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ALCOLICI E SPIRITS – Tra le novità più intriganti del nuovo catalogo di Proposta Spirits, presentato alla Stazione Leopolda di Firenze, c’è sicuramente la distilleria inglese Two Drifters. Onestamente, ci ha colpiti non solo per i suoi rum artigianali di alta qualità, ma anche -se non soprattutto- per la sua anima green. Two Drifters non è una distilleria come le altre: è un progetto visionario che combina gusto, sostenibilità e tecnologia. Fondata nel 2019 nel Devon, nel sud-ovest dell’Inghilterra, è una delle prime distillerie al mondo a essere interamente alimentata da energia elettrica rinnovabile.
La storia: due visionari nel Devon
Titolari e ideatori di Two Drifters sono Russ e Gemma Wakeham, coppia nella vita e sul lavoro. La loro avventura inizia con un obiettivo chiaro: creare rum di alta qualità senza pesare sull’ambiente. Russ, chimico specializzato in biocarburanti con un dottorato all’Università di Bristol, ha portato in azienda il suo know-how scientifico. Gemma, esperta di marketing, ha dato al brand una visione moderna e riconoscibile. “Abbiamo scelto Exeter, nel cuore del Devon, come sede della distilleria. Non solo per l’amore verso la nostra terra, ma anche per radicare l’azienda in un contesto locale che valorizza la sostenibilità“, ci racconta Russ Wakeham.
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I prodotti: rum artigianale dal cuore etico
La gamma Two Drifters è composta dal Pure White Rum, distillato puro e versatile, ideale per cocktail freschi e bilanciati. Il Lightly Spiced Rum, con le sue note di vaniglia e cannella, regala una bevuta avvolgente e morbida. Forse il prodotto che più rappresenta l’anima audace dell’azienda è il Overproof Spiced Pineapple Rum. Con una gradazione del 63%, questo rum è un tripudio di ananas e spezie, perfetto per i Tiki Cocktail. Infine, c’è il Signature Rum, un’etichetta che omaggia la tradizione: ricco, complesso, con note di zucchero di canna, caramello e agrumi.
La produzione: energia elettrica e carbon negative
Il vero fiore all’occhiello di Two Drifters è il modello produttivo. La distilleria funziona al 100% con energia elettrica rinnovabile, eliminando completamente l’uso di combustibili fossili. Ogni fase del processo – dalla distillazione all’imbottigliamento – è alimentata da energia solare ed eolica, proveniente da fonti locali. Non basta: Two Drifters ha calcolato l’impatto ambientale di ogni attività, compresi trasporti e materie prime, compensando la CO₂ prodotta attraverso progetti di riforestazione certificati. Il risultato? Un’azienda carbon negative, capace di sottrarre più anidride carbonica dall’atmosfera di quanta ne emetta.
Bag in Box: il packaging che cambia le regole
Two Drifters ha anche deciso di proporre il formato del Bag in Box, un formato più sostenibile del vetro già apprezzato nel mondo dell’olio, che sta trovando sempre più spazio anche negli spirits grazie ai suoi vantaggi ambientali. “Ogni Bag in Box da 5 litri sostituisce sette bottiglie di vetro tradizionali, riducendo drasticamente il peso e l’impatto dei trasporti. Il risultato? Un risparmio significativo in termini di emissioni di CO₂. Questo packaging è pensato soprattutto per i professionisti del settore: bar e ristoranti possono ridurre gli sprechi, migliorare la logistica e mantenere la qualità del prodotto inalterata“, spiega Russ.
L’arrivo in Italia con Proposta Spirits
Proposta Spirits, uno dei distributori italiani più attenti a valorizzare le aziende green, ha deciso di introdurre in catalogo Two Drifters da quest’anno. “Two Drifters sarà disponibile nei migliori cocktail bar e negozi specializzati, posizionandosi come un prodotto premium per chi cerca un distillato che unisca gusto ed etica“, chiarisce Russ.
Two Drifters: un modello per il futuro
Two Drifters è un esempio virtuoso di come innovazione e sostenibilità possano convivere con successo. E mentre degustiamo un bicchiere di Overproof Spiced Pineapple Rum, incrociamo le dita che il futuro della mixology segua questo esempio. Perché il cambiamento, a volte, comincia proprio da un sorso.
Leggi l’articolo anche su FoodyBev.com e MixologyItalia.com
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