Tour Down Under, Coquard ‘abbonato’ alla 4^ tappa: Pithie…

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Bryan Coquard, vincitore della quarta tappa del Tour Down Under © Santos Tour Down Under

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Più forti delle cadute e di qualsiasi avversità. Potrebbe essere questo il leitmotiv del Santos Tour Down Under 2025 fino a questo momento. Era accaduto già nella seconda tappa a Sam Welsford (RedBull-BORA-hansgrohe) di rimanere coinvolto in un incidente con altri corridori nelle primissime fasi della corsa e poi riuscire comunque a vincere, in quel caso sul traguardo di Tanunda. La stessa identica cosa è occorsa a Bryan Coquard, che dopo essere franato a terra con uno dei favoriti per il successo nella classifica generale, è andato a prendersi di forza il successo nella quarta frazione. Per lui, tra l’altro, si tratta di un back-to-back, dal momento in cui già nel 2024 vinse la quarta tappa.

Bryan Coquard vince la seconda tappa del Tour de Suisse 2024 © Cofidis
Bryan Coquard vince la seconda tappa del Tour de Suisse 2024 © Cofidis

Tour Down Under 2025, la cronaca della quarta tappa

La frazione n° 4 del Santos Tour Down Under 2025 ha preso il via da Glenelg e si è conclusa a Victor Harbor dopo un totale di 157,2 km disseminati di difficoltà altimetriche che avrebbero potuto creare più di un fastidio ai velocisti, come poi è accaduto. Dopo una salita iniziale di 2,3 km al 6,1% il gruppo si è diretto verso gli sprint di Aldinga Beach e Yankalilla ed ha quindi affrontato Parawa Hill (3 km al 6,9%). A quel punto c’è stata una fase di saliscendi, che ha portato a Nettle Hill (1,8 km all’8,4%) e infine al traguardo.

I primi due a tentare di andare in fuga, dopo poche centinaia di metri, sono stati i connazionali Ide Schelling (XDS Astana Team) e Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty) che, passati alcuni chilometri, sono stati raggiunti da Mauro Schmid (Team Jayco AlUla), Giosué Epis (Arkéa-B&B Hotels) e William Junior Lecerf (Soudal Quick-Step). Prima che questo avvenisse, però, c’è stata una caduta che ha visto coinvolti Bryan Coquard e Alexis Renard (Cofidis), Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG) e Donavan Grondin (Arkéa-B&B Hotels).

Gli attaccanti, che a quel punto si sono spartiti punti ed abbuoni dei primi sprint e GPM, non hanno avuto grande margine nel corso del loto tentativo, anche perché alcuni di loro erano piuttosto vicini in classifica generale e avrebbero potuto mettere in pericolo la leadership di Javier Romo. Per questo motivo il Movistar Team si è messo in testa al plotone per tenere sotto controllo il vantaggio, che non ha mai superato i 2′ 17″. Ai 78 km dal traguardo, tra l’altro, si è rialzato William Junior Lecerf, fattosi riassorbire dal gruppo a quel punto guidato anche dalla Lidl-Trek.

Attacchi in gruppo, ma Romo controlla

Sulle pendici di Nettle Hill, mentre dal gruppo ha provato ad evadere Natnael Tesfatsion (Movistar Team), per altro ripreso dopo 3 km, davanti è stato Mauro Schmid a tentare di sorprendere i compagni di fuga. L’unico a resistere, seppur a debita distanza, è stato Ide Schelling. Anche questi due, però, sono stati ripresi ai -13 km, complice tra le altre cose un’accelerata decisa di Chris Harper (Team Jayco AlUla). In tanti a quel punto hanno provato ad anticipare una sempre più probabile volata, che comunque non avrebbe visto protagonista Sam Welsford, attardatosi già da qualche tempo sulla salita.

I primi a provarci sono stati Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Pablo Torres (UAE Team Emirates – XRG), seguiti in un secondo momento da Sven Erik Bystrom (Groupama-FDJ), Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG), Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), di nuovo Chris Harper e Patrick Konrad (Lidl-Trek). Bravo il leader della generale Javier Romo a non farsi trovare impreparato e a reagire.

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La volata a quel punto è stata inevitabile ed ha provato la INEOS Grenadiers a sparigliare le carte per portare al successo Samuel Watson. Chi ha lavorato meglio è stata però la Cofidis, che è riuscita a venire fuori proprio nelle fasi finali, permettendo a Bryan Coquard di finalizzare al meglio il lavoro dei compagni. Per il transalpino è la vittoria n° 53 in carriera. Alle sue spalle Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious) e Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates), mentre Laurence Pithie, che ha provato a fare la volata per la RedBull-BORA-hansgrohe, è stato declassato dal 4° al 72° posto per aver ostacolato altri sprinter.

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