René Benko e gli affari da 1,2 miliardi di euro in Italia: «Voleva traslocare la mummia Ötzi». Il ruolo del braccio destro italiano Hager

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di
Andrea Pasqualetto

René Benko, tycoon austriaco a capo del gruppo immobiliare Signa, è stato arrestato giovedì per corruzione a Vienna: nelle carte dei magistrati i giri di denaro e gli interessi

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Dirigenti pubblici, sindaci, assessori e sempre più su. In Italia la longa manus di René Benko, il tycoon austriaco arrestato giovedì scorso dall’anticorruzione di Vienna, arrivava anche ad alcuni governatori. 

D’altra parte la crescita vertiginosa del suo gruppo immobiliare (Signa), che concludeva importanti operazioni fra Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia, non poteva che ambire ai vertici politici dei territori. Incassando, però, anche qualche rifiuto. 




















































È il caso del Presidente altoatesino Arno Kompatscher, che aveva bocciato il progetto di Signa di spostare il Museo archeologico dove è conservata la mummia di Ötzi, l’uomo del Similaun, con un’operazione molto sospetta messa in piedi dal suo braccio destro italiano, l’imprenditore e commercialista bolzanino Peter Heinz Hager. «Su questo progetto risultano conversazioni tra Benko e Hager riguardanti gli aspetti strategici e gli illeciti da compiere», scrive il gip di Trento che lo scorso dicembre ha disposto gli arresti domiciliari per Benko, Hager e altri sette accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata a una pletora di reati fra cui la corruzione. 

Dalle carte dell’indagine del Ros di Trento emerge il vano tentativo di Benko di incontrare a cena Kompatscher, seguito dal siluramento del progetto da parte della Provincia. Il motivo? «Non era di pubblico interesse anche se mi affascinava l’idea di costruire il museo su quella collina. Ma le loro condizioni erano assolutamente sfavorevoli alla parte pubblica: ho detto mai e poi mai», spiega al Corriere Kompatscher. Il quale, tuttavia, è stato tirato in ballo così: «Diversi appartenenti alla pubblica amministrazione accusano Hager di avere una certa influenza nei confronti del Presidente della Provincia — scrivono gli inquirenti coordinati dal procuratore Sandro Raimondi — Tanto che quest’ultimo viene considerato una marionetta nelle sue mani». Un’idea che però viene smentita seccamente da altri pubblici funzionari e, naturalmente, dal governatore: «Hanno detto che la mia amministrazione è coinvolta. Ma dove? La loro aggressiva attività di lobbying nei nostri confronti non ha mai avuto successo». 

A Bolzano Benko ha investito comunque su WatherPark, il piano di sviluppo urbanistico con il quale voleva riqualificare un’area della città realizzando un centro commerciale, un hotel, uffici privati e pubblici, ristoranti, bar e un garage da 850 posti auto. 

Un’incompiuta per via del crac miliardario di Signa che l’ha costretto a vendere tutto ai tedeschi di Schoeller. E sempre nel capoluogo altoatesino aveva puntato sul Gries Village: 10 palazzine e 130 appartamenti per 35 mila metri cubi complessivi. Mentre in Trentino si era distinto per un’iniziativa nell’area ex Cattoi di Riva del Garda, l’ultima scampata a un secolo di edificazioni. «Grazie al suo potere economico (era arrivato a 7,3 miliardi di patrimonio, ndr) indicava ad Hager come ottenere le autorizzazioni sulle speculazioni», scrive il gip. 

«Una delle strategie adottate — aggiungono i pm — era quella di assumere alla Signa appartenenti al partito dell’SVP fino a poco prima». Dal Trentino al Veneto, dove Signa aveva puntato sul rifacimento dell’ex scalo ferroviario veronese di Santa Lucia, un appalto delle Ferrovie dello Stato sulle cui modalità di assegnazione ha acceso un faro il Ros. 

Poi c’è Pavia, altra riqualificazione e altri sospetti sul terreno ex Necchi, valutato 150 milioni di euro. In tutto sono circa 1,2 miliardi di euro in affari finiti nel mirino dei pm di Trento: «Volendo estendere gli interessi alla Lombardia Hager ha chiesto a Kompatscher se conoscesse il Presidente Attilio Fontana e se potesse facilitargli il contatto», scrivono. Gli voleva dire di Pavia e degli altri grandi progetti del vulcanico capo.

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26 gennaio 2025 ( modifica il 26 gennaio 2025 | 08:04)

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