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Canicatti Web Notizie -Palermo si candida a sede dell’Agenzia digitale Europea, città già capitale dei “nomadi digitali”


La città di Palermo si candida a sede internazionale dell’Agenzia digitale dell’unione Europea. La sua è una candidatura naturale visto che Palermo è già capitale dei “nomadi digitali”, città preferita per lo smart working almeno da un migliaio di giovani provenienti da America, Germania, Polonia ed altri paesi. Ed è già la città dove sta crescendo una comunità di imprenditori digitali. Questo ne fa la naturale candidata per ospitare la sede dell’Agenzia Europea, candidatura che è stata avanzata oggi durante il meeting internazionale “Digital connectivity and Mediterranean: investment opportunities, innovation and sustainable development”, una due giorni al Marina convention center di Palermo organizzata dai ministeri delle Imprese e del made in Italy e degli Affari esteri, in collaborazione con la piattaforma dell’Unione europea Digital for development (D4D) hub.

Schifani, “Sarebbe straordinaria opportunità”
“L’insediamento a Palermo della nuova Agenzia digitale dell’Ue sarebbe una straordinaria opportunità. La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare il centro nevralgico di un ecosistema digitale forte che metta in connessione Europa e Mediterraneo. Il mio governo è pronto a fare la propria parte e a dialogare da subito con tutte le Istituzioni coinvolte per definire i contorni di questo importantissimo progetto e candidare il capoluogo siciliano come sede del nuovo organismo sovranazionale. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Tamajo, “Sicilia determinata a crescere in digitalizzazione”

“La Sicilia è determinata a crescere e a competere su scala globale, in Europa e nel Mediterraneo, sfruttando tutte le opportunità offerte dalla digitalizzazione. Il nostro obiettivo è anche quello di promuovere la cooperazione internazionale per favorire un futuro prospero e sostenibile in tutte le regioni coinvolte” gli ha fatto eco l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo.

“Il nostro assessorato – ha proseguito il componente del governo Schifani – continuerà a lavorare per utilizzare al meglio le risorse disponibili, che ammontano a circa un miliardo e mezzo, accompagnando le imprese siciliane in un percorso di crescita e di cambiamento. È in questo contesto, che si inserisce l’ipotesi di istituire a Palermo un organismo sovranazionale preposto alla gestione e al coordinamento della cooperazione europea in materia di digitale. Una procedura articolata e complessa, basata sui trattati e sul consenso degli Stati membri, ma che speriamo possa portare a nuove opportunità per la Sicilia”.

Palermo già città capitale dei “nomadi digitali”attrattiva per lo smart working
E intanto proprio oggi il Corriere della sera elegge Palermo come città attrattiva per lo smart working, capitale dei “nomadi digitali” e, di conseguenza, capitale di un Sud che cerca di risorgere partendo da innovazione e innovatori. Secondo il prestigioso quotidiano nazionale nel capoluogo siciliano le startup sono cresciute molto di più che nel resto d’Italia. Ed è la prima città italiana privilegiata dai “nomadi digitali” visto che “Ce ne sono un migliaio, almeno, da America, Germania, Polonia…” e si sta formando un network di giovani imprenditori”

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Candidatura forte
Un tassello in più che rafforza le motivazioni di una candidatura che si presenta forte già nel giorno del suo lancio.

“È con grande soddisfazione che oggi ho appreso, da un servizio pubblicato sulla versione online del Corriere della Sera, che Palermo nel 2024 è diventata la capitale italiana dei “nomadi digitali” – dice tanto soddisfatto quanto, probabilmente, sorpresa il sindaco Roberto Lagalla che racconta come – dalla classifica stilata dal sito Executive nomad index, Palermo risulta, infatti, essere la città italiana più attrattiva e la destinazione preferita, la ventiduesima al mondo, dei professionisti che lavorano da remoto. I numeri dicono che tra il 2023 e il 2024 a Palermo le startup innovative sono cresciute del 3,7% e gli occupati del 6,9%, oltre quattro volte la media nazionale. Una crescita delle startup favorita, come si legge nell’articolo, anche da significativi investimenti pubblici e privati nella città che sta vivendo ora una rigenerazione culturale ed economica. Tutti dati e considerazioni che confermano come questa amministrazione si stia muovendo verso la giusta direzione per favorire da un lato la crescita e dall’altro la nascita di spazi per l’infrastrutturazione digitale, puntando, in particolare, sull’investimento di un nuovo innovation hub ai Cantieri Culturali della Zisa. Si tratta di investimenti ed iniziative che puntano a trattenere i nostri giovani che, anche da Palermo, avranno modo di lavorare per grandi multinazionali e, perché no, continuare ad attrarre pure nuovi professionisti e aziende dall’estero”.



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