Verona, di nuovo all’asta l’hotel 5 stelle dove cucinava Bruno Barbieri: «Costa 3,4 milioni e il prezzo si è dimezzato, ha poche camere»

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di
Marianna Peluso

L’Hotel Villa del Quar a San Pietro in Cariano che ospitava anche il ristorante Arquade con due stelle Michelin. Dopo il fallimento nel 2021 della società che lo gestiva la prima asta partiva da 7,7 milioni di euro

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Sono lontani i tempi in cui l’Hotel Villa del Quar brillava di luce propria grazie alle 5 stelle nella classificazione dell’hotellerie e alle 2 stelle Michelin guadagnate dal ristorante Arquade, all’interno della villa cinquecentesca, capitanato dallo chef Bruno Barbieri. Nel cuore della Valpolicella, in una frazione di San Pietro in Cariano, la residenza rinascimentale adibita a struttura ricettiva di lusso è ora in vendita all’asta – la quinta – con una base di 3.450.000 euro.

«Mancando la liquidità necessaria a far fronte all’indebitamento di Villa del Quar Srl, il Tribunale di Verona ne ha dichiarato il fallimento nel 2021 – spiega il commercialista Matteo Toffolatti, uno dei curatori fallimentari insieme all’avvocato Paolo Simeoni -. Nonostante diversi tentativi di risanamento attraverso un concordato preventivo e varie aste pubbliche, la vendita dell’immobile non ha avuto finora esito positivo».




















































Un paradosso, visto che la bellezza di questa dimora patrizia veneta è rimasta intatta per secoli, vivendo una nuova primavera all’inizio degli Anni Novanta, a seguito della ristrutturazione che l’ha convertita a hotel di lusso, su una superficie di 2.425 mq, con 25 camere, tutte arredate con mobili d’epoca per preservare l’atmosfera del luogo. L’idea del proprietario, l’architetto Leopoldo Montresor, che all’epoca gestiva la proprietà con l’ex moglie Evelina Acampora (ormai da tempo uscita dalla società), era di rendere la villa una destinazione culturale, facendo rivivere le suggestioni tipiche delle ville venete, con mostre d’arte, occasioni di confronto, approfondimento e scambio.

«Villa del Quar ha conservato tutta la sua storia: venire qui è come fare un viaggio nel tempo»: la descriveva così Vittorio Sgarbi, solo quattro anni fa. «In dieci anni di intensa e amichevole collaborazione – scriveva lo chef Bruno Barbieri nel 2010, poco prima di diventare la star di Masterchef -, la famiglia Montresor mi ha offerto l’occasione di sperimentare e realizzare una rara esperienza di alta cucina, all’interno di un importante Relais Chateaux italiano».

Splendida location, ottima accoglienza e cucina rinomata. Unica nota stonata, nel curriculum di tutto rispetto della villa, è il ritorno economico. «Il problema principale dell’hotel è il numero ridotto di camere – osserva Toffolatti – per cui è difficile far quadrare i conti. Negli anni la proprietà ha accumulato debiti con banche, fornitori e personale».

La proprietà circostante a Villa del Quar, comprensiva del palazzo dominicale, diventato appunto residenza del padrone di casa, è invece soggetta a pignoramento. Situazione che peggiora, logisticamente, il buon esito dell’asta della struttura ricettiva.

«La prima asta partiva dalla base di 7.730.000 euro, in base alla valutazione dell’immobile fatta dal perito e considerando un cambio di destinazione d’uso (da hotel a residence con funzione abitativa), in accordo col Comune di San Pietro in Cariano – puntualizza il curatore fallimentare -. A quanto pare nessuno era interessato alla mutazione d’uso. Facendo una valutazione come hotel, invece, la cifra si dimezza», arrivando così alla base di questa quinta asta. Se non ci saranno offerte entro il 27 febbraio alle ore 15 (con cauzione di 395.000 euro), l’asticella scenderà ancora del 20%, come per ogni nuova asta giudiziaria.

«Più si abbassa la cifra e più aumentano le chance di attrarre investitori – osserva Simeoni – anche se dubito si tratterà di grandi catene d’alberghi, più avvezze alla locazione che all’acquisto». Se la villa dovesse essere battuta e aggiudicata, potrebbe significare una rinascita per un angolo di storia e lusso della Valpolicella, che merita di ritrovare una nuova vita e una gestione che ne esprima appieno il potenziale.

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25 gennaio 2025

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