Attacchi DDoS: strategie e soluzioni

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Gli attacchi DDoS dell’11 gennaio 2025

L’11 gennaio 2025, gruppi di hacker filorussi e filopalestinesi hanno lanciato una serie di attacchi mirati a siti governativi, aziende strategiche e istituzioni italiane. Tra i siti colpiti figurano i ministeri degli Esteri, delle Infrastrutture e dei Trasporti, enti come Consob, Carabinieri, Marina e Aeronautica (Fonte ANSA), banche come Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena, porti strategici come quelli di Taranto e Trieste, e aziende (Fonte Sky TG24).

Questi attacchi, basati sulla tecnica del Distributed Denial of Service (DDoS), hanno causato rallentamenti e interruzioni temporanee dei servizi online di molti dei bersagli.

Le azioni sono state rivendicate dai gruppi NoName057(16) e Alixsec, che hanno dichiarato di agire per motivazioni geopolitiche, come il sostegno italiano all’Ucraina durante la visita del presidente Zelensky a Roma (Fonte Huffington Post).

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Come funzionano gli attacchi DDoS?

Un attacco DDoS è paragonabile a un negozio invaso da migliaia di persone che bloccano gli ingressi senza effettuare acquisti. Questo tipo di attacco mira a sovraccaricare un sito o una rete inviando un volume di massiccio di traffico artificiale, fino a causarne l’interruzione temporanea.

Per farlo gli hacker utilizzano reti di dispositivi compromessi, note come botnet, per generare e inviare miliardi di richieste simultanee provenienti da tutto il mondo, sovraccaricando i server bersaglio e rendendoli inutilizzabili per ore

Questi attacchi mirano a colpire principalmente:

  • Siti governativi: per destabilizzare istituzioni chiave.
  • Aziende e banche: per interrompere operazioni critiche e danneggiare la reputazione.
  • Infrastrutture critiche: come ospedali e reti energetiche, con conseguenze che possono mettere a rischio la sicurezza pubblica.

 

Le novità nel panorama degli attacchi DDoS

Negli ultimi anni, gli attacchi DDoS hanno registrato una crescente complessità, rendendo più difficili le operazioni di prevenzione e contrasto.

Tra le principali tendenze emergenti si evidenziano gli attacchi multi-vettore, che combinano tecniche diverse per superare le difese tradizionali e massimizzare l’impatto. A ciò si aggiungono le campagne prolungate nel tempo, con attacchi intermittenti che possono durare giorni o settimane, rendendo più difficile il rilevamento e la mitigazione.

La diffusione di dispositivi IoT compromessi, come telecamere di sorveglianza, router domestici e sensori industriali, ha dato agli hacker una base più ampia per creare botnet sempre più potenti.

Inoltre, molti attacchi recenti sono stati accompagnati da dichiarazioni pubbliche e campagne di propaganda, che amplificano l’impatto emotivo e mediatico utilizzando social media e altre piattaforme digitali.

 

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Strategie di difesa avanzate

Per proteggersi dagli attacchi DDoS, è necessario un approccio proattivo e l’utilizzo di tecnologie avanzate. Ecco alcune delle strategie più efficaci:

1. Analisi predittiva e monitoraggio avanzato

Grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale, è possibile analizzare il traffico di rete in tempo reale e prevedere comportamenti anomali. Strumenti avanzati di analisi predittiva possono identificare pattern sospetti prima che si trasformino in un attacco.

2. Soluzioni cloud scalabili

Servizi cloud come le Content Delivery Network (CDN) sono in grado di assorbire grandi quantità di traffico malevolo e ridistribuirlo senza compromettere le operazioni aziendali. Queste soluzioni sono particolarmente utili per le aziende che gestiscono un alto volume di traffico globale.

3. Firewall di ultima generazione

I Next-Generation Firewall (NGFW) integrano funzionalità di ispezione approfondita del traffico e protezione avanzata contro le minacce DDoS. Questi strumenti possono distinguere il traffico legittimo da quello dannoso, minimizzando l’impatto sugli ambienti operativi.

4. Piani di continuità operativa e disaster recovery

Un piano ben strutturato di business continuity e disaster recovery è essenziale per garantire la resilienza aziendale durante un attacco. Questi piani includono backup regolari, procedure di ripristino rapido e strategie per assicurare la continuità dei servizi essenziali.

5. Formazione e consapevolezza

La formazione del personale rappresenta una componente cruciale per la sicurezza aziendale. Un team ben preparato è in grado di riconoscere segnali di attacco e adottare misure preventive in modo tempestivo.

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