I CONSORZI IRRIGUI PROTAGONISTI DELLA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Ventimila chilometri di canali per 500.000 ettari di terreni agricoli e 56 invasi giĆ  in uso; il sistema irriguo del Piemonte rappresenta un esempio d’eccellenza nella gestione delle risorse idriche, essenziale per supportare l’agricoltura regionale ed affrontare le sfide del cambiamento climatico: ĆØ quanto emerso nel corso della conferenza stampa “Il cambiamento climatico e il futuro dell’agricoltura italiana: il ruolo dei consorzi bonifica”, organizzata da ANBI Piemonte, che ha “fotografato” la comunione d’intenti tra l’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni, il presidente di ANBI Piemonte, Vittorio Viora ed il vicepresidente della commissione agricoltura del Senato, Giorgio Maria Bergesio.Ā 

L’incontro, che si ĆØ svolto nella Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione, ha avuto lo scopo di sottolineare il ruolo dei consorzi irrigui e di bonifica nell’adattamento e nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, con un focus sugli investimenti nel sistema irriguo regionale e sulle strategie di sostenibilitĆ  per il futuro.

“Assicurare acqua all’agricoltura ĆØ fondamentale per garantire cibo ai cittadini in un contesto, nel quale i cambiamenti climatici richiedono interventi strategici e sostenibili – ha dichiarato il presidente di ANBI Piemonte, Vittorio Viora – La costruzione di nuovi bacini di accumulo ĆØ una prioritĆ  per fronteggiare la siccitĆ  e regolare le risorse idriche in modo efficiente. ƈ essenziale inoltre contemperare le regole sul deflusso ecologico con le necessitĆ  produttive, riconoscendo il ruolo centrale dell’agricoltura nella sicurezza alimentare globale. Solo attraverso un approccio integrato, che includa innovazione tecnologica ed investimenti mirati, potremo garantire un’agricoltura resiliente ed un uso responsabile delle risorse idriche a beneficio delle comunitĆ  e dell’ambiente.”

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Nel corso dell’incontro sono stati presentati alcuni dati fondamentali: negli scorsi cinque anni sono stati investiti 500 milioni di euro in nuove infrastrutture e manutenzioni straordinarie. Inoltre, il fiume Po, con un volume annuo di 14,5 miliardi di metri cubi, ĆØ una risorsa cruciale per il territorio, pur evidenziando una portata variabile, dovuta agli impatti climatici.

I consorzi di bonifica ed irrigfazione, attraverso l’uso di tecnologie avanzate, quali la digitalizzazione delle reti irrigue, hanno migliorato l’efficienza dell’utilizzo idrico, riducendo le perdite ed ottimizzando le risorse. Durante l’evento ĆØ stato ribadito l’impegno di ANBI Piemonte nella promozione di politiche integrate, che includano la creazione di nuovi bacini di accumulo ed interventi di rinaturalizzazione, per garantire lo sviluppo di un’agricoltura resiliente, capace di affrontare le sfide climatiche e di tutelare il territorio.

“Investire in infrastrutture moderne ĆØ indispensabile per affrontare i cambiamenti climatici e garantire sicurezza idrica all’agricoltura, settore strategico per l’economia e la sicurezza alimentare – ha dichiarato il senatore, Giorgio Bergesio, vicepresidente di ANBI Piemonte. Il mio impegno a livello legislativo ĆØ volto a promuovere tutte le opportunitĆ  per attivare risorse utili al settore e garantire che le normative sul deflusso ecologico bilancino la tutela ambientale con le esigenze produttive, senza penalizzare chi lavora per sfamare il pianeta. Il Governo ed il Parlamento hanno agito con determinazione: con l’approvazione e la pubblicazione del decreto siccitĆ , nel giugno 2023, sono state introdotte misure fondamentali per aumentare i volumi idrici invasati, semplificare le procedure per la realizzazione di infrastrutture, ridurre le dispersioni, promuovere il riutilizzo delle acque reflue a fini irrigui ed agevolare la gestione di terre e rocce da scavo per la costruzione di nuovi bacini idrici. Inoltre abbiamo istituito una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio, presieduta da un commissario straordinario, incaricato di adottare interventi urgenti per affrontare la scarsitĆ  idrica. Da questo provvedimento ĆØ nato il PNIISSI, Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico . Il primo bando ha visto la presentazione di 562 richieste di finanziamento per un valore complessivo di oltre 13,5 miliardi di euro; 418 progetti sono stati giudicati positivamente, con un primo stralcio di finanziamenti per 900 milioni di euro nel 2024. Grazie alla recente Legge di Bilancio ā€“ ha concluso Bergesio – ulteriori 750 milioni di euro sono stati stanziati e saranno disponibili nei prossimi anni.”

L’assessore all’agricoltura, Paolo Bongiovanni, ha chiarito l’orientamento della Regione Piemonte in materia di gestione delle acque e di politiche irrigue: “L’estrema attualitĆ  delle sfide climatiche ha reso per il sistema Piemonte piĆ¹ che mai necessario, opportuno ed obbligato andare a vedere e decidere come dovremo gestire nei prossimi anni una risorsa fondamentale come quella idrica. Ho avviato il confronto con Regioni vicine come la Lombardia ed il Veneto, che adottano sistemi di gestione diversi da quello vigente in Piemonte: dobbiamo imparare da altre Regioni, che sono partite prima di noi e, per la gestione dell’acqua, hanno messo a punto altre forme di governance. ƈ un percorso da scrivere insieme per studiare e poi adottare l’impostazione piĆ¹ efficace per il nostro territorio. La riorganizzazione del sistema irriguo e dei consorzi di bonifica del Piemonte ā€“ ha aggiunto l’assessore, Bongioanni ā€“ ĆØ una riforma che dobbiamo intraprendere per consegnare all’agricoltura piemontese, e non solo, un modello che sia competitivo per i prossimi anni. Il percorso deve fondarsi su tre pilastri: l’ottimizzazione, la razionalizzazione, l’innovazione e digitalizzazione. L’obiettivo ĆØ riuscire a intercettare sempre maggiori risorse verso il Piemonte e questo vale per tutti i comparti dell’agricoltura, come abbiamo visto con i due bandi dei Distretti del cibo, recentemente premiati dal Masaf, grazie ai quali il Piemonte ha ricevuto il maggior contributo a livello nazionale. Gli uffici stanno completando il lavoro di analisi sul Piano invasi ed affronteremo il problema del deflusso ecologico, che abbiamo dovuto gestire in emergenza nella zona risicola della Baraggia. Insieme all’assessore all’ambiente, Matteo Marnati ed al direttore, Angelo Robotto – ha concluso Bongioanni – dobbiamo confrontarci con normative europee, che vanno rispettate, ma che non sono scritte per l’orografia e morfologia del Piemonte. La riorganizzazione del sistema idrico ĆØ comunque un obbligo, che dobbiamo ai piemontesi”.



Source link

***** lā€™articolo pubblicato ĆØ ritenuto affidabile e di qualitĆ *****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link