Ministro Nordio, si è dimenticato il lavoro dei detenuti?

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


Una Relazione sull’amministrazione della Giustizia di quasi tre quarti d’ora, quella del Guardasigilli Carlo Nordio presentata alla Camera e al Senato, nella quale hanno trovato spazio tanti argomenti: dal Protocollo Italia-Albania all’intelligenza artificiale, dalla politica del personale al G7 dello scorso maggio a Venezia. Non una parola sul lavoro dei detenuti in carcere. «In 44 minuti di discorso si poteva trovare il tempo per un tema così importante», dice Luciano Pantarotto, coordinatore del gruppo di lavoro Giustizia Federsolidarietà Confcooperative.

L’85% alle dipendenze dell’amministrazione

«I detenuti occupati in attività lavorative rappresentano ad oggi circa il 33% dei presenti (circa 20.240 detenuti lavoratori al 30 giugno 2024) e all’incirca l’85% di essi lavora alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria», si legge nella Relazione del ministero sull’Amministrazione della giustizia, anno 2024. Ma, per i detenuti dipendenti dall’amministrazione, il lavoro si svolge per poche ore al giorno, per pochi giorni alla settimana o al mese.

I detenuti, in carcere, sono impiegati prevalentemente in attività definite di tipo “domestico” relative alla gestione quotidiana dell’istituto (pulizie, facchinaggio, preparazione e distribuzione dei pasti, interventi di piccola manutenzione, assistenza ad altri detenuti), oppure in attività di tipo “industriale”, presso laboratori e opifici presenti all’interno degli istituti per la produzione di arredi ed effetti di casermaggio necessari agli istituti (falegnamerie, officine fabbri, sartorie, tessitorie, tipografie) o, ancora, in attività di tipo agricolo.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Secondo il Dap, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, al 30 giugno 2024, quando erano presenti nelle carceri italiane 61.480 detenuti, erano 17.096 le persone detenute lavoranti alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria, mentre 3.144 erano quelle lavoranti non alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria.

L’assenza di una coprogettazione

«Quello che manca è una coprogettazione delle attività lavorative tra il Dipartimento, con i provveditorati regionali, e le regioni. In primis sarebbe importante coinvolgere i soggetti del Terzo settore per rafforzare le proposte formative e lavorative che sono carenti», continua Pantarotto.

«C’è uno iato tra il compito che è stato affidato al Cnel, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, con tanta enfasi, e quello che fanno gli uffici deputati alla realizzazione di quanto il Cnel ha individuato. Nell’aprile 2024 è stato organizzato un grande evento, organizzato dall’ente con a capo Renato Brunetta e il ministero della Giustizia, dal titolo “Recidiva zero. Studio, formazione e lavoro in carcere”, nel solco di un accordo interistituzionale sottoscritto il 13 giugno 2023 tra Cnel e ministero della Giustizia in tema di formazione e lavoro in carcere e fuori dal carcere».

«Quello del Cnel», prosegue, «è sicuramente uno stimolo di un organismo importante. A nove mesi di distanza da quell’evento, noi vediamo le stesse criticità di prima per quanto riguarda l’offerta di lavoro ai detenuti. Che sono aumentate dalla carenza del personale di Polizia penitenziaria che sta accentuando la difficoltà di accesso all’interno degli istituti di attività sia formative sia lavorative. Ci domandiamo se quello che viene indicato come indirizzo dal Cnel sia nella piena attuazione da parte degli uffici del ministero».

Sette milioni di differenza, tra stanziamento e richieste di coop sociali e imprese

Lo stanziamento previsionale, per il 2025, per le agevolazioni fiscali richieste da cooperative sociali ed imprese per assumere i detenuti è di poco più di 19 milioni di euro, come si legge nel Provvedimento del ministero della Giustizia del 16 dicembre 2024. «Ma l’importo complessivo delle agevolazioni fiscali richieste da cooperative sociali ed imprese, risulta essere pari a poco più di 12 milioni di euro. Ciò vuol dire che, come accade ogni anno, lo stanziamento previsto non sarà utilizzato tutto, resteranno fuori circa sette milioni di euro», continua Pantarotto.

«L’anno scorso c’era stato uno scollamento di circa sei milioni e mezzo tra lo stanziamento per le agevolazioni fiscali richieste da coop sociali ed imprese per assumere i detenuti e l’importo richiesto da queste. C’è un trend in leggera crescita. Sono storicamente sempre le stesse le cooperative e le imprese che propongono progetti di lavoro per i detenuti, c’è una grande difficoltà a farne entrare di nuove».

Il Dap senza un capo

«L’ulteriore decadimento del sistema penitenziario sconta, ultimamente, anche la carenza del vertice del Dap», afferma Pantarotto. Dopo le dimissioni di Giovanni Russo, lo scorso dicembre, al suo posto andrà l’attuale vice del Dap Lina Di Domenico. «Ma l’incarico, dopo più di un mese, non è ancora stato formalizzato. L’assenza, in questo momento, di una persona alla guida del Dap comporta il fatto che il tema del lavoro dei detenuti non venga affrontato, in ragione del sovraffollamento e della carenza di personale. Questa situazione blocca tutte le direzioni, per cautela o per opportunità», continua Pantarotto. «C’è da dire anche che è in aumento il fenomeno delle dimissioni dei neoassunti agenti di Polizia penitenziaria, che lasciano gli incarichi dopo un breve periodo lavorativo all’interno degli istituti di pena».

La foto di apertura è di Mauro Scrobogna / LaPresse.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio