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Negli ultimi anni, la richiesta di figure professionali legate alle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) รจ cresciuta in modo esponenziale, tanto a livello globale quanto in Italia.
Lโinnovazione tecnologica, la digitalizzazione e lo sviluppo dellโindustria, oggi 5.0, continuano a portare a una forte domanda di competenze specialistiche, che perรฒ fatica a essere soddisfatta a causa di una cronica mancanza di personale qualificato. In Italia, questo fenomeno รจ particolarmente preoccupante e ha un impatto diretto sulla competitivitร delle aziende, che faticano a trovare i talenti necessari per mantenersi al passo con i rapidi cambiamenti del mercato.
La situazione in Italia: domanda crescente, offerta inadeguata
Secondo lโultimo studio dellโOsservatorio delle Competenze Digitali, nel nostro Paese circa il 50% delle aziende denuncia difficoltร nel reperire profili STEM, con picchi che superano il 60% nei settori legati allโInformation Technology e allโingegneria. Dati avvalorati da una ricerca di Confindustria, che conferma che la domanda di professionisti con competenze tecnico-scientifiche รจ in continuo aumento, stimando nei prossimi 5 anni un fabbisogno di oltre 2 milioni di nuovi occupati in questi ambiti. Tuttavia, le universitร e gli istituti tecnici italiani arrancano e non hanno ancora trovato la (nuova e necessaria) strada per formare un numero sufficiente di laureati e diplomati per coprire questa richiesta, creando un gap preoccupante tra domanda e offerta.
Secondo i dati Eurostat, nel 2022 lโItalia ha formato solo il 16% di laureati in discipline STEM sul totale dei laureati, un dato inferiore alla media europea del 22%, con un divario ancora piรน evidente rispetto a Paesi come la Germania (con il 28%) o il Regno Unito (25%). Inoltre, anche tra i diplomati degli istituti tecnici e professionali, che potrebbero rappresentare una risorsa importante per il mercato del lavoro, si registra una preparazione spesso non adeguata alle richieste delle aziende.
Le donne nelle STEM: una situazione ancora piรน critica
Se la carenza generale di competenze STEM รจ preoccupante, la situazione diventa ancora piรน grave quando si guarda al divario di genere. In Italia, le donne che scelgono percorsi formativi in ambiti tecnico-scientifici sono ancora una minoranza. Secondo un rapporto dellโIstat, solo il 18% delle lauree in discipline STEM nel 2022 รจ stato conseguito da donne, contro una media europea del 26%.
Il nostro Paese si trova quindi tra gli ultimi posti in Europa per la presenza femminile nelle professioni STEM. Nascono da qui piattaforme come la nostra, Women at Business, creata per sostenere lโoccupazione femminile al meglio, anche attraverso percorsi di formazione e di empowerment che possono fare la differenza. Anche in ambito STEM.
La disparitร โ basti pensare che tra le โnostreโ quasi 14mila donne solo il 18% ha competenze STEM โ รจ frutto di diversi fattori: stereotipi di genere ancora radicati, una scarsa promozione delle carriere scientifiche tra le giovani studentesse e una cultura familiare, ma anche scolastica, che ancora spesso non incoraggia le donne a intraprendere percorsi considerati โmaschiliโ.
Inoltre, le donne che scelgono di entrare nel mondo STEM incontrano spesso barriere sia nella fase formativa che in quella lavorativa, con un accesso limitato a posizioni di responsabilitร e una disparitร salariale rispetto ai colleghi uomini.
Questo divario non รจ solo un problema di equitร , ma rappresenta una perdita di opportunitร per lโintero sistema economico italiano. E se non bastassero i dati di studi internazionali, anche la nostra esperienza sul campo, al fianco di grande e medie aziende, dimostra che una maggiore inclusione delle donne nelle professioni STEM porta a un aumento della creativitร , dellโinnovazione e della produttivitร delle aziende. In un contesto in cui la domanda di competenze tecnico-scientifiche รจ in continua crescita, lasciare ai margini una parte cosรฌ ampia della popolazione rappresenta un rischio per lo sviluppo economico del Paese.
A livello europeo, molte nazioni hanno giร avviato programmi per colmare il gap di competenze STEM, promuovendo lโinclusione delle donne attraverso borse di studio, campagne di sensibilizzazione e partnership tra scuole, universitร e aziende. La Germania, ad esempio, ha implementato una serie di iniziative per rafforzare lโorientamento verso le carriere tecnico-scientifiche fin dalle scuole superiori, con particolare attenzione alle studentesse, e ha creato programmi di mentoring per favorire lโingresso delle donne nei settori piรน avanzati della tecnologia e dellโingegneria. Noi? Lโimpressione รจ che la soluzione sia sempre piรน affidata ad iniziative di privati che messa a sistema.
Soluzioni per lโItalia: formazione, inclusione e cultura
Ecco alcune proposte concrete, a latere di un sempre piรน necessario cambiamento culturale:
Collaborazione tra pubblico e privato
La nostra esperienza insegna che una stretta collaborazione tra scuole, universitร e imprese facilita sia la transizione dei giovani nel mondo del lavoro che lโinserimento delle donne, e riduce il mismatch tra competenze formate e richieste del mercato. Conoscere le donne, i giovani e le loro dinamiche รจ fondamentale per le aziende per riuscire a dialogare meglio con loro. E, naturalmente, viceversa.
Rafforzare lโorientamento scolastico verso le discipline STEM
ร fondamentale promuovere fin dalle scuole primarie unโeducazione orientata alle discipline tecnico-scientifiche, superando gli stereotipi di genere che spesso influenzano le scelte degli studenti. Le ragazze dovrebbero essere incoraggiate a esplorare le carriere scientifiche attraverso role model femminili, laboratori didattici e attivitร extracurriculari.
Incentivare la formazione professionale
Occorre investire di piรน negli istituti tecnici e professionali, creando percorsi di formazione che rispondano in modo diretto alle esigenze delle aziende. Inoltre, programmi di formazione continua e di reskilling, come quelli offerti gratuitamente con i nostri partner su Women at Business, possono essere determinanti per aggiornare le competenze dei lavoratori giร occupati, adattandoli alle nuove richieste del mercato.
Promuovere la paritร di genere nelle STEM
Per favorire lโinclusione delle donne, รจ necessario cambiare la cultura con iniziative rivolte ad aziende, istituzione, associazioni, scuole e donne e uomini. In questโottica la nostra prima edizione dello STEM Women Congress in Italia รจ stata un successo, orchestrando le esigenze delle aziende e le opportunitร per le donne con lโobiettivo di colmare il gap e colmare il disallineamento sulle competenze Stem che rende paradossale la situazione del mondo del lavoro in Italia.
Il congresso tornerร nella sua seconda edizione a Milano il 15 ottobre 2025, preceduto da tappe definite stem days in almeno 4 altre cittร del territorio italiano.
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