel Maggiore, Luca Vignoli. Insieme hanno fatto visita a una lunga serie di realtà colpite, tra cui il ristorante La Corte dei Molini, in via Matteotti, l’azienda Clauger Technofrigo, Elettrogamma Impianti, la trattoria Alla Scuderia, il bar Prince, oltre ad alcune case in piazza Martiri e via Albertina.

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“Con il sopralluogo di oggi abbiamo voluto esprimere ancora una volta tutta la nostra vicinanza alle persone, ai ristoratori, al tessuto imprenditoriale- hanno sottolineato de Pascale e Rontini-. In questo territorio c’è un problema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e il Comune ha stanziato risorse importanti per intervenire quanto prima sulla rete. Dopodiché- hanno proseguito presidente e sottosegretaria– qui siamo in un nodo idraulico storico, plurisecolare della pianura bolognese, dove c’è una criticità strutturale legata al Navile. C’è il tema della realizzazione di casse di espansione, immediatamente a valle dell’abitato, individuate tra gli interventi prioritari nei Piani speciali. Con il commissario Curcio lavoreremo per poterle accelerare, ma dobbiamo anche capire se siano possibili delle soluzioni proprio sul nodo principale della conca, per aumentarne la capacità idraulica e quindi mettere in sicurezza il territorio.  In questo territorio- hanno aggiunto– ci sono state due alluvioni, nel 2023 e 2024: tutte le procedure di indennizzo vanno messe a regime, perché ci sia una modalità semplice per i cittadini per avere i rimborsi. Non ci stancheremo mai di dirlo- hanno concluso de Pascale e Rontini-: nessuno sarà lasciato solo”. Tornando alla messa in sicurezza della zona, la Regione, intanto, “ha effettuato lavori di manutenzione straordinaria; a breve partiremo con interventi su due grossi cedimenti delle sponde, avvenuti proprio con l’alluvione di ottobre”.

“Questa visita è un segnale importante di attenzione verso il nostro Comune- ha rimarcato il sindaco Vignoli-: Castel Maggiore si trova tra Reno e Navile e negli ultimi anni si sono intensificati i fenomeni alluvionali, con tre pesanti allagamenti del borgo storico di Castello tra il 2019 e il 2024 dovuti all’esondazione del Navile. Il Comune sta facendo la propria parte con un importante intervento su tutta la rete di scolo delle acque della frazione, ma ora abbiamo bisogno che gli altri enti interessati ci sostengano nella realizzazione di interventi di mitigazione e soluzione di un problema non più sostenibile che rischia di portare allo spopolamento e all’abbandono del borgo”.

La criticità della zona Castello e gli interventi conclusi e in corso

Da territorio agricolo, caratterizzato da una fitta presenza di mulini, a nucleo industriale di rilievo, ai primi dell’Ottocento, lungo il canale Navile. La borgata Molini Novi, ora Castello, alle porte di Castel Maggiore, nel bolognese, ha visto notevoli trasformazioni negli ultimi tre secoli, ed è stata pesantemente danneggiata nell’ultima alluvione, quella dello scorso ottobre.

In occasione di piogge abbondanti, come quelle dell’ottobre scorso, infatti, la zona di Castello – in origine, la conca “storica” di navigazione del Navile – subisce ciclicamente danneggiamenti alle strutture pubbliche e private a causa di problemi legati sia all’innalzamento del livello idrometrico del canale che al corretto funzionamento del sistema di drenaggio. Il Comune di Castel Maggiore, in seguito a una serie di confronti con i tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ed Hera, e sulla base di risultati di uno studio tecnico, investirà oltre 1,7 milioni di euro per risolvere le criticità di deflusso dagli scarichi presenti e l’insufficienza dei collettori idraulici.

Dopo gli eventi di maggio 2023, la Regione aveva già svolto interventi di manutenzione straordinaria a monte del Navile (verso Bologna), terminati prima dell’estate 2024: erano stati ricostruiti, all’interno di un progetto più ampio riguardante Navile e Savena Abbandonato, tratti di sponde e una scogliera protettiva (lavori per 140mila euro). In questa zona, peraltro, il Navile non ha argini (il tratto arginato inizia a Bentivoglio).

Dopodiché gli eventi di ottobre 2024 (sabato 19 e domenica 20) hanno causato due grossi cedimenti delle sponde, uno a valle e l’altro a monte del ponte di via Matteotti: a breve la Regione avvierà i lavori per il ripristino e il consolidamento (per un importo di circa 20 mila euro), che consentiranno si riaprire la pista ciclo-pedonale – lungo la sponda sinistra – interrotta.

La Regione, infine, ha intensificato anche gli interventi di manutenzione ordinaria proprio nel tratto del Navile che transita per Castello, per scongiurare che vegetazione, legname ed eventuale spazzatura gettata in acqua ostruiscano il passaggio del canale sotto il ponte di via Matteotti.



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