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I diversi modi in cui l’acquacoltura sta concretamente riducendo il proprio impatto sul pianeta apriranno e chiuderanno il programma delle conferenze dell’ottava edizione di AquaFarm, la mostra-convegno internazionale dedicata all’acquacoltura e all’industria della pesca sostenibile, in programma il 12 e 13 febbraio a Pordenone Fiere.
L’allevamento, con il 51% della produzione totale, è ormai la principale fonte di specie ittiche, di crostacei e di molluschi destinati all’alimentazione umana. Il dato, certificato dalla FAO, è destinato ad aumentare per poter offrire alla crescente popolazione mondiale cibo sano e sicuro. Non stupisce quindi che ricercatori, industria e allevatori siano impegnati a ridurre l’impatto di questa attività sempre più importante, affinché possa continuare a svilupparsi senza danneggiare la Terra.
“L’acquacoltura per il pianeta” è proprio il titolo della sessione di apertura del programma di conferenze della Fiera di quest’anno. La salvaguardia della biodiversità e la coesistenza pacifica con il resto dell’ambiente, soprattutto negli allevamenti in mare, sono temi di grande rilevanza oggi. L’Associazione degli allevatori andalusi vuole dimostrare che tale simultaneità possibile, con la candidatura del comprensorio della baia di Cadice come primo Globally Important Agricultural Heritage System (GIAHS) del settore dell’acquacoltura al mondo. La certificazione GIAHS premia i sistemi di produzione alimentare in grado di integrare tradizione, legame con le comunità locali e sostenibilità economica.
L’energia è cruciale per l’acquacoltura. Quando i prezzi di elettricità e gas si impennarono tre anni fa, molti allevamenti, soprattutto su terraferma, entrarono in crisi. Sebbene la situazione sia ora meno critica, gli allevatori hanno tratto insegnamenti preziosi. L’autoproduzione per l’autoconsumo è l’obiettivo: biogas ottenuto dai reflui e dagli scarti, oppure energia elettrica prodotta attraverso diverse soluzioni fotovoltaiche, anche galleggianti, conformi con le attuali tecnologie e normative. Di quest’ultima possibilità parlerà Alessandra Scognamiglio, coordinatrice della task force Agrivoltaico Sostenibile dell’ENEA e Presidente dell’Associazione Italiana per l’Agrivoltaico Sostenibile.
C’è chi si spinge oltre, come Nutritech, che ha messo a punto un sistema di allevamento acquaponico (pesci e vegetali) totalmente autonomo dal punto di vista energetico, utilizzando fonti rinnovabili. Il sistema, già pronto per il mercato, è gestito da un’intelligenza artificiale che monitora i parametri ambientali e interviene quando necessario. L’impianto è anche in grado di autoprodurre ossigeno, usato per la gestione, e idrogeno, che alimenta una cella a combustibile.
Replicare lo stesso livello di autonomia in mare non è possibile, ma molto si può fare. L’acquacoltura multitrofica integrata, che verrà illustrata dal CREA con il progetto BlueBoost, prevede l’allevamento di diverse specie acquatiche appartenenti a più livelli trofici nello stesso sito produttivo, per esempio pesci di alto valore commerciale (spigola, orata, cefalo), molluschi filtratori (mitilo, vongola, ostrica), invertebrati detritivori (oloturia) e specie autotrofe (macroalghe). Le deiezioni di una specie costituiscono l’alimentazione di un’altra. In questo modo si ottiene alta produttività con basso impatto ambientale.
Proprio la valorizzazione di tutte le risorse di un sistema è alla base della circolarità in allevamento, al centro della sessione di chiusura del programma ufficiale di AquaFarm. Si inizierà con il sempre più diffuso utilizzo degli scarti di lavorazione del pesce per la mangimistica, riducendo l’impatto della pesca. Ne parlerà Enrico Bachis, Market Research Director dell’IFFO – International Fish Feed Organization. Sulla stessa linea, ma con risorse “terrestri”, lavora il progetto WIN4FEED – Waste & Insect for Feed, di Fondazione Mach, che punta a utilizzare i sottoprodotti della lavorazione alimentare come terreno di crescita di larve d’insetto, fonte di proteine per i mangimi ittici. Invece che di insetti si parla di microbi nelle ricerche dell’Università di Verona, che puntano a modificare digestori anaerobici per biogas per utilizzare il digestato come substrato per la produzione microbica di proteine per mangimi.
Per il progetto di troticoltura circolare CircularRainbow, coordinato dall’Università di Udine, la materia da riutilizzare il più possibile è l’acqua. Gli allevamenti di trota in terraferma in tutta Europa devono fare i conti con una maggiore erraticità nella disponibilità di acqua corrente. Il progetto punta quindi a far ricircolare l’acqua in un sistema in larga parte chiuso. Un ulteriore vantaggio di questa soluzione è la possibilità di recuperare reflui e fanghi per alimentarli nei digestori a biogas e migliorare così il bilancio energetico degli allevamenti. La sessione si chiude con una novità tra le tecniche di allevamento: l’aloponica (acquaponica in acqua salmastra) verticale, che unisce idroponica, vertical farming e allevamento a ciclo chiuso. Nella versione sviluppata dall’Università di Padova, specie vegetali tolleranti al sale sono coltivate in idroponica verticale e impiegate come alimento per i gamberetti. I fanghi del sistema vengono trattati applicando
tecniche di vermicomposting e valorizzati come biofertilizzanti. I lombrichi vengono infine utilizzati come integrazione alimentare per i gamberetti, chiudendo il cerchio.
Di fronte a queste attività, ricerche ed esperienze, non si può certo dire che scienziati, fornitori e allevatori non siano impegnati a difesa del pianeta in armonia con le esigenze di maggiore produzione di cibo per gli umani. Per saperne di più sui temi della sostenibilità e dell’innovazione in acquacultura, l’appuntamento è quindi il 12 e 13 febbraio ad Aquafarm presso Pordenone Fiere.
AquaFarm è una mostra-convegno internazionale sull’acquacoltura e l’industria della pesca sostenibile, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con API, Associazione Piscicoltori Italiani, AMA, Associazione Mediterranea Acquacoltori, e con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. La manifestazione è nata nel 2017 e del 2020 è stabilmente accompagnata da NovelFarm, mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming. Ultima arrivata, dal 2022, AlgaeFarm è l’unico appuntamento italiano che unisca ricerca e industria dedicato alla coltivazione delle microalghe e degli altri microorganismi. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione online sul sito: www.aquafarmexpo.it e www.novelfarmexpo.it.
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