Germania, uccide a coltellate un uomo e un bambino di 2 anni. Arrestato, ha problemi mentali

Torna il terrore in Germania. 

Due persone, un uomo di 41 anni e un bambino di due di origini marocchine, sono state uccise e tre ferite in modo grave in un attacco con coltello avvenuto in un parco della città di Aschaffenburg, in Baviera. Tra i feriti durante l’aggressione anche una bambina di due anni e mezzo proveniente dalla Siria, come ha detto il ministro dell’Interno bavarese Joachim Herrmann, commentando il drammatico episodio. Secondo quanto hanno aggiunto gli inquirenti sul posto, le tre persone rimaste ferite sono tutte fuori pericolo di vita.

Subito arrestato il presunto aggressore, un 28enne di origine afghana, che secondo alcune indiscrezioni pare fosse stato in cura per problemi psichici.

La dinamica dell’attacco

L’attacco – l’ultimo di una lunga serie condotti con modalità simili in Germania, oltre a quello del 20 dicembre scorso contro il mercatino di Natale a Magdeburgo con un’auto lanciata sulla folla – è avvenuto alle 11.45 e ha preso di mira un gruppo di bambini di un asilo che si trovavano nel centrale parco pubblico della città situata a circa 36 chilometri a sudest di Francoforte.

Stando a quanto riferisce l’autorevole Der Spiegel, il presunto aggressore si chiama Enamullah O. e vive in un vicino centro per richiedenti asilo. Avrebbe avuto problemi psicologici in passato. “Possiamo quasi certamente escludere il terrorismo”, ha detto alla testata tedesca un portavoce della polizia. Il quotidiano tedesco Die Welt scrive di avere appreso da ambienti della sicurezza che il 28enne era già noto alle autorità. Aveva già commesso crimini e ci sono anche indicazioni che l’uomo abbia problemi di salute mentale. 

Un’altra persona fermata in un primo momento è stato ascoltata come testimone e rilasciata. La dinamica e i motivi dell’attacco sono ancora poco chiari. Secondo il quotidiano regionale Main-Echo l’uomo avrebbe preso di mira un gruppo composto da cinque bambini piccoli e dagli educatori che li avevano accompagnati nel parco. Questi ultimi avrebbero notato che di essere seguiti cercato di andarsene, ma non sarebbero riusciti a scongiurare l’aggressione.  Non sembra esserci alcuna relazione apparente tra le vittime e l’autore dell’attacco. Lo stesso quotidiano, citando l’ufficio distrettuale di Aschaffenburg, ha scritto che al 28enne era stata negato l’asilo ed era legalmente obbligato a lasciare il paese. 

In un post su X (Twitter), la polizia ha riferito che non ci sarebbero altre persone sospette a piede libero e quindi ulteriori pericoli per la cittadinanza. È stato necessario sospendere il traffico ferroviario, per un tentativo di fuga. Il parco dove è avvenuta l’aggressione sarebbe classificato dalla polizia come pericoloso per  reati legati al traffico di stupefacenti, rapine e lesioni personali nell’ambiente dello spaccio.

Un precedente nel 2021 a Würzburg, sempre in Baviera

La Baviera, in particolare la Bassa Franconia, era stata già sconvolta da un attacco con coltello molto simile a quello odierno nel parco Schöntal di Aschaffenburg. Il 25 giugno 2021 a Würzburg, un attacco simile, avvenuto nel centro della cittadina bavarese, provocò la morte di tre donne e il ferimento di altre nove persone. Anche in quel caso, si trattò di un’aggressione con coltello, compiuta dal cittadino somalo Abdirahman Jibril A., arrivato in Germania come richiedente asilo nel 2015 passando dall’Italia. 

Per l’aggressore di Würzburg erano emersi problemi di salute mentale, come sembrano esserci problemi psicologigi per il sospettato arrestato per le uccisioni di Aschaffenburg, il cittadino afghano Enamullah O. L’autore dell’attacco a Würzburg era stato sottoposto a trattamento psichiatrico, l’ultima volta circa un mese prima dell’attacco. Dopo il suo arresto, emersero prove di un potenziale movente islamista: Abdirahman dichiarò di aver “realizzato la sua jihad” con quell’atto. Nel caso di Aschaffenburg, invece, la polizia ha finora escluso qualsiasi connessione con il terrorismo islamico.

Le reazioni

“Un incredibile atto di terrore ad Aschaffenburg: tra i morti c’è anche un bambino. Le nostre condoglianze vanno alle vittime e alle loro famiglie”, sono le parole che il cancelliere Olaf Scholz ha affidato a una nota stampa. “Ma non basta: sono stufo di assistere a simili atti di violenza che si verificano qui ogni settimana. Da parte di persone che in realtà sono venute da noi per trovare protezione. Un falso senso di tolleranza è del tutto fuori luogo. Le autorità devono impegnarsi a fondo per scoprire perché l’aggressore si trovava ancora in Germania. Le conseguenze devono essere immediate dopo le indagini, non basta parlare”.

Il governatore della Baviera Markus Söder ha condannato l’attacco e lo ha definito “un giorno terribile per tutta la Baviera” e di “un atto vile e spregevole”. La ministra degli Interni tedesca Nancy Faeser ha espresso la sua compassione per le famiglie delle vittime e ha promesso che “le indagini faranno luce sui retroscena di questo terribile atto di violenza”. 

La candidata alla cancelleria del partito di estrema destra Alternative für Deutschland, Alice Weidel ha colto l’occasione per ribadire uno dei principali messaggi del partito, l’espulsione dei migranti:  “Nella Baviera governata dalla Csu (il partito bavarese di centrodestra gemello della Cdu nazionale, ndr) un uomo afghano uccide ad Aschaffenburg un bambino piccolo di due anni e un assistente di 41 accorso ad aiutare il bambino. L’afghano aveva precedentemente seguito il gruppo dell’asilo nido del bambino. I miei pensieri vanno ai parenti e ai feriti. Remigrazione ora!”, ha scritto su X.