Il CNDCEC ha pubblicato un corposo documento di 44 pagine con approfondimento sulla Direttiva Case green.
Ricordiamo che la Direttiva Case Green è in vigore dallo scorso maggio e gli stati membri dell’UE dovranno man mano adeguarsi alle norme in essa contenute per il raggiugimento dell’obiettivo finale delle emissioni zero entro il 2050.
Facciamo ora un riepilogo di quando contiene la Direttiva e una sintesi dei contenuti del Documento dei Commercialisti intitolato Primo esame della Direttiva “Prestazioni energetiche nell’edilizia” e meglio nota come Direttiva Case Green
1) Bonus caldaie a gas: cosa contiene la Legge di Bilancio 2025
La Direttiva dovrà essere recepita da ciascun paese appartenente all’Unione, e prevede un piano di ristrutturazioni per gli edifici residenziali.
Si prevede una incentivazione delle installazione di sistemi ibridi ad esempio con caldaie con pompe di calore e lo stop agli incentivi per le caldaie alimentate solo a metano. Incentivati anche i sistemi solari con regole più chiare.
I punti principali della normativa Case Green sono:
- raggiungimento nel 2050 di zero emissioni. Ogni Stato membro dovrà adottare un piano nazionale che preveda la riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali con un taglio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Ciascun paese potrà decidere su quali edifici concentrarsi, con il vincolo di garantire che almeno il 55% della riduzione del consumo medio di energia primaria sia ottenuto attraverso la ristrutturazione degli edifici con le peggiori prestazioni (energivori).
- impatto sui bonus casa. La Direttiva avrà un forte impatto sui bonus casa. Dal 2025 sono già in vigore le prescrizioni europee con la previsione che gli apparecchi che funzionano solo a metano, non saranno più incentivabili. La Legge di Bilancio 2025 entrata in vigore il 1° gennaio ha previsto di eliminare il bonus caldaie nell’ambito del bonus ristrutturazioni edilizie, e, con i commi da 54 a 56 dell’art 1, ha previsto che: con una modifica introdotta alla Camera, vengono esclusi dalla suddetta detrazione prevista per le spese sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
- dal 2040 stop ai combustibili fossili. Dal 2040 le caldaie a metano dovranno essere totalmente eliminate, ma la scadenza non viene intesa come un termine stringente, ma più come un obiettivo verso il quale tendere, con qualche possibilità di ritardi.
2) Direttiva case green: regole per edifici esistenti
Ai sensi dell’art 8 della Direttiva, gli Stati membri adottano le misure necessarie per garantire che la prestazione energetica degli edifici, o di loro parti, destinati a subire ristrutturazioni importanti, sia migliorata al fine di soddisfare i requisiti minimi di prestazione energetica fissati conformemente all’articolo 5 per quanto tecnicamente, funzionalmente ed economicamente fattibile.
Tali requisiti si applicano all’edificio o all’unità immobiliare oggetto di ristrutturazione nel suo complesso.
In aggiunta o in alternativa, i requisiti possono essere applicati agli elementi edilizi ristrutturati.
Gli Stati membri adottano le misure necessarie per garantire che la prestazione energetica degli elementi edilizi, che fanno parte dell’involucro dell’edificio e hanno un impatto significativo sulla prestazione energetica dell’involucro dell’edificio e sono destinati ad essere sostituiti o rinnovati, soddisfino i requisiti minimi di prestazione energetica per quanto tecnicamente, funzionalmente ed economicamente fattibile.
Per quanto concerne gli edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti, gli Stati membri incoraggiano sistemi alternativi ad alta efficienza, nella misura in cui è tecnicamente, funzionalmente ed economicamente fattibile.
Gli Stati membri prendono in considerazione, per quanto concerne gli edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti, le questioni della qualità degli ambienti interni, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la sicurezza antincendio, i rischi connessi all’intensa attività sismica, l’eliminazione delle sostanze pericolose tra cui l’amianto, l’accessibilità per le persone con disabilità.
