una svolta nel servizio idrico in Puglia

Il significato sociale dell’acqua in Puglia

La Puglia, regione storicamente segnata dalla sfida della gestione delle risorse idriche, ha sviluppato nel corso dei decenni una particolare sensibilità verso il tema dell’acqua. La costruzione dell’Acquedotto Pugliese, una delle più grandi opere infrastrutturali del Sud Italia, ma anche europee, ha rappresentato non solo una soluzione tecnica a un problema di approvvigionamento, ma ha anche plasmato l’identità culturale e sociale della regione. La gestione dell’acqua in Puglia non è mai stata semplicemente una questione di servizi pubblici, ma ha sempre incarnato un elemento fondamentale del patto sociale tra istituzioni e cittadini.

In questo contesto, la decisione dell’AIP di optare per una gestione pubblica attraverso il modello in house assume un significato che va ben oltre gli aspetti tecnici e amministrativi. Rappresenta il riconoscimento di un principio fondamentale: l’acqua come diritto universale e bene comune non può essere sottoposta alle sole logiche di mercato, ma richiede una gestione che ponga al centro gli interessi della comunità.

La dimensione comunitaria della gestione

Il modello di gestione in house, con il suo focus sul controllo pubblico e sulla partecipazione diretta degli enti locali, introduce una dimensione di prossimità nella gestione del servizio idrico. I 257 comuni pugliesi, attraverso i loro rappresentanti, diventano protagonisti attivi delle decisioni che riguardano una risorsa fondamentale per la vita delle loro comunità. Questo aspetto partecipativo rappresenta un elemento cruciale nel rafforzamento del tessuto sociale e del senso di appartenenza comunitaria.

La gestione in house, infatti, non si limita a garantire l’efficienza del servizio, ma promuove un modello di governance in cui le decisioni vengono prese più vicino ai cittadini e alle loro esigenze. Questo approccio “bottom-up” favorisce una maggiore responsabilizzazione delle comunità locali e una più stretta connessione tra gestori del servizio e utenti finali.

Impatto sociale ed equità

Uno degli aspetti più rilevanti della scelta operata dall’AIP riguarda l’impatto sociale e l’equità nell’accesso al servizio idrico. La gestione in house permette di implementare politiche tariffarie che tengano conto delle diverse realtà socio-economiche del territorio, garantendo l’accessibilità del servizio anche alle fasce più vulnerabili della popolazione. Questo aspetto risulta particolarmente significativo in un contesto regionale caratterizzato da significative disparità economiche e sociali.

La possibilità di modulare le tariffe secondo criteri di equità sociale, senza dover rispondere primariamente a logiche di profitto, rappresenta un elemento fondamentale per la coesione sociale e la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini. Il modello in house permette inoltre di reinvestire eventuali surplus economici nel miglioramento del servizio e nella tutela ambientale, creando un circolo virtuoso che beneficia l’intera comunità.

Sostenibilità ambientale e responsabilità intergenerazionale

La delibera dell’AIP pone particolare enfasi sulla dimensione ambientale e sulla responsabilità intergenerazionale nella gestione delle risorse idriche. La scelta di un modello pubblico permette di pianificare investimenti a lungo termine per la tutela delle fonti idriche e la sostenibilità ambientale, senza essere condizionati da esigenze di ritorno economico immediato.

Questa visione di lungo periodo risulta particolarmente importante in un’epoca di cambiamenti climatici e crescenti sfide ambientali. La gestione pubblica può infatti privilegiare investimenti in tecnologie sostenibili e in pratiche di conservazione delle risorse, anche quando questi non garantiscono ritorni economici immediati ma sono essenziali per la salvaguardia dell’ambiente e delle future generazioni.

Il ruolo della partecipazione pubblica

Un aspetto innovativo della delibera riguarda il coinvolgimento attivo della cittadinanza nei processi decisionali. Il modello in house prevede meccanismi di trasparenza e accountability che permettono un controllo più diretto da parte dei cittadini sulla gestione del servizio idrico. Questo aspetto partecipativo rappresenta un elemento fondamentale per la costruzione di una governance democratica delle risorse comuni.

La partecipazione pubblica non si limita al momento decisionale, ma si estende alla gestione quotidiana del servizio, attraverso meccanismi di feedback e consultazione che permettono di adattare continuamente il servizio alle esigenze della comunità. Questo dialogo costante tra gestori e utenti contribuisce a creare un senso di responsabilità condivisa nella gestione della risorsa idrica.

Innovazione sociale e tecnologica

La scelta del modello in house non significa rinunciare all’innovazione. Al contrario, la gestione pubblica può favorire l’implementazione di soluzioni innovative che combinino efficienza tecnica e responsabilità sociale. L’utilizzo di tecnologie smart per il monitoraggio dei consumi, la prevenzione degli sprechi e la gestione ottimale delle reti può essere orientato non solo all’efficienza economica, ma anche al beneficio sociale e ambientale.

L’innovazione nel contesto della gestione pubblica assume una dimensione sociale, dove le nuove tecnologie vengono implementate non solo per ridurre i costi, ma per migliorare la qualità del servizio e l’accessibilità per tutti i cittadini. Questo approccio all’innovazione “socialmente orientata” rappresenta un elemento distintivo del modello in house.

Sfide e prospettive future

La scelta operata dall’AIP non è priva di sfide. La gestione pubblica richiede un elevato livello di competenza tecnica e manageriale, oltre a una forte capacità di coordinamento tra i diversi attori coinvolti. La necessità di garantire efficienza e qualità del servizio, mantenendo al contempo tariffe sostenibili e investimenti adeguati, rappresenta una sfida significativa per il modello in house.

Tuttavia, queste sfide possono trasformarsi in opportunità per sviluppare nuove forme di collaborazione tra enti pubblici, cittadini e stakeholder del territorio. La gestione pubblica può diventare un laboratorio di innovazione sociale, dove sperimentare nuove forme di governance partecipativa e di gestione sostenibile delle risorse comuni.

Conclusioni

La delibera dell’AIP sulla gestione in house del servizio idrico rappresenta molto più di una scelta amministrativa: è l’espressione di una visione che riconosce l’acqua come bene comune e la sua gestione come responsabilità collettiva. Questa decisione si inserisce in un più ampio processo di ripensamento del rapporto tra comunità e risorse naturali, dove l’efficienza economica si coniuga con la responsabilità sociale e ambientale.

Il successo di questo modello dipenderà dalla capacità di tradurre i principi in pratiche concrete, mantenendo un equilibrio tra sostenibilità economica, equità sociale e tutela ambientale. La sfida è quella di dimostrare che una gestione pubblica e partecipata delle risorse comuni non solo è possibile, ma può rappresentare la risposta più efficace alle sfide del nostro tempo.

La Puglia, con questa scelta, si pone all’avanguardia in un processo di ripensamento della gestione dei beni comuni, offrendo un modello che potrebbe ispirare altre realtà territoriali. La vera misura del successo di questa scelta sarà la sua capacità di garantire non solo un servizio efficiente, ma anche di rafforzare il tessuto sociale e la sostenibilità ambientale del territorio.

Vincenzo Candido Renna – Avvocato