“Un gravissimo errore la chiusura del cracking ad aprile”

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BRINDISI – “La Regione Puglia ritiene un gravissimo errore la chiusura dell’impianto di cracking ad aprile”. Leo Caroli, presidente della task force regionale per le emergenze occupazionali, sta seguendo la vertenza riguardante la riconversione dello stabilimento Eni Versalis di Brindisi, che forti preoccupazioni sta suscitando fra i lavoratori. La Regione farà il punto della situazione nel corso di un incontro con i sindacati, presieduto dallo stesso Caroli, convocato per il prossimo 6 febbraio. In quella sede si parlerà anche dei circa mille lavoratori dell’indotto del petrolchimico. Il presidente della Task force, su invito anche dei consiglieri comunali di opposizione di Brindisi, è pronto a rilanciare il confronto sul futuro produttivo del sito brindisino e per il mantenimento di tutti i livelli occupazionali. La Task force sosterrà anche le istanze dei dipendenti delle ditte appaltatrici, che ieri mattina hanno dato vita a un’assemblea all’esterno dello stabilimento. 

“Posizioni differenziate indeboliscono il territorio”

“Non può esserci iniziativa – afferma Caroli a BrindisiReport – che non tenga conto dei lavoratori dell’indotto e dell’indotto della filiera. Perché la crisi di Versalis può portare alla crisi dell’intero polo chimico e quindi anche dell’indotto delle altre aziende. La gestione della crisi non può prescindere dal dare centralità alla prospettiva di questi lavoratori”

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In occasione del tavolo del 6 febbraio, Caroli intende definire un quadro unitario, “atteso che leggiamo sui giornali e apprendiamo dagli interventi – spiega – di posizioni differenziate: il che indebolisce il territorio, che invece deve saper fare sistema, intanto per quel che riguarda la rappresentanza sindacale”. Poi c’è l’intenzione di incontrare anche le aziende, sia Versalis, chiarisce Caroli, che, “soprattutto”, quelle dell’indotto. “Per il momento – dichiara il presidente della Task force – nei nostri programmi ci sono incontri separati, proprio perché non vogliamo realizzare, in Puglia, un tavolo parallelo a quello ministeriale (aperto dal Mimit, ndr). Il tavolo deve rimanere romano”.

Politiche di transizione: “Le contraddizioni del governo”

Caroli entra anche nel merito del piano industriale presentato da Eni Versalis. “Se rimane la chiusura del cracking ad aprile – afferma – la Regione Puglia non è d’accordo. Lo ritiene un gravissimo errore”. Nella giornata di ieri, intanto, l’impianto di butadiene ha smesso di funzionare. A tal proposito Caroli rileva una sorta di contraddizione fra la titubanza mostrata dal governo nell’affrontare le politiche di transizione, per esempio nell’automotive e anche sul fronte del sito Enel di Cerano, di cui ancora non si conosce il futuro, in vista della dismissione della centrale Federico II prevista per il prossimo 31 dicembre, e la precipitosità che sta “portando il paese ad abdicare a politiche industriale pubbliche per la produzione della chimica di base, che è una cosa sconcertante”. 

“Le transizioni – prosegue Caroli – si governano con gradualità e non in questo modo. La realizzazione della mega factory che secondo le proposte avanzate al tavolo da Versalis, in un secondo tempo, dal 2027, potrebbe ricollocare tutti i lavoratori (diretti e dell’indotto), non è una idea che ci dispiace, ma va condotta senza necessariamente chiudere il cracking. Anche perché quella mega factory, così come da progetto di Versalis, andrebbe realizzata sulle aree attigue agli impianti Versalis. Ma perché fermare il cracking? Vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca?”

“La regione non farà solo moral suasion”

La città sta vivendo una fase di portata storica.  “Brindisi  – afferma il presidente della task force – richiede attenzioni particolari da parte di tutti i livelli istituzionali e da parte di tutti gli attori sociali, che si traducono, in questo momento, nell’individuazione di progetti di rilancio del sistema industriale brindisino, così martoriato a prescindere dai risarcimenti che Versalis vorrebbe offrire al territorio a seguito della chiusura del petrolchimico e del cracking in particolare”. 

Caroli porterà al tavolo nazionale una sintesi degli incontri con i sindacati e le aziende. “Ma la Regione Puglia – chiarisce – non si limita ad ascoltare e non si limita a fare sistema. La Regione è pronta a mettere sul tavolo quello che bisogna per consentire i nuovi investimenti e per fare in modo che il cracking non si chiude. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. La nostra non è soltanto moral suasion. Noi, con le nostre politiche industriali e le nostre risorse, siamo pronti a fare la nostra parte”. 

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