Esordio col botto per Massimo Bulleri. La Dinamo trionfa sulla SEGAFREDO Bologna.

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  Sassari trionfa (76 a 68) in una gara sostanzialmente senza storia sul piano dell’energia. Nonostante i cinque k.o. in fila tra coppa e campionato, la Dinamo, senza Sokolowski e Udom, gioca una grande partita sul piano balistico (17/36 da tre) e la Virtus non trova mai le contromisure e le forze per reagire: agli assenti Zizic e Clyburn si aggiunge Hackett (gastroenterite) e le rotazioni bianconere sono ancora più corte. Fobbs e Bendzius martellano il canestro bianconero, ad una Segafredo in riserva non bastano i 13 punti di Tucker e Belinelli e i 12 di Pajola e Diouf, con Cordinier assente ingiustificato.

  Al PalaSerradimigni si parte ricordando il mito Dalipagic e si celebra il Sardinia Day, poi il primo quarto è tutto di Sassari: la squadra di Bulleri parte 8-2 con due triple di Fobbs, Ivanovic vede subito qualcosa che non va e cambia dopo due minuti Shengelia, ma il segnale non viene colto dal gruppo. Piovono triple dal Banco di Sardegna, nuovo 9-0 di parziale e Virtus che via via si inabissa fino al -15 (25-10) sulla tripla di Veronesi, con la panchina di Bulleri che risponde presente: a limitare i danni prima della fine del primo quarto ci pensa Rayjon Tucker, guida di uno 0-6 che rappresenta la prima vera risposta bianconera all’energia di casa. Sassari tira 5/10 da tre dopo dieci minuti e il trend non cambiatanto nel secondo quarto (andrà all’intervallo 9/20) ma le percentuali sarde si sporcano un po’ e la Virtus ne approfitta per riavvicinarsi ulteriormente: l’anima della rimonta bianconera è un redivivo Rayjon Tucker, autore di 13 punti nel primo tempo e della sua miglior frazione stagionale: l’ex Venezia imbuca il -1 prima della tripla di Tambone che stampa il 41-37 Sassari, avanti anche 20-10 a rimbalzo a metà contesa.Dopo la pausa, però, la Virtus rovina la faticosa rimonta con una ripartenza disastrosa: tre triple in fila per Sassari, due di Fobbs e una di Bendzius, a scavare un nuovo solco. Ivanovic chiama timeout ma la sua squadra è sulle gambe: qualche sparuta reazione, come quella che porta al nuovo -9 di Shengelia, ma sotto i colpi dei soliti Bendzius e Fobbs arriva il 57-43 per i padroni di casa, con la Virtus che chiude poi a -10 la terza frazione grazie alle triple di Morgan e Belinelli che la tengono minimamente a galla. 

  Il capitano bianconero ancora una volta è tra gli ultimi ad arrendersi e imbuca un’altra tripla a inizio ultimo quarto, trovando però la risposta immediata di Tambone per un Banco di Sardegna decisamente più vispo ed energico della Segafredo. Nell’ultima frazione la squadra di Ivanovic prova ad attaccare con pazienza e a stringere le maglie in difesa, trovando un paio di guizzi di Diouf sotto canestro e il layup del nuovo -6 (66-60) di Pajola in contropiede dopo un recupero di palla. È il momento del massimo sforzo bianconero, Pajola si infuria con i compagni quando è costretto a un fallo in attacco, Diouf imbuca il -5 a 3’45” dal termine ma finisce lì: tripla di Bibbins, errore Virtus e altro canestro pesante (benché fortunoso, di tabella) di Bibbins per il 73-62 che fa schizzare in piedi il Palaserradimigni. Belinelli prova l’ultimo guizzo, ma è tardi: fa festa Bulleri, che bagna l’esordio casalingo nel modo migliore. Per la Virtus, altri giorni di riflessione e di rimpianti per l’immobilismo sul mercato.

 

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