Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Durante la manifestazione “Consiglio e cultura, la casa dei lucani”, promossa dal Consiglio regionale della Basilicata, a colloquiare con l’artista i presidenti Bardi e Pittella e il vicepresidente Chiorazzo
Un pubblico attento ed entusiasta ha seguito la manifestazione promossa dal Consiglio regionale della Basilicata, “Consiglio e cultura, la casa dei lucani”, che ha avuto come protagonista il cantautore italiano Albano Carrisi. Presso il teatro Stabile di Potenza, insieme con Albano e con i rappresentanti istituzionali, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, e il vicepresidente del Consiglio regionale Angelo Chiorazzo, si è parlato dell’importanza di fare cultura, del valore inestimabile della musica, di quanto sia essenziale essere determinati nell’inseguire i propri sogni, dei veri valori della vita, quelli che vanno al di là delle ricchezze materiali, e che nutrono l’anima e costruiscono legami duraturi e significativi, e quindi gli affetti, la famiglia e l’attaccamento alla propria terra, valori che danno senso e direzione alla nostra esistenza. Il presidente della Regione, Vito Bardi, nel portare i saluti, dopo aver ricordato la carriera dell’artista, costellata di grandi successi, ha evidenziato il messaggio che Albano con il suo libro “Il sole dentro”, edito da Mondadori, lascia al lettore: “la capacità di continuare a vivere con passione, gratitudine e amore. ‘Il Sole dentro’, simbolo della luce interiore che ciascuno di noi ha, è un invito a riconoscere e a nutrire la propria luce interiore, continuando a camminare con speranza e determinazione”. “Un libro che – ha sottolineato Bardi – svela il lato meno conosciuto del cantante che, nonostante la sua grande visibilità, nasconde gli aspetti più intimi e privati attraverso riflessioni importanti sul senso della vita”.
Il sindaco della città di Potenza, Vincenzo Telesca, intervenendo ha ringraziato i presidenti Bardi e Pittella e il vicepresidente Chiorazzo per aver scelto di presentare l’evento presso il Teatro Stabile. “Come si sa – ha affermato il Sindaco – stiamo andando verso una fondazione per dare forma giuridica al Teatro Francesco Stabile di Potenza, affinché diventi un’istituzione culturale in grado di trasformarsi in uno spazio di creazione e produzione multidisciplinare, con stagioni di qualità, e questo evento dà sicuramente forza a questo progetto”. Nel rivolgersi ad Albano, Telesca ha sottolineato le qualità che accomunano i due popoli, quello pugliese e quello lucano, che si traducono in determinazione, voglia di essere migliori, senso di sacrificio.
Nell’intervento del Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, parole di apprezzamento per Albano e per la prova di determinazione e resilienza che ha dato nel corso della sua vita e della sua carriera. “Non vi è dubbio che l’esempio di persone della statura del cantautore pugliese, in termini di talento, consegnato a noi italiani – ha sottolineato Pittella – è determinante per la nostra formazione. Ci stimola e ci spinge a fare meglio, a essere tenaci. Ciò che bisogna tenere ben presente è che ognuno di noi, nel nostro piccolo, dovrebbe fare meglio. Un’azione, questa, che ha un unico comune denominatore: il sapere. Non vi è resilienza, non vi è senso di responsabilità se non vi è consapevolezza e la consapevolezza nasce dalla cultura. Come Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata vogliamo dare questo indirizzo: contribuire ad un slancio in più per la nostra terra, proprio come ha fatto lei Albano. Questa serata, con un ospite illustre come lei e con un pubblico così interessato, va proprio in questa direzione”.
Il Vicepresidente dell’Assemblea regionale, Angelo Chiorazzo, dopo aver ringraziato tutte le autorità presenti e i numerosi consiglieri regionali che hanno partecipato all’evento ha affermato che: “Non potevamo non lanciare questa iniziativa da questo gioiello, il Teatro Stabile di Potenza. La cultura dovrebbe essere il pilastro attorno al quale costruire tutto il resto e fondare una ripartenza per la Basilicata, trovando quell’unità di intenti che ci permetta di affrontare seriamente i problemi della Lucania, dalla crisi idrica alla gestione delle risorse naturali, fino al petrolio”. Per il presidente Chiorazzo, necessario un approccio diverso verso il tema cultura, da non considerare solo un patrimonio da preservare, ma un motore dinamico che alimenta la crescita personale e collettiva, che promuove l’innovazione e favorisce il dialogo tra le diverse generazioni”. “Se dovesse servire sottolineare un’ulteriore qualità di Albano – ha detto Chiorazzo – questa è sicuramente la generosità, come ha dimostrato non accettando alcun compenso per questi due giorni in terra lucana”.
La parte centrale della serata è stata dedicata ad un’intervista al cantautore pugliese che si è raccontato con naturalezza e franchezza. Tante le riflessioni e tutte interessanti che sono emerse, dal potere terapeutico della musica e sugli sforzi indispensabili che ogni autore deve fare per non lasciarsi irretire dalla musica creata in maniera artefatta: “la musica ha bisogno di spiritualità, di ‘manovalanza’, dal lavoro da fare per arrivare al successo e su quello da mettere in atto per mantenerlo, all’attrazione che ogni artista ha per Sanremo, una kermesse che mette i brividi anche al più navigato interprete. Il cantante ha, poi, parlato del suo modo di intendere la fede, “una forza che mi ha guidato e illuminato per tutta la vita e che, a un certo punto, in un momento di grande dolore e buio assoluto, la scomparsa di mia figlia Ylenia, ha iniziato a vacillare”. Il racconto di Albano ha descritto un momento di profonda sofferenza e di crisi spirituale che, attraverso una riflessione personale, lo ha anche portato a una nuova comprensione della sua fede. Il senso di abbandono che ha provato, l’incapacità di percepire la presenza di Dio, lo ha portato a domandarsi perché fosse accaduto proprio a lui, come se fosse stato punito per qualcosa che non riusciva a comprendere. Il momento decisivo del suo percorso di recupero spirituale, ha precisato il cantautore, è stato quando ha fatto un confronto tra il suo dolore e il dolore di Dio. Albano si è interrogato su chi fosse lui per accusare Dio, considerato che Dio stesso aveva dovuto affrontare la morte di suo figlio sulla croce. In quel momento, l’artista ha percepito la grandezza del sacrificio divino. La sua fede ha ripreso vita, trovando una nuova luce nella consapevolezza che la sofferenza umana non è mai separata da quella divina. “Da quel momento la fede – ha detto il cantante – è tornata ad essere una ‘compagna fedele’, un elemento di conforto e di speranza che, pur nel contesto della sofferenza, mi ha dato la forza per affrontare la vita”.
La serata è stata arricchita da due momenti musicali regalati al maestro grazie alla presenza di due giovanissimi, un cantante lucano, allievo della scuola di Mogol, Rocco Amendolara, in arte Rock ham, che è anche chitarrista e autore e che ha interpretato “Amara Lucania”, e un chitarrista, di soli 12 anni, studente del conservatorio, Federico Gallo. Immediata la risposta di Albano che, insieme ai due ragazzi, ha incantato il pubblico, interpretando due sue famose canzoni “Felicità” e “Nel Sole”. Altro momento coinvolgente, il momento in cui una bambina di soli nove anni, Anna Carmen, fan di Albano, è salita sul palco e per nulla intimorita, anche se commossa, ha fatto alcune domande al cantautore. A dimostrazione del fatto che il cantante pugliese riesce a conquistare il cuore di persone di ogni età, dai più giovani ai più anziani.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link