La propaganda sul protocollo Italia-Albania per i migranti – Annalisa Camilli

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Il 24 gennaio la nave Libra della marina militare italiana รจ tornata operativa nel Mediterraneo centrale, come era stato annunciato il 23 dicembre dal governo italiano. La nave della marina riprenderร  a trasferire con la forza i richiedenti asilo in Albania, in base al protocollo stipulato lโ€™anno scorso con Tirana, senza aspettare la pronuncia della corte di giustizia dellโ€™Unione europea, a cui vari tribunali hanno chiesto un parere nel corso degli ultimi mesi.

Diverse affermazioni che sono state fatte dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni e dai ministri sullโ€™accordo e sulla sua attuazione non risultano vere. Le abbiamo volute verificare insieme a una squadra di giornalisti europei.

  • Il 21 ottobre 2024, dopo avere annunciato un nuovo decreto che contiene una lista di paesi di origine sicuri, Carlo Nordio, ex magistrato e ministro della giustizia del governo di Giorgia Meloni, afferma che: โ€œIl giudice non puรฒ disapplicare una legge, tenderei a escludere che possa farloโ€. Si riferisce al fatto che secondo lui i giudici del tribunale di Roma incaricati di convalidare il trattenimento dei migranti nei centri di detenzione in Albania non possano disapplicare una norma nazionale, se la ritengono in contrasto con le norme europee.

Per la docente di diritto europeo allโ€™universitร  di Firenze Chiara Favilli, โ€œรจ necessario rispettare la normativa europea. Tra lโ€™altro รจ in virtรน di questa normativa che abbiamo introdotto la lista dei paesi sicuri, quindi poi non possiamo decidere di dare il significato che vogliamo alla definizione di โ€˜paese sicuroโ€™โ€.

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Secondo il giurista e presidente del Consorzio italiano di solidarietร  Gianfranco Schiavone, membro dellโ€™Associazione studi giuridici sullโ€™immigrazione (Asgi): โ€œLa norma europea รจ sovraordinata a quella nazionale, in caso di contrasto tra le due la seconda deve essere disapplicata dai giudiciโ€. Per Schiavone, la nuova legge sui paesi sicuri sarebbe in contrasto con la normativa europea, in particolare con la direttiva 32 del 2013 (la cosiddetta โ€œdirettiva procedureโ€), come รจ stato ribadito anche da una recente sentenza della corte di giustizia europea del 4 ottobre 2024, che ha stabilito che puรฒ essere considerato sicuro un paese solo se lo รจ verso chiunque (anche verso le minoranze), in qualunque parte del suo territorio. I giudici, quindi, possono disapplicare una norma nazionale, se va in contrasto con il diritto europeo.

Per la docente di diritto europeo allโ€™universitร  di Firenze Chiara Favilli: โ€œรˆ necessario rispettare la normativa europea. Tra lโ€™altro รจ in virtรน di questa normativa che abbiamo introdotto la lista dei paesi sicuri, quindi poi non possiamo decidere di dare il significato che vogliamo alla definizione di โ€˜paese sicuroโ€™โ€.

Per il giurista e presidente del Consorzio italiano di solidarietร  Gianfranco Schiavone, membro dellโ€™Associazione studi giuridici sullโ€™immigrazione (Asgi): โ€œLa norma europea รจ sovraordinata a quella nazionale, in caso di contrasto tra le due la seconda deve essere disapplicata dai giudiciโ€. Per Schiavone, la nuova legge sui paesi sicuri sarebbe in contrasto con la normativa europea, in particolare con la direttiva 32 del 2013, la cosiddetta โ€œdirettiva procedureโ€, come รจ stato ribadito anche da una recente sentenza della corte di giustizia europea del 4 ottobre 2024, che ha stabilito che puรฒ essere considerato sicuro un paese, solo se lo รจ verso chiunque (anche verso le minoranze), in qualunque parte del suo territorio.

I giudici possono disapplicare una norma nazionale, se in contrasto con il diritto europeo.

  • Il 19 ottobre 2024, dopo la prima decisione del tribunale di Roma di non convalidare il trattenimento dei richiedenti asilo trattenuti nei centri di detenzione in Albania, la premier italiana Giorgia Meloni afferma: โ€œLa questione รจ molto piรน ampia dellโ€™Albania. Perchรฉ i giudici dicono che non esistono paesi sicuri. Quindi comunico ufficialmente che nessun migrante potrร  mai essere rimpatriatoโ€. Intende dire che la decisione dei giudici sul trattenimento dei richiedenti asilo sottoposti a una procedura accelerata di asilo abbia un qualche impatto sui rimpatri di migranti irregolari.

In realtร  la lista dei paesi di origine sicuri prevista dalla direttiva procedure numero 32 del 2013 รจ un elenco che consente alle persone di quelle nazionalitร  di essere sottoposti a una procedura piรน accelerata di asilo, in deroga alla procedura ordinaria, che di solito ha tempi piรน rapidi. Ma la lista dei paesi di origine sicuri non esclude che le persone sottoposte a una procedura ordinaria di asilo, a cui non sia riconosciuta alcuna forma di protezione, siano rimpatriate nei paesi di origine laddove ci siano degli accordi bilaterali da parte dellโ€™Italia. Quindi, la lista dei paesi sicuri di origine non ha nessun impatto sui rimpatri, al termine di una procedura ordinaria, che invece dipendono dagli accordi che ogni singolo stato ha stipulato con i paesi di origine.

La decisione dei giudici sullโ€™Albania non ha alcun impatto sui rimpatri dei migranti a cui รจ stato negato lโ€™asilo e provengono dai paesi con cui lโ€™Italia ha degli accordi bilaterali in materia.

  • Secondo il ministro dellโ€™interno Matteo Piantedosi, che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del decreto paesi sicuri il 21 ottobre 2024, la nuova norma del governo italiano anticipa in realtร  il nuovo regolamento europeo, che fa parte del Patto europeo sulla migrazione e lโ€™asilo ed entrerร  in vigore nel 2026.

Per il giurista e presidente del Consorzio italiano di solidarietร  Gianfranco Schiavone รจ fantasioso volere โ€œanticipare il regolamento europeo che entrerร  in vigore nel 2026โ€, e che le norme da applicare sono quelle vigenti e non quelle future. โ€œLa riforma (cioรจ il Patto europeo sulla migrazione e lโ€™asilo, ndr) prevede nove regolamenti, รจ un testo molto complesso e per questo รจ stato previsto di applicarlo tra due anni, perchรฉ si รจ intervenuti su tutti gli aspetti dellโ€™asilo. Quindi non si puรฒ applicare โ€˜in anticipoโ€™ solo uno dei nove, cโ€™รจ bisogno di un piano progressivo. Non รจ che il governo italiano puรฒ applicare solo quello che gli piaceโ€, conclude Schiavone.

I nove regolamenti del patto europeo entreranno in vigore nel 2026 e non รจ possibile per la legislazione nazionale anticiparli.

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  • Il 23 dicembre 2024 la premier italiana Giorgia Meloni ha annunciato che da gennaio riprenderanno i trasferimenti di richiedenti asilo in Albania, anche alla luce di una sentenza del 19 dicembre della corte di cassazione che, secondo la premier, dร  ragione al governo italiano e stabilisce che i giudici non possano sindacare sulla sicurezza di un paese dichiarato sicuro dal governo.

Il 19 dicembre la corte di cassazione si รจ espressa su un rinvio pregiudiziale sollevato dal tribunale di Roma nel luglio scorso a proposito della procedura accelerata di frontiera per i migranti che provengono da paesi considerati sicuri. รˆ un provvedimento che fa riferimento alla normativa in vigore prima che il governo approvasse, il 21 ottobre scorso, il nuovo decreto con la lista sui paesi sicuri, e sul quale dovrร  pronunciarsi sempre la cassazione. In riferimento a unโ€™altra vicenda che riguardava un migrante, i giudici hanno stabilito che lโ€™elenco dei paesi sicuri, stabilito dal governo, โ€œnon รจ un atto politico fuori dal diritto e dalla giurisdizioneโ€.

Secondo lโ€™Associazione studi giuridici sullโ€™immigrazione (Asgi), la cassazione ha detto il contrario di quello che ha affermato il governo in merito alla lista dei paesi sicuri e alla sindacabilitร  da parte della magistratura delle decisioni del governo.

โ€œLa cassazione ha affermato molto chiaramente che il decreto ministeriale che aveva designato i paesi di origine sicura, ora sostituito da una legge, non era un atto politico ma un atto amministrativo pienamente e legittimamente sindacabile dai giudici, cui spetta il dovere-potere di verificare il rispetto dei requisiti normativi imposti dal diritto europeoโ€, ha scritto lโ€™Asgi in un comunicato commentando le dichiarazioni del governo.

โ€œLa corte ha poi espressamente chiarito che il sindacato del giudice non รจ limitato ad accertare solo le ragioni personali di pericolo addotte dal richiedente asilo (che, se fondate, rendono superflua ogni ulteriore valutazione di โ€œgenerale sicurezzaโ€ del paese), ma puรฒ estendersi a valutare anche le condizioni generali di insicurezza del paese di provenienza e quindi la legittimitร  della qualifica di paese sicuro assegnata per decretoโ€, conclude lโ€™Asgi. Ma il governo italiano sembra pronto a un nuovo tentativo di riattivare il piano, che finora รจ stato fallimentare.

In base alla sentenza della cassazione del 19 dicembre, i giudici hanno il diritto di sindacare sulla sicurezza dei paesi considerati sicuri dal governo italiano, nelle procedure che interessano i cittadini provenienti da quei paesi che sono sottoposti a un esame accelerato delle domande di asilo.

Questo articolo รจ stato prodotto con il sostegno dello European media and information fund (Emif). Non riflette necessariamente le posizioni dellโ€™Emif, nรฉ dei suoi partner, la Calouste Gulbenkian foundation e lo European university institute.

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