Mais: superfici, produzione, mercati e consumi – Economia e politica

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


Che i prodotti Dop-Igp ed Stg diano lustro all’Italia e siano un traino per le esportazioni del Paese è assodato, ciò che è meno noto è che il vantaggio competitivo italiano su Dop e Igp di salumi e formaggi risenta in maniera pesante della necessità di importare le materie prime per produrli.

 

Il quadro economico del comparto mais è appannato, il settore è sempre più in affanno. Secondo i dati mostrati da Dario Frisio, professore di Economia Agraria, Alimentare ed Estimo Rurale all’Università degli Studi di Milano, durante la Giornata del Mais 2025 che si è tenuta a Bergamo lo scorso 24 gennaio, organizzata come ogni anno dal Crea, Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali di Bergamo, “nel 2023, anno solare, il valore delle importazioni di mais e soia è diminuito, nonostante questo le importazioni valgono il 112% delle nostre esportazioni di formaggi e salumi Dop”.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

 

Questa una prima evidenza supportata dai dati a livello Paese (3.744 milioni le importazioni, 3.356 milioni le esportazioni), guardando poi ai risultati delle aziende maidicole 2024, non c’è da rasserenarsi. Durante la campagna 2023-2024 il tasso di autoapprovvigionamento del mais da granella si è attestato sul 44,4%, tenendo conto però dell’uso per silomais e biogas potrebbe essere sceso al 40%. Il 40% è anche la previsione per la prossima stagione. Le rese del mais da granella nel 2024 si sono attestate in media sui 99 quintali/ettaro, superiori negli ultimi cinque anni solo a quelle del 2022, mentre, guardando al grafico delle rese dei primi venticinque anni del 2000 si conferma l’estrema variabilità delle stesse, a conferma che sono molto dipendenti dall’andamento meteo.

 

Nuovo calo delle rese (-7%) dopo la ripresa del 2023

(Fonte foto: Barbara Righini – AgroNotizie®)

 

Fra i Paesi europei, la Spagna ha le rese più elevate e più stabili, nel 2024 ha fatto 117 quintali/ettaro, “lì si coltiva mais Bt e questo qualche domanda dovrebbe porcela”, ha detto il professore. L’ibrido di mais Bt è geneticamente modificato, resistente alla piralide e a ridotto contenuto di fumonisine. È stato messo in commercio per la prima volta negli Usa, nel 1996. Attraverso la biotecnologia è stato isolato il gene responsabile della proteina insetticida dal batterio Bacillus thuringiensis ed è stato incorporato nel genoma del mais.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Leggi anche Mais Bt: quando la genetica unì resa e difesa

I dati provvisori 2024 mostrano quindi una produzione di granella di mais che si è attestata su 4,9 milioni di tonnellate, superiore, negli ultimi cinquanta anni, solo all’annata 2022. C’è poi da registrare anche un nuovo minimo storico delle superfici a mais da granella: 495mila ettari (-1% sul 2023), dal 2012 le superfici in Italia si sono quasi dimezzate.

 

E a proposito di record, ce n’è un altro da sottolineare, quello delle importazioni nette: 7 milioni di tonnellate. Per l’anno che si sta aprendo, le previsioni dicono, vista la bassa produzione interna, che le importazioni dovrebbero aggirarsi sempre sui 7 milioni di tonnellate con un esborso intorno al miliardo e 600 milioni di euro, ma che dipenderà molto dalle politiche di Donald Trump negli Usa. “Se il presidente Usa deciderà di svalutare il dollaro favorirà le esportazioni statunitensi, potrebbero cambiare i flussi da altri Paesi e cambierà anche lo scenario rispetto a mezzi produttivi come azoto e fosforo”.

 

Giornata del Mais 2025

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

 

Tornando al dato che riguarda le superfici a mais da granella, il professore Frisio ha tracciato un quadro della situazione italiana e delle aree che producono mais: in cinque regioni si concentra il 92% della produzione. Il Piemonte è leader, nel 2024 anche per le rese con 117 quintali/ettaro e 115.000 ettari. Seguono Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. “La crisi nera del mais in Friuli Venezia Giulia è conclamata, dovuta anche alla minore disponibilità di acqua e di irrigazioni di soccorso”. Le rese in Friuli Venezia Giulia nel 2024 si sono attestate su 51 quintali/ettaro, in calo dai 98 del 2023.

 

A livello mondiale, per la stagione che si sta aprendo, si prevede una domanda superiore all’offerta e questo anche senza tenere conto della Cina. Secondo le ultime previsioni Usda (gennaio 2025), Cina a parte, i consumi sono stimati in 925 miliardi di tonnellate, mentre la produzione è stimata a 919 miliardi. Il bilancio è quindi negativo e le scorte tendono a ridursi, lo stock è poi detenuto, secondo le previsioni 2024-2025, per oltre il 70% dalla Cina. L’Unione Europea a 27 nel 2024 ne deteneva appena il 2,2%. “Ciò cui fare attenzione – ha detto il professore Frisio analizzando i dati – è lo stock to disappearance che riguarda i Paesi esportatori. Si tratta del rapporto fra le scorte e l’insieme del consumo interno del Paese e delle esportazioni. Non c’è merce. Russia, Ucraina e Brasile sono al lumicino. Lo stock to disappearance è previsto al 10,2% nel 2025, in calo. Gli altri Paesi esportatori sono in media intorno al 3%. La tendenza è al rialzo dei prezzi, una tendenza che si è affacciata anche negli ultimi mesi del 2024″.

 

Che cosa possono fare i maidicoltori in una situazione del genere? “Sicuramente gli economisti – ha detto Dario Frisio ai nostri microfoni – sono i peggiori cui chiedere. Premesso questo io consiglio di stare molto attenti alle innovazioni e vedere anche quello che può funzionare meglio nella propria azienda. Bisogna poi cercare di creare una massa critica più consistente, con le forme tradizionali di aggregazione come lo sono le cooperative. Ci sono però anche forme relativamente nuove come le reti di impresa. Queste forme possono essere utili soprattutto nell’implementazione dell’agricoltura di precisione. Possono essere fondamentali nella gestione dei dati, per esempio”.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link