Bologna, l’Antistadio punta all’atletica nazionale: partiti i lavori, pista da otto corsie e campo nuovo

Lo spazio è chiuso dall’estate del 2023. Vi entrano ancora i calciatori del Bologna e i loro avversari, ma di passaggio, giusto per raggiungere, da un tunnel, gli spogliatoi del Dall’Ara. Il campo da calcio è spelacchiato e anche la pista da atletica ha visto giorni migliori. Dopo circa un anno di indagini archeologiche e geologiche, indagini strutturali e l’approvazione del progetto definitivo, entrano nel vivo i lavori per la riqualificazione del Centro sportivo Lucchini all’Antistadio di via Andrea Costa, finanziati dal Pnrr Sport con un’integrazione del Comune di Bologna per un totale di 4,4 milioni di euro.

Il restyling del Dall’Ara

Il progetto prevede la demolizione della bocciofila e degli spogliatoi, con il rifacimento di questi ultimi, e la creazione di una nuova tribuna metallica per aumentare il numero di spettatori fino a 750 posti. La pista di atletica sarà demolita per realizzarne una a 8 corsie e verranno rifatti tutti gli scoli delle acque e canali per accumulo delle stesse. Il tutto entro il 2026. Anche la bocciofila tornerà, ma sarà legata al restyling del Dall’Ara. «Un progetto atteso da tanti anni, questo dell’Antistadio — ricorda il sindaco Matteo Lepore — Quando ero assessore allo Sport mi ero impegnato con il mondo dell’atletica affinché altri impianti e questo venissero adattati per le competizioni nazionali». Molto soddisfatta l’assessora allo Sport Roberta Li Calzi. Il progetto, racconta, è figlio di «una triangolazione tra Comune, Fidal e Bologna calcio», perché una parte rientrava a livello di spazio (la Bocciofila) nel progetto-stadio. «Avere una pista a 8 corsie per eventi nazionali, un campo con manto erboso rifatto, una tribuna importante e nuovi spogliatoi credo sia un buon traguardo». A proposito di stadio, il sindaco ieri (martedì 21 gennaio) ha fatto presente che nulla ancora si è mosso. «Stiamo sempre aspettando che il governo ci risponda sui finanziamenti per gli Europei. Noi intanto partiamo con i lavori all’Antistadio, che era la parte di competenza del Comune, e poi insieme al Bologna attendiamo le risposte dal governo».

La campagna comunicativa

Il cantiere sarà suddiviso in due fasi: una prima fase, già avviata, riguarda la demolizione dell’ex bocciofila e degli spogliatoi oltre al primo strato della pista e la bonifica bellica. Nella seconda fase sono previste le opere che riguardano i sottoservizi (acque, fognature, ecc…), l’esecuzione della pista di atletica e della nuova tribuna in metallo con ascensore, gli spogliatoi e servizi al piano terra. È prevista infine la riqualificazione del campo da calcio con un nuovo manto erboso naturale, da realizzare tramite un secondo appalto. «È un mandato importante per la trasformazione della città, con tanti luoghi su cui stiamo facendo investimenti pubblici, altri privati — ha detto Lepore — Bologna sarà come nuova alla fine di questo mandato». Sui muri dell’Antistadio in questa fase di lavori sarà appesa una cartellonistica dedicata. «“Bologna domani” è la campagna che racconta tutti questi interventi. Oggi siamo al Lucchini, 4,4 milioni di euro di investimenti con il Pnrr, qui all’Antistadio. Ma questa campagna la porteremo in altri luoghi, per informare i cittadini su quello che stiamo facendo». I primi cantieri che ospitano la campagna, con le illustrazioni di Silvia Sguotti, sono quelli del Centro Sportivo Lucchini, dell’ex Mercato San Donato, della Casa di Comunità al Quartiere Savena e del nido Cavazzoni, a cui se ne aggiungeranno altri.

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