Agricoltura, corazzata Sud: battuti i giganti d’Europa

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Dietro il primato europeo del nostro Paese nel 2024 per valore aggiunto dell’agricoltura, da noi commentato nei giorni scorsi, c’è tanto Sud. E c’è soprattutto lo straordinario contributo del Mezzogiorno alla produzione di ortaggi. che ha visto l’Italia confermarsi anche nel 2024 la prima nazione in Europa in questo settore, con ben 10,2 miliardi di euro di ortaggi raccolti. I dati Eurostat del 2022 indicano che il Mezzogiorno d’Italia, con una produzione di ortaggi pari a 6,1 miliardi di euro, rappresentava quell’anno il 65% circa della nostra produzione nazionale, e costituiva una realtà economica nelle ortive seconda in Europa solo all’intera Spagna ma davanti per importanza a nazioni come la Germania, la Francia o i Paesi Bassi.

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Con la Campania e la Puglia che singolarmente precedevano la Grecia e la Sicilia che si piazzava davanti sia al Belgio sia al Portogallo. Sotto il profilo delle quantità prodotte, l’orticoltura del Sud e delle Isole vede primeggiare 7 principali ortaggi, che potremmo definire i “Magnifici 7 ortaggi” del Mezzogiorno: 1-carciofi, 2- finocchi, 3-melanzane, 4-broccoletti e cime di rapa, 5-pomodoro da consumo fresco, 6-cavolfiori e broccoli, 7-meloni e cocomeri. In base ai dati Eurostat e Istat del 2023, l’Italia è prima in Europa per quantità prodotte di carciofi, finocchi, melanzane, broccoletti e cime di rapa: è invece seconda dietro la Spagna per pomodoro da consumo fresco, cavolfiori e broccoli, meloni e cocomeri.

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Il trend

Nel 2023 la produzione complessiva di queste sette tipologie di coltivazioni orticole in Italia è stata pari a 4,3 milioni di tonnellate, di cui ben 3,3 milioni prodotte nel Mezzogiorno, vale a dire il 78% del totale: un’autentica corazzata vegetale, quella dei “Magnifici 7 ortaggi” del Sud e delle Isole, che rappresenta nel caso di tutti questi prodotti la maggior parte delle rispettive produzioni nazionali. Nei carciofi l’Italia si è confermata nel 2023 il primo produttore dell’Unione Europea, con 370 mila tonnellate, di cui 345 mila tonnellate, cioè il 93% del totale, prodotte nel Mezzogiorno (143 mila tonnellate al Sud e 202 mila nelle Isole). Puglia, Sicilia e Sardegna sono le tre principali regioni produttrici. Analoghe proporzioni monstre per i finocchi, ortaggio che vede l’Italia primo produttore mondiale. La produzione italiana di finocchi è stata nel 2023 pari a 569 mila tonnellate, di cui 529 mila prodotte nel Mezzogiorno, vale a dire addirittura il 95% del totale (raccolte principalmente nel Sud, con 484 mila tonnellate).

Puglia, Calabria, Campania e Abruzzo sono le principali regioni produttrici. Anche nelle melanzane l’Italia primeggia in Europa, con 318 mila tonnellate prodotte nel 2023, di cui 254 mila nel Mezzogiorno, che ha contribuito per l’80% al raccolto nazionale. Puglia, Sicilia e Campania sono le principali regioni di riferimento per questa coltura. Una coltivazione peculiare dell’Italia è costituita dall’insieme dei broccoletti, cime di rapa, friarelli e altri cavoli, dove siamo leader assoluti nell’Ue, con 229mila tonnellate prodotte nel 2023, di cui 161mila tonnellate di broccoletti rapa, secondo l’Istat. Il peso del Mezzogiorno sulla produzione totale nazionale raggiunge per questa categoria di orticole il 90%, con Puglia e Campania principali regioni produttrici. Nel pomodoro coltivato a cielo aperto o in serra per il consumo fresco l’Italia è seconda nell’UE dietro la Spagna, con il Mezzogiorno in grado di produrre 727 mila tonnellate nel 2023 su un totale nazionale di 1 milione e 29 mila tonnellate, vale a dire il 71% del totale. Sicilia, Campania, Puglia, Abruzzo e Calabria le principali regioni produttrici.

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Balzo dell’agricoltura. Meloni: è al centro della nostra agenda

Nei cavolfiori e broccoli l’Italia è seconda nell’UE, preceduta dalla Spagna. Il Mezzogiorno, soprattutto con Puglia, Campania, Abruzzo e Sicilia, ha prodotto nel 2023 circa l’89% della produzione complessiva italiana di questa categoria di ortaggi, cioè 314mila tonnellate su 355mila. Infine, un’altra importante voce dell’agricoltura italiana è rappresentata dai meloni e dai cocomeri. L’Italia è il primo produttore europeo di meloni e il secondo di cocomeri, dietro la Spagna. Anche per queste coltivazioni il contributo del Mezzogiorno è determinante, con il 68% delle quantità complessive prodotte in Italia, pari a 1 milione e 31mila tonnellate su un totale nazionale di 1 milione e 514 mila tonnellate. Nei meloni, dove la produzione del Mezzogiorno raggiunge le 541mila tonnellate, le regioni leader sono la Puglia e la Sicilia. Nel caso delle angurie, con una produzione del Mezzogiorno pari nel 2023 a 490mila tonnellate, la Puglia è di gran lunga la regione leader.





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