«Quasi 30 scritte in città contro la polizia, falle cancellare»

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Il questore Marco Odorisio chiede all’amministrazione di cancellare le scritte contro la polizia. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, il comunicato ufficiale inviato nella mattinata di oggi, 24 gennaio, li scioglie tutti, perché mira evidentemente a rompere con la giunta dopo i dissapori nati sulle zone rosse. Dissapori che però non sono stati improvvisi, perché il rapporto tra il nuovo questore e il sindaco (da 8 anni) della città è nato male fin da subito. Odorisio ha fatto inviare in mattinata un comunicato in cui avvisa di aver fatto mappare la città, fotografando tutte le scritte contro la polizia (alcune risalenti ad anni fa, solo poche recenti), chiedendo all’amministrazione di farle cancellare. «A seguito delle recenti segnalazioni pervenute da alcuni cittadini all’applicativo della Polizia di Stato Youpol, che notiziavano la sala operativa della Questura di scritte caratterizzate da odio e violenza contro la Polizia, il Questore della Provincia di Padova Marco Odorisio ha incaricato pattuglie della Digos e dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico di effettuare una mappatura di tali scritte vergate in città contro le Istituzioni – si legge nel comunicato – .Il monitoraggio delle strade e delle piazze cittadine si è svolto nel territorio comunale, segnatamente sino al margine della circonvallazione interna, includendo per la circostanza anche il quartiere cittadino dell’Arcella».

«All’esito della specifica attività di controllo sono state rilevate 27 scritte caratterizzate da odio e violenza contro la Polizia realizzate, anche di recente, su varie costruzioni cittadine (e fa l’elenco). ​Alla luce dei riscontri effettuati la Digos della Questura di Padova ha trasmesso alla Procura della Repubblica di Padova un’informativa di reato per “vilipendio delle Istituzioni” – si legge – .Nel contempo il Questore della Provincia ha formalizzato una segnalazione all’amministrazione comunale con l’indicazione delle strade e delle piazze dove sono state mappate le soprarichiamate scritte caratterizzate da odio e violenza contro la Polizia, richiedendone la cancellazione, ed ha inteso ringraziare i due cittadini padovani che rispettivamente in data 18 gennaio e 21 gennaio hanno segnalato la presenza di alcune delle sopraelencate scritte (le poche recenti, ndr)».

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A questo punto non si può continuare a mascherare lo scontro politico (questo è un comunicato politico, più che di un’operazione della polizia), ma il problema adesso riguarda tutta la città, perché entrambi i protagonisti non possono permettersi di distrarsi e perdere di vista i loro incarichi. La rottura si è consumata dopo che il prefetto Giuseppe Forlenza aveva dato ordine ad Odorisio di individuare le eventuali zone rosse. Giordani non ha gradito la fuga in avanti e lo ha fatto notare, perchè avrebbe voluto essere coinvolto. In più, è contrario alle zone rosse e al Cosp di ieri era arrivato per confermarlo. Ma alla riunione il prefetto ha deciso di rimandare tutto, rendendosi conto di avere in mano la patate bollente dei rapporti da gestire insieme agli ordini dall’alto del ministro, Matteo Piantedosi. La richiesta di cancellare le scritte, che solitamente si fa con una telefonata privata, è un segnale chiarissimo di ostilità. Un segnale che rischia anche di risvegliare chi quelle scritte le ha fatte (anche anni fa).

Ecco dove ci sono le scritte segnalate dal questore Odorisio:

-Via Fra Paolo Sarpi, scritta in nero “ACAB” (all cops are bastards), tutti i poliziotti sono bastardi;

 

​-Via del Santo, scritto in nero “1312” crittografia di ACAB;

 

​-Via Brigata Folgore scritta “ACAB”;

 

​-Via Palestro, scritta “FUORI GLI SBIRRI”;

 

​-Via Emanuele Filiberto, scritta “ACAB”;

 

​-Via Ugo Foscolo, scritta “1312”;

 

​-Via Meneghetti difronte all’Istituto Selvatico, scritta “CHE SCHIFO GLI SBIRRI”;

 

-Via Marzolo, scritta “ANARCHICI NON FANNO STRAGI INDISCRIMINATE PERCHE’ NON SONO LO STATO”;

 

-Via Marzolo, striscione di alcuni metri con scritta “LIBERI SAPERI IN LIBERE TERRE-FASCI APPESI-FUOCO A STATO E CHIESA”;

 

-Via Marzolo, scritta “ACAB”;

-Via Marzolo, scritta “1312”

-Via Marzolo, scritta “FUCK THE POLICE”;

-Via OgniSanti, scritta “ACAB”;

-Via Tiepolo, scritta “GUARDIE INFAMI”;

-Vicolo San Massimo, scritta “FUOCO ALLE GALERE-NO CPR-1312” con due lettere A cerchiate;

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-Via Durer angolo via Salieri, scritta “ACAB”;

-Via Migno difronte all’Istituto Valle, scritta “PADOVA ANTIFASCISTA-FUORI GLI SBIRRI DALLE SCUOLE;

-Via Annibale da Bassano, scritta “SBIRRI MERDA”;

-Via Ticino, numerose scritte “ACAB-1312”;

-Via Venanzio Fortunato, scritta “ACAB-ULTRAS PADOVA”;

-Via Gaspara Stampa, scritta “ACAB DIFFIDATI PADOVA”;

-Via Gaspara Stampa, scritta “1312 ULTRAS PADOVA”;

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-Via San Francesco fronte BO, scritta “ACAB”;

-Via Mameli, scritta “SBIRRI PETASSE”, cancellata;

-Via Fratelli Carraro, scritta “L’UNICO SBIRRO BUONO E’ QUELLO MORTO-1312”.

-Cavalcavia Borgomagno direzione Arcella, vergata con vernice di colore rossa “VENDETTA PER RAMY”;

-Via Valeri, murales “CONTRO ABUSI ZONE ROSSE E DDL SICUREZZA”.

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