Un ‘brand’ per promuovere Mendrisio

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


Un occhio ai conti, uno alle entrate fiscali e uno al debito pubblico, che lievita, la Città di Mendrisio è determinata a difendere con i denti il suo potere d’attrazione verso futuri residenti e aziende. Confortato dal fatto che a fine 2024 il Comune contava 42 cittadini in più e che, tirate le somme, i Consuntivi dell’anno scorso chiuderanno nelle cifre nere (si prospetta per mezzo milione di franchi), il Municipio è pronto a lanciarsi in una campagna di marketing territoriale. Preannunciata da un po’, nel primo trimestre del 2025 si partirà con una promozione del territorio cittadino. Lo si farà, annuncia l’Esecutivo tra le pagine del Piano finanziario ed economico 2024-2028 (che si proietta però sino al 2031) fresco di stampa, “a tutto tondo”, rivolgendosi alle economie domestiche e allo stesso modo a imprenditrici e imprenditori “che vogliono insediare le loro attività a Mendrisio”.

La Città vuole essere riconoscibile

Del resto, è scritto anche fra gli obiettivi per i prossimi quattro anni: la volontà è quella di creare e proporre un vero e proprio ’city brand‘, un marchio per la Città. I primi segnali positivi, del resto, sono già stati registrati grazie ai nuovi insediamenti di realtà economiche che hanno permesso di consolidare e rafforzare le ricadute in termini di gettito fiscale delle persone giuridiche, a quota 16 milioni per l’anno appena chiuso. Si valuta che, superata quest’anno la seconda fase della riforma fiscale delle imprese, le entrate riprenderanno a salire, passando dai 18,3 milioni del 2026 ai 20,2 del 2031. A dare una mano sarà, va detto, l’introduzione, per volere del Consiglio comunale (e già da quest’anno), di un moltiplicatore differenziato per il settore economico, salito dal 77 (dove resta fermo per le persone fisiche) all’82 per cento.

Comparto stazione, c’è del potenziale

Certo a dare slancio alle cifre della contabilità comunale ci sarà pure l’effetto sopravvenienze di imposta, riverbero delle stime prudenti del passato recente, che per il 2024 si tradurrà in 8 milioni e mezzo e che si avvertirà sino al 2028. Per il Municipio la piazza economica della Città conferma, insomma, “il suo dinamismo”. Anzi, l’intento rimane appunto quello di “mantenere la regione dell’Alto Mendrisiotto fra le più dinamiche del nostro cantone e della Svizzera”. Come dire che occorre “saper cogliere nuove opportunità di sviluppo”. Lo sguardo si posa, innanzitutto, sul comparto stazione, che non ha ancora “generato completamente il suo potenziale”, si rimarca. In effetti, si annota, “vi è ancora una discreta domanda di spazi amministrativi sul territorio della Città”.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Inoltre, tiene a sottolineare l’Esecutivo, questa zona “grazie al consolidamento del collegamento ferroviario Lugano-Mendrisio-Varese e all’arrivo della Supsi, potrà offrire alla nostra regione delle nuove prospettive di crescita economica”. Non solo, i campus accademici stessi – con la Supsi anche l’Accademia di architettura –, “possono generare delle interessanti sinergie fra la ricerca e l’economia, permettendo così l’insediamento di nuove attività economiche”. Senza nascondere l’ambizione di portare “nuove facoltà dell’Università della Svizzera italiana o nuovi dipartimenti e istituti della Supsi”.

Antidoto al calo demografico

E si torna così alla promozione del territorio. Questa strategia, si ribadisce, “vuole infatti cercare di dare delle risposte o proporre delle azioni concrete che possano permettere di concretizzare i margini di crescita appena illustrati”. Le premesse quanto a qualità della vita, si fa capire, non mancano. Il Municipio, si annota a Piano finanziario, “crede che gli obiettivi sulla conciliabilità famiglia-lavoro, il nuovo concetto di prossimità ente pubblico-cittadino, la riqualifica paesaggistica del territorio, nonché la gestione della mobilità siano elementi che possono permettere di rendere maggiormente attrattiva la nostra Città nel prossimo futuro”.

Attraverso un ‘marchio Mendrisio’ l’autorità locale spera, altresì, di “riuscire nei prossimi anni a contrastare l’attuale stagnazione registrata nella crescita della popolazione cittadina” (e come si è visto dalle ultime statistiche qualcosa si muove). Anche perché, si fa presente, “il mercato immobiliare della Città ha conosciuto un forte fermento in questi ultimi anni, ma tale evoluzione non è stata accompagnata da un aumento di nuovi cittadini”. Al momento, in attesa del marketing territoriale, si prevede, dunque, una “crescita moderata”, con una cinquantina di nuovi abitanti annui. “Tale pronostico – si commenta – permette di generare un leggero aumento del gettito fiscale. Gli aumenti strutturali di tale evoluzione sono stimati con una crescita media annua di 100’000 franchi a partire dall’anno 2026”. Nel frattempo, si fanno i conti con il gettito delle persone fisiche, di cui si stima una evoluzione, dai quasi 43,2 milioni del 2024 ai quasi 51 del 2031. Ovvero un balzo di 7,8 milioni.

Occhio al fabbisogno, è gruppo di lavoro

È chiaro, i tempi che corrono non danno modo di rilassarsi agli enti locali, tra oneri riversati dallo Stato (in continuo aumento) e investimenti irrinunciabili (da qui al 2031 si prevede un volume di spese per 143 milioni, con una media di quasi 18 milioni l’anno). Così il Municipio mendrisiense si dice “preoccupato dell’evoluzione del fabbisogno d’imposta comunale, il quale è ancora cresciuto” e dunque si confida di poterlo ridurre (di almeno 1,7 milioni). Per reagire alla necessità di contenere la spesa pubblica – una delle criticità – e garantire un moltiplicatore attrattivo, ha quindi deciso di dare vita a un gruppo di lavoro. Il suo compito? “Dialogare con tutti i dicasteri e proporre al Municipio delle misure concrete per realizzare gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica auspicati nel Piano finanziario 2024-2028”. Il traguardo? Ritrovarsi a fine legislatura con un possibile deficit che non superi la soglia -1% rispetto all’indicatore ‘Grado di copertura dei costi’.

A far rizzare le antenne della Città è anche il debito comunale, che segna “una forte crescita” a fronte di un piano delle opere che prevede un aumento del fabbisogno in capitali.Tant’è che i debiti passano dai 203 milioni d’inizio 2024 ai circa 308 annunciati nel 2031. “Il piano finanziario – si conclude – mostra anche il forte indebitamento della Città. Questa situazione impone agli organi comunali di vagliare in modo attento i prossimi investimenti necessari allo sviluppo della Città. I prossimi piani di investimento dovranno infatti presentare un grado di finanziamento maggiore, per cercare appunto di frenare o anche ridurre l’indebitamento previsto nel conto patrimoniale della Città”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link