Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Il dibattito attorno alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina si intensifica dopo la trasmissione di Report, in cui si è posto l’accento su possibili rischi per la sicurezza dell’opera legati alle condizioni sismiche della zona. Trattandosi di un’area storicamente vulnerabile, con il devastante terremoto di Messina del 1908 ancora presente nella memoria collettiva, le autorità e le aziende coinvolte sono chiamate a garantire la massima sicurezza. Eurolink ha richiesto all’Università La Sapienza di Roma di condurre uno studio approfondito per soddisfare le esigenze della Commissione Via, preoccupata per la validità delle indagini geologiche e delle valutazioni sismiche.
Collaborazione scientifica e risultati dell’indagine
La relazione redatta dalla Sapienza è stata realizzata attraverso una sinergia con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia . A guidare il progetto di ricerca sono stati i ricercatori Pierfrancesco Burrato e Gianluca Valensise, il quale ha una vasta esperienza nell’analisi geologica, essendo attivo nell’Ingv dal 1983. Sebbene i risultati dello studio siano stati inizialmente considerati significativi, Doglioni, ex membro del gruppo della Sapienza che lavorò al progetto nel 2011, ha sottolineato che le loro conclusioni non si devono interpretare come un consenso unanime, ma piuttosto come il punto di vista personale degli autori.
Il rapporto ha analizzato la faglia di Cannitello, situata nella frazione di Villa San Giovanni, stabilendo che non è attiva dal punto di vista sismico, confermando che la progettazione del ponte non interferirebbe con i pozzi di fondazione. Webuild, l’azienda capofila del progetto, ha sottolineato che le linee di costruzione sono state sviluppate in modo attentamente considerato e scientifico, senza alcun rischio per la stabilità dell’opera stessa.
Un approccio tecnologico e progettuale solido
Salini, amministratore delegato di Webuild, ha presentato i dettagli del progetto in una recente conferenza. La campagna geognostica condotta per l’elaborazione del progetto ha incluso 400 sondaggi, consolidando le basi scientifiche su cui si poggia l’intera opera. Sono state adottate misure estese in termini di accelerazione sismica, con un valore massimo al suolo di 0,58g, notevolmente superiore al minimo di 0,45g previsto dalle normative per la regione. Questo approccio strategico evidenzia l’impegno dell’azienda nel garantire la sicurezza e la funzionalità del ponte.
L’attenzione sul profilo di sicurezza non solo mira a rassicurare le autorità competenti ma riflette in modo chiaro la responsabilità di un’azienda che ha all’attivo progetti di rilievo internazionale, come il Ponte San Giorgio di Genova e altre infrastrutture di grande impatto. La trasparenza in questo processo è fondamentale per costruire fiducia nella popolazione e per garantire che il progetto non comprometta né la sicurezza pubblica né la reputazione aziendale.
Risposte alle critiche e visione futura
Webuild non si è fatta scrupolo di rispondere alle critiche ricevute, dichiarando che eventuali affermazioni di rischio per il traffico navale sono infondate. Il franco navigabile previsto dal progetto garantirà un’altezza di 72 metri sul livello del mare, conforme agli standard internazionali, il che rappresenta un’agevolazione per le operazioni marittime, piuttosto che un ostacolo. Salini ha chiarito come le preoccupazioni, rispetto al fatto che la progettazione in fasi possa portare a spese senza certezze future, siano infondate, e ha ribadito la solidità della fattibilità tecnica accertata.
Secondo Salini, la costruzione del ponte non rappresenterà semplicemente un’infrastruttura, ma sarà un volano di investimenti e risorse per l’Italia, elevando il Paese su scala internazionale. L’opera è vista come parte integrante del corridoio Ten-T Mare del Nord-Mediterraneo, conferendo a Sicilia un ruolo strategico nel panorama logistico europeo e contribuendo a definire nuove rotte di scambio economico e culturale. In un contesto di crescente interconnessione, la realizzazione del ponte si prefigura come fondamentale per il futuro del trasporto e della mobilità nella regione mediterranea.
Ultimo aggiornamento il 27 Gennaio 2025 da Armando Proietti
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link