MILANO – George Hoyningen-Huene: Glamour e avanguardia è la prima retrospettiva italiana dedicata a questo maestro della fotografia di moda, in occasione del 125° anniversario della sua nascita. La mostra, curata da Susanna Brown, ex curatrice del Victoria & Albert Museum di Londra, presenta oltre 100 fotografie suddivise in dieci sezioni. Sarà aperta al pubblico a Palazzo Reale a Milano dal 21 gennaio al 18 maggio 2025.
“La mostra non è solo un omaggio a uno dei più grandi maestri della fotografia di moda del Novecento, ma intende celebrare la sua capacità unica di unire l’eleganza classica all’audacia del Surrealismo” – ha dichiarato Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano. – “Hoyningen-Huene ha trasformato la fotografia di moda in una forma d’arte, dando vita a immagini che ancora oggi incantano per la loro raffinatezza e modernità”.
Un maestro dell’obiettivo
Nato nel 1900 a San Pietroburgo, George Hoyningen-Huene proveniva da una famiglia aristocratica di origini estoni e americane. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre, lasciò la Russia per trasferirsi prima a Londra e poi a Parigi. Nella Ville Lumière, si immerse nell’ambiente culturale degli anni Venti, frequentando artisti del calibro di Man Ray, Salvador Dalí, Pablo Picasso, Jean Cocteau e Lee Miller. Fu in questo contesto che sviluppò il suo stile distintivo, ispirato sia all’arte classica che al Surrealismo.
Negli anni ‘20 e ‘30, Hoyningen-Huene divenne uno dei principali fotografi di Vogue Francia, collaborando con le più importanti case di moda, tra cui Chanel, Balenciaga e Schiaparelli. Nel 1936 si trasferì negli Stati Uniti, dove lavorò per Harper’s Bazaar e successivamente a Hollywood, immortalando star del calibro di Greta Garbo, Ingrid Bergman e Sophia Loren.
“George Hoyningen-Huene non è solo un maestro della fotografia, ma anche un intellettuale raffinato, capace di intrecciare diversi ambiti del sapere e restituirli in opere iconiche e senza tempo” – ha commentato Giulia Fortunato, amministratore unico di CMS.Cultura.
Le sezioni della mostra
La mostra si articola in dieci sezioni tematiche che ripercorrono la carriera di Hoyningen-Huene, offrendo una panoramica completa della sua opera e del contesto culturale in cui visse:
Visioni di un’epoca: una sala introduttiva con fotografie annotate e documenti d’archivio.
Tra jazz e Ballets Russes: scatti che testimoniano il vivace ambiente culturale parigino degli anni Venti, tra cui foto dei Ballets Russes di Sergei Diaghilev e di Josephine Baker.
La moda mare e il fascino del corpo ideale: una celebrazione della moda dell’epoca, con immagini iconiche come Divers, scatto che ha segnato la storia di Vogue.
Miraggi di luce: un viaggio visivo tra Tunisia, Algeria, Egitto e Grecia, raccontato attraverso fotografie raccolte in volumi come African Mirage e Hellas.
Riflessi di antichità: scatti ispirati alla bellezza ideale e alle proporzioni dell’arte classica.
Modelle senza tempo: ritratti delle muse di Hoyningen-Huene, tra cui Agneta Fischer e Lee Miller.
L’essenza del sogno: l’influenza del Surrealismo sulla sua fotografia di moda, in particolare nelle collaborazioni con Chanel e Schiaparelli.
Sculture di luce: nudi maschili che combinano estetica classica e modernità.
La moda di Harper’s Bazaar: una sezione dedicata alla rivoluzione estetica portata da Hoyningen-Huene nel mondo della moda americana.
Hollywood e l’incanto del cinema: ritratti delle stelle di Hollywood e documenti delle sue collaborazioni cinematografiche.
Il legame con il cinema e la cultura visiva
Tra il 1946 e il 1950, Hoyningen-Huene si dedicò alla realizzazione di documentari e al lavoro come consulente del colore a Hollywood. Collaborò con registi del calibro di George Cukor, curando dettagli cromatici ispirati alla storia dell’arte. “In una scena memorabile de Il diavolo in calzoncini rosa, Sophia Loren appare in una sinfonia di azzurri che richiama il dipinto Nanà di Manet,” racconta la curatrice Susanna Brown. Il suo legame con Hollywood fu suggellato dalla duratura amicizia con Sophia Loren, testimoniata da affettuosi scambi epistolari.
L’eredità di Hoyningen-Huene
Alla sua morte, nel 1968, l’archivio di Hoyningen-Huene fu affidato al collega e amico Horst P. Horst, che ne curò la conservazione. Dal 2020, l’archivio è gestito dalla George Hoyningen-Huene Estate a Stoccolma, che continua a promuovere lo studio e la valorizzazione del suo lavoro.
La mostra, promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e CMS.Cultura, in collaborazione con l’Archivio George Hoyningen-Huene di Stoccolma, si avvale inoltre del patrocinio del Ministero della Cultura e dell’Institut Français Milano.
“Desidero congratularmi con quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo ambizioso progetto dall’alto valore culturale, promosso per celebrare uno dei più grandi talenti di sempre della fotografia. – afferma il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni – Le opere esposte raccontano della straordinaria capacità di George Hoyningen-Huene di immortalare con uno stile unico l’essenza di un’epoca, scatti dall’inconfondibile carattere estetico, che rappresentano testimonianze indelebili del tempo vissuto dall’artista. Impegnato in prima linea per lo sviluppo del settore con misure dedicate, il Ministero della Cultura guarda con grande interesse ad ogni iniziativa volta alla valorizzazione della fotografia e dei suoi maestri di ieri e di oggi e questa mostra è senza dubbio tra gli appuntamenti da non perdere”.
Vademecum
GEORGE HOYNINGEN-HUENE. Glamour e avanguardia
A cura di Susanna Brown
Milano, Palazzo Reale
21 gennaio – 18 maggio 2025
ORARI
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 –19:30 | Giovedì 10:00 –22:30 | Lunedì chiuso
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
BIGLIETTI
Open € 17,00 | Intero € 15,00 | Ridotto € 13,00 – 10,00 | Scuole € 6,00 Esclusa prevendita. Audioguida inclusa
INFO E PRENOTAZIONI
Catalogo
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