Consiglio Agrifish, più strumenti contro le pratiche commerciali sleali – Economia e politica

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Si è tenuto ieri, 27 gennaio 2025, a Bruxelles il primo Consiglio Agrifish che ha aperto il semestre a presidenza polacca. A presiederlo il ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Polonia, Czeslaw Siekierski, che ha illustrato il programma.

 

“Nei prossimi mesi ci concentreremo su tre temi, quello della sicurezza degli alimenti, della semplificazione della Politica Agricola Comune e il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella catena delle forniture alimentari” ha detto il ministro Siekierski in conferenza stampa ieri sera, al termine del vertice ministeriale, sottolineando: “Oggi gli agricoltori possono fare ancora molto poco per difendere i prezzi all’origine, abbiamo un mercato comune, ma c’è un commercio globale e vorremmo parlare di commercio in ogni riunione ministeriale”.

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Agricoltori con più armi per difendere i prezzi

Per quanto riguarda il terzo tema citato dal ministro polacco, la Commissione Ue ha presentato in Consiglio due bozze di regolamento: la proposta di regolamento sull’applicazione transfrontaliera della direttiva in materia di pratiche commerciali sleali e la proposta di regolamento per quanto riguarda il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare.

 

La prima proposta di Regolamento, integra la Direttiva (UE) 2019/633 in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare nel senso di consentire una più facile individuazione dell’acquirente sleale nei confronti dell’agricoltore quando il primo si trovi in Paese dell’Unione diverso da quello della parte agricola.

 

La seconda proposta di regolamento, invece, punta al più generale rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera agroalimentare, modificando i regolamenti (Ue) n 1308/2013, (Ue) 2021/2115 e (Ue) 2021/2116. Entrambe le proposte hanno trovato la generale approvazione dei ministri.

 

Documento sul futuro dell’agricoltura in arrivo il 19 febbraio 2025

Il commissario per l’Agricoltura