Dovevano superare i 125, alla fine sono 131 i milioni di euro che Esatto ha incassato nel corso del 2024. Una cifra che supera, e di molto, i 122 milioni e mezzo che la società municipale, deputata a riscuotere per conto del Comune imposte, multe e canoni, aveva raccolto nel 2023. L’aumento si spiega con l’attività di recupero portata avanti dagli uffici di piazza Sansovino, ma anche con la crescita di alcuni indicatori – dall’imposta di soggiorno all’occupazione di suolo pubblico – che testimoniano la trasformazione sotto il profilo economico della città .
L’apporto dell’Ilia
I proventi maggiori arrivano in ogni caso dal gettito Ilia (la tassa sugli immobili, fatta eccezione la prima casa, che in Friuli Venezia Giulia ha preso il posto dell’Imu). I circa 36 mila contribuenti interessati potevano scegliere se dilazionare in due rate il pagamento, oppure se provvedere in un’unica soluzione entro lo scorso 16 giugno. L’importo andava comunque saldato entro il 16 dicembre, ma Esatto ha dovuto attendere qualche settimana per registrare i dati definitivi a causa delle più articolate modalità di pagamento (modello F24, che passa anche per l’Agenzia delle entrate).
Nel 2024 l’introito totale Ilia – comprensivo anche dei ravvedimenti relativi al 2023 – ha sfiorato i 60 milioni di euro, con un aumento di quasi 5 milioni rispetto all’anno precedente. Se poi si sommano i flussi provenienti da Imu e Ici residui delle annualità passate, rispettivamente di 4,1 milioni e di 126 mila euro, il gettito prodotto dal patrimonio sale nel complesso a 64 milioni di euro, pari a circa la metà delle entrate della società .
Gli incassi della Tari
Rispetto all’ultimo aggiornamento, sono incrementati leggermente pure gli incassi della Tari, per 33 milioni e mezzo di euro nel 2024, su una previsione di circa 39 milioni di euro. Tenuta in conto l’inclinazione all’evasione di cui ha sempre sofferto la tassa sui rifiuti (nonché i ritardi in buona fede nel pagamento), il risultato soddisfa i vertici di Esatto, con un consistente gruzzolo raccolto tramite solleciti e accertamenti. L’obiettivo dichiarato è raggiungere i quattro quinti della platea con pagamenti spontanei: il più è stato fatto.
Le altre voci
Ilia e Tari rimangono le voci più importanti a bilancio di piazza Sansovino, tuttavia è interessante gettare lo sguardo anche più in basso, dove si riescono a cogliere i cambiamenti in corso ormai da tempo a Trieste. Il più eloquente termometro è in questo senso l’imposta di soggiorno, salita di 215 mila euro dal 2023 arrivando a 2,4 milioni di euro.
È un termometro attendibile in considerazione del fatto che la tariffa comunale è rimasta invariata rispetto all’anno prima: ciò significa che quei 215 mila euro rendono fedele traccia di un corrispondente aumento del numero di visitatori in città . Non è un caso, del resto, che i mesi più redditizi per le casse comunali siano stati quelli estivi, quando gli ingressi turistici sono per ovvie ragioni più consistenti.
Occupazione di suolo pubblico
Altrettanto significativo in questo senso è il dato sull’occupazione di suolo pubblico, che riguarda emblematicamente i tavolini esterni di bar e ristoranti. Anche qui la crescita è notevole, con un balzo di 90 mila euro che porta il totale incassato a 6,2 milioni. Si ricorderanno in proposito le polemiche estive sulla proliferazione dei dehors nelle strade del centro, confermata dal numero di concessioni rilasciate e ora dagli speculari introiti ricavati. Il segno più si legge poi sui parcheggi a pagamento, che hanno fruttato 3,3 milioni per un aumento di 140 mila euro (alle sedi in gestione a Esatto si è da poco aggiunto Park Roiano, nel sito dell’ex Polstrada). Parcheggi, dehors e tassa di soggiorno appaiono come facce diverse dello stesso fenomeno, qui dimostrato dalla forza insindacabile delle statistiche.
La riscossione coattiva
Un ultimo accento lo merita la riscossione coattiva, che nel 2024 ha permesso di recuperare quasi 7 milioni di euro (contro i 5,8 del 2023). Perché oltre alle trasformazioni del tessuto urbanistico, a fare la differenza è sempre la responsabilità del contribuente e l’efficacia di chi ha il compito di controllarlo. —
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