3) Direttiva case green: regole per edifici di nuova construzione
Ai sensi dell’art 7 gli Stati membri provvedono affinché gli edifici di nuova costruzione siano a emissioni zero conformemente all’articolo 11:
- a) a decorrere dal 1° gennaio 2028, gli edifici di nuova costruzione di proprietà di enti pubblici; e
- b) a decorrere dal 1° gennaio 2030, tutti gli edifici di nuova costruzione.
Fino all’applicazione dei requisiti di cui al primo comma, gli Stati membri provvedono affinché tutti gli edifici di nuova costruzione siano almeno a energia quasi zero e soddisfino i requisiti minimi di prestazione energetica fissati conformemente all’articolo 5.
Qualora gli enti pubblici intendano occupare un edificio di nuova costruzione non di loro proprietà, si prefiggono che l’edificio sia un edificio a emissioni zero.
Gli Stati membri provvedono affinché il GWP nel corso del ciclo di vita sia calcolato conformemente all’allegato III e reso noto nell’attestato di prestazione energetica dell’edificio:
- a) a decorrere dal 1° gennaio 2028, per tutti gli edifici di nuova costruzione con superficie coperta utile superiore a 1 000 m2;
- b) a decorrere dal 1° gennaio 2030, per tutti gli edifici di nuova costruzione.
Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all’articolo 32 che modifichino l’allegato III per stabilire un quadro dell’Unione per il calcolo nazionale del GWP nel corso del ciclo di vita ai fini del conseguimento della neutralità climatica. Il primo atto delegato a tal fine è adottato entro il 31 dicembre 2025.
Gli Stati membri possono decidere di non applicare i paragrafi 1 e 2 ad edifici per cui, entro le date di cui ai paragrafi 1 e 2, siano già state presentate domande di licenza edilizia o domande equivalenti, anche per un cambiamento di destinazione.
Entro il 1° gennaio 2027 gli Stati membri pubblicano e notificano alla Commissione una tabella di marcia che specifica l’introduzione di valori limite del GWP totale cumulativo nel corso del ciclo di vita di tutti gli edifici di nuova costruzione e fissano obiettivi per gli edifici di nuova costruzione a partire dal 2030, tenendo conto di una progressiva tendenza al ribasso, e valori limite massimi, dettagliati per zone climatiche e tipologie di edifici differenti.
Tali valori limite massimi sono in linea con gli obiettivi dell’Unione di conseguire la neutralità climatica.
La Commissione formula orientamenti, condivide le prove in merito alle politiche nazionali esistenti e offre assistenza tecnica agli Stati membri, su richiesta di questi ultimi.
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4) Direttiva Case Green: il documento del CNDCEC
Il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti hanno pubblicato il documento Primo esame della Direttiva “Prestazioni energetiche nell’edilizia” e meglio nota come Direttiva Case Green realizzato dalla Commissione “Fiscalità immobiliare e della transizione ecologica” presieduta da Marco Preverin.
Si fornisce una prima analisi della Direttiva, che consenta anche ai non addetti ai lavori di avere un quadro generale delle disposizioni al suo interno contenute.
L’Unione Europea, ricordano i Commercialisti, sta da tempo cercando di contrastare i cambiamenti climatici.
Per quanto riguarda gli edifici, poiché il loro riscaldamento e raffrescamento richiedono il 40% di tutta l’energia consumata nell’Unione europea e produce il 36% delle emissioni di gas serra legate all’energia, è stata predisposta la proposta di direttiva TA-9-2023-0068 denominata “Prestazione energetica nell’edilizia” con lo scopo di ridurre, attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, le emissioni dei gas a effetto serra per raggiungere, entro il 2050, un parco immobiliare a emissioni zero.
La Direttiva 2024/1275 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea dell’8 maggio 2024 è n vigore a partire dal 29 maggio 2024.
Tutti i Paesi membri dell’UE hanno due anni per recepire la Direttiva e presentare i piani di ristrutturazione del proprio parco edilizio nazionale.
L’importanza che la Direttiva assume per l’efficientamento del patrimonio edilizio è evidente così come lo è il ruolo che i Commercialisti, quali consulenti di impresa e per la sostenibilità, potranno svolgere per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi individuati dal’UE, di qui una sua analisi approfondita con il primo documento oggetto di studio degli esperti.
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