Catania, il neoassessore Musumeci: «Serve velocizzare». E sul processo per corruzione elettorale risponde Trantino: «Non lo sapevo»

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Deve ancora prendere dimestichezza con l’appellativo assessore Giuseppe Musumeci, quando la redazione di MeridioNews lo chiama al telefono. Sono appena trascorse poco più di quattro ore dalla cerimonia di insediamento a Palazzo degli elefanti e il suo telefono scotta. «Oggi non mi state facendo lavorare», esordisce il nuovo componente della giunta di Catania in quota Prima l’Italia. Il riferimento, però, è alla sua professione di ingegnere. «Perché, fare l’assessore nel capoluogo etneo non lo considera un lavoro?», lo incalziamo. Lui, dopo una risata, torna serio: «Io credo che a Catania ci sia molto lavoro da fare», dice. E non ha torto. Ma, prima, tocca schivare le polemiche sulla sua nomina. Che chiamano in causa direttamente il sindaco etneo Enrico Trantino, a causa del processo con l’accusa di corruzione elettorale in cui Musumeci è coinvolto insieme al suo mentore, il deputato leghista Luca Sammartino.

Al centro dell’inchiesta ci sono le elezioni regionali del 2017 e le Politiche del 2018. «Non lo sapevo», risponde al nostro giornale il sindaco di Catania. E se lo avesse saputo? «Avrei valutato, ma quello a cui si fa riferimento – aggiunge – è un processo che è a un binario morto». E c’è già chi ha accusato Trantino di avere avuto due pesi e due misure: una per l’assessore Giuseppe Musumeci, nominandolo e facendolo entrare a fare parte dell’amministrazione comunale; e una con Riccardo Pellegrino da cui si sarebbe fatto promettere le dimissioni. Il consigliere comunale, eletto tra la maggioranza del primo cittadino e poi diventato vicepresidente del Consiglio, per il reato di corruzione elettorale è già stato condannato. «Ed è proprio questa la differenza – sottolinea il sindaco – Per entrambi resta la presunzione di innocenza. Ma nel caso di Pellegrino c’è già stata una condanna, per Musumeci no».

E così il neoassessore, forte della fiducia del primo cittadino e dopo avere ringraziato tutto il partito della Lega, può cominciare a programmare il lavoro. «La prima cosa a cui mi dedicherò – assicura Musumeci a MeridioNews – è velocizzare le autorizzazioni, le licenze e le concessioni per le pratiche commerciali. Il tutto garantendo un ordinato rispetto delle regole e ascoltando le associazioni di categoria e gli operatori commerciali». Già ieri il neoassessore ha lasciato il posto in Consiglio comunale (che sarà occupato da Santo Arena, il primo dei non eletti della lista Prima l’Italia). Un cambio della guardia con una necessaria riorganizzazione, che ha portato alla revoca, da parte del presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi, della riunione convocata per oggi.

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