Scoprire Ferrara significa immergersi in un gioiello urbanistico dove ogni via racconta la grandezza della sua storia. Questa città, plasmata dagli Este nel corso di tre secoli, rappresenta un capolavoro di pianificazione urbana che fonde perfettamente due ere, Medioevo e Rinascimento. Questa straordinaria sintesi l’ha resa pioniera dell’urbanistica europea, come riconosciuto anche dall’UNESCO, che l’ha indicata come Patrimonio Mondiale dall’Umanità. Ferrara invita a una scoperta lenta e piacevole, sia a piedi che in bicicletta: ma non devono mancare le soste golose. Ecco dunque che la Guida ai Ristoranti di Identità Golose vi consiglia quattro indirizzi in cui trovare un po’ di gioia gastronomica.
MAKORE’ – Via Palestro 12, Ferrara, +39.0532.092068
Il fondatore e titolare di Makorè è Federico Fugaroli, imprenditore ferrarese, erede di una lunga storia familiare dedicata alla coltivazione di frutta. La passione per l’enogastronomia lo ha portato a investire su questo progetto a partire dal 2020: prevede un ristorante, dalla chiara impronta gastronomica e con il pesce come esplicito fulcro della proposta, ma anche una bottega, dove trovare quotidianamente il pescato migliore, proveniente dai mercati ittici della costa adriatica.
Squadra giovane: partendo dallo chef, Denny Lodi Rizzini, classe 1994, che ha alle spalle esperienze importanti come quelle al Glam e al Local di Venezia. Ci sembra però ancor più rilevante raccontare come nei suoi modi schivi si scorga, quando parla della sua cucina, il garbo di chi ha le idee chiare e la fiducia nei propri mezzi necessaria a osare senza ritrosia. Il risultato si ritrova in piatti di carattere, che uniscono il noto all’inedito con intelligenza ed equilibrio.
A completare un team affiatato il maître Nicola Mantovani e Isacco Giuliani, sommelier premiato quest’anno dalla Guida che state leggendo, che accolgono il pubblico in una sala luminosa, dallo stile contemporaneo.
APELLE – via Carlo Mayr 75, Ferrara, +39.0532.790827
“Apelle smart food, drink good” recita il claim del cocktail bar situato nel centro di Ferrara. Un inciso ideale per riassumere i punti salienti di questo locale, che anzitutto riesce nell’ardua impresa di porre la cucina e i cocktail sullo stesso piano. Questi ultimi si articolano in una cocktail list che varia ogni tre mesi e racchiude al suo interno reinterpretazioni dei grandi classici così come cocktail del tutto inediti.
Tra un Lebowski e un Kill Bill, il consiglio è quello di affidarsi a Robert Paul Farcas e farsi guidare da lui in un percorso esplorativo dei cinque sensi, sempre che non si preferisca optare per un tradizionale calice di vino, che nella maggior parte dei casi sarà naturale. Dopo aver visto il drink good veniamo allo smart food. La cucina è fluida, divertente, attinge a mondi differenti contaminandoli vicendevolmente, rivelando esiti sorprendenti. È il caso di Tempura di gamberi e verdure, Yakitori in salsa vino con uva bruciata, Gamberi al vapore, bisque e indivia. Che si scelga di venire qui soltanto per bere un bicchiere o per profittare di una cena più strutturata, l’agilità di questo format si presta ad ogni occasione.
LA ZANZARA – via per Volano 52, Codigoro (Ferrara), +39.347.0367841
Un piccolo isolotto sul Po, collegato alla terraferma da appendici artificiali e ponti in legno da percorrere a piedi fino a un vecchio casone da pesca, rimodernato con gusto e dettagli. Qui, da una decade, la famiglia Bison si lascia influenzare dall’intorno restituendo un racconto culinario di autentica contemporaneità.
Ventiquattro coperti, tovaglie su cui poggia una wine list appassionata, che valorizza tutta Italia e una corposa presenza di champagne francesi e referenze tedesche. In cucina Sauro è bravissimo ad assegnare un’interpretazione moderna ai grandi classici.
Non aspettatevi manierismi fini a se stessi o inutili passaggi, ma cotture al millimetro e sapori pieni, rotondi, bilanciati. I crostacei sono davvero gratificanti, a guazzetto o nelle fritture croccanti, così le paste secche e fresche, condite giornalmente con ciò che di buono arriva dal mercato. È però con l’Anguilla cotta alle braci (e la sua grassezza perfettamente misurata) che si toccano picchi sublimi e la sosta diventa davvero indimenticabile. Notiziola finale: se prenotate il menu degustazione online, c’è uno sconto di 10 euro.
LA CAPANNA DI ERACLIO – località per le Venezie 21, Codigoro (Ferrara), +39.0533.712154
La Capanna di Eraclio è un meraviglioso, buonissimo, perfetto ristorante classico. Trattoria lo fu certamente e per un secolo, dato che la fondazione è datata 1922, 102 anni fa. E trattoria dall’esterno ancora sembra: siamo in uno dei posti più magici d’Italia – sul Delta del Po, tra saline, risaie e ponti di barche – e la casetta che ancora porta l’insegna col nome paterno sa proprio di locanda, di buen retiro.
Se ci arriverete all’imbrunire la troverete identica all’Impero della luce, il celebre quadro di Magritte: il giardino, l’ombra dell’edificio, i lampioni, il cielo cobalto. Ma da quando a condurre il vapore ci sono i fratelli Soncini, con Maria Grazia in cucina, la Capanna è il ristorante tradizionale perfetto, per cucina, per accoglienza.
Nei piatti tutte le meraviglie di queste parti trattate con esperienza antica: moleche e giotoli, capesante e canestrelli, la celeberrima anguilla arost in umad e la cacciagione, le rane e le grancevole. Attorno, delle sale che sono un appartamento di quelli accoglienti, con i quadri, i tavoli grandi, le tovaglie candide, il camino, gli oggetti. Sembra di essere a casa. Una casa in cui si mangia benissimo.
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