All’indomani della liberazione del capo delle guardie libiche che la Corte Penale internazionale accusa di crimini contro l’umanità, sale di tono la protesta delle opposizioni alla Camera
«Perché Almasri è stato scarcerato? Perché gli è stata data assistenza per tornare in Libia malgrado sia accusato di reati gravissimi?». All’indomani della liberazione del capo delle guardie libiche che la Corte Penale internazionale accusa di crimini contro l’umanità, sale di tono la protesta delle opposizioni alla Camera, assieme alla richiesta: «Giorgia Meloni deve venire in aula a chiarire».
Lo chiedono i leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, che ne hanno parlato anche in un mini vertice improvvisato con la segretaria dem, Elly Schlein. Durissimo il commento del capo gruppo Pd Francesco Boccia: «Ringrazio il ministro Nordio che in questo momento sta uscendo dall’Aula perchè è evidente che non è in grado di dirci altro. Del resto abbiamo discusso della sua terza relazione sullo stato della giustizia ed è evidente lo stato in cui siamo: quello che ha consentito ad un criminale di essere arrestato come era giusto perchè lo chiedeva la Corte penale internazionale e di essere non solo rilasciato ma, cosa grave per la quale chiediamo che venga nell’Aula del Senato a riferire la presidente del Consiglio, di essere riaccompagnato in Libia con un aereo dell’aeronautica militare. Ho trovato umilianti le immagini che provenivano dalla Libia di un criminale portato in trionfo davanti a un aereo dell’aeronautica italiana. Penso che questo senso di frustrazione ed umiliazione debbano sentirlo anche i sovranisti di casa nostra».
La protesta dei rifugiati
A Bruxelles, a fronte del “no comment” della commissione Ue, un portavoce ha ricordato le conclusioni del Consiglio Europeo nel 2023 in cui si chiede agli Stati membri di «cooperare con la Cpi – così come richiede lo Statuto di Roma, ratificato dai Paesi partecipanti – incluso l’esecuzione dei mandati di arresto della Corte». Chiarimenti verranno chiesti oggi al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, atteso alla Camera alle 16 per la relazione annuale già illustrata stamane al Senato. Nella dichiarazione di voto, il leader Iv Matteo Renzi ha ribadito il concetto già espresso ieri dai leader dem e Avs chiedendo al ministro: «Meloni aveva detto che sarebbe andata avanti con i centri in Albania per dare la caccia in tutto l’orbe terraqueo ai trafficanti di esseri umani. Ieri gli è capitato uno di questi trafficanti che la Cpi ci dice che è un pericoloso criminale e voi non gli date la caccia, anzi lo portate a casa con un aereo dei Servizi?».
«Nordio ha mentito»
Si sfila dai commenti il ministro Guido Crosetto: «Io mi occupo di difesa».
Delusi e «attoniti» i testimoni di Refugees Libya che all’Aja hanno raccontato le torture subite e viste nel lager di Mitiga diretto da Almasri: «Alcuni di noi hanno visto morire davanti ai loro occhi ragazzi innocenti, o stuprare ragazze poco più che bambine. Il capo di questa milizia di banditi, la Radaa, è oggi uno dei più potenti funzionari governativi del governo nazionale libico, quello con il quale l’Italia, e l’Europa, hanno costruito una relazione fatta di finanziamenti milionari» hanno scritto in una nota congiunta con l’ong Mediterranea nella quale stigmatizzano «il fatto vergognoso e incredibile condotto in spregio della costituzione».
Ma per Fratoianni il punto più grave è che «il ministro Nordio ha mentito. Il Falcon dei servizi è decollato la mattina da Ciampino diretto a Torino per riportare a casa Almasri e nel pomeriggio lui ha diffuso la nota nella quale sosteneva di stare ancora valutando? Si deve dimettere».
Il viaggio dalla Germania
Secondo l’ultima ricostruzione il mandato d’arresto per Almasri era stato chiesto dal procuratore della Corte penale internazionale lo scorso 2 ottobre. La decisione di procedere con il «warrant of arrest», è stata
presa, a maggioranza, sabato scorso. Proprio sabato il comandante libico
si trovava in Germania: è andato in un autonoleggio per chiedere se poteva riconsegnare l’auto in affitto a Fiumicino. È così scattato l’alert, un funzionario della Corte ha contattato l’ambasciata italiana in Olanda per
comunicare che Almasri sarebbe entrato in Italia, dove è stato
poi arrestato la sera del 19.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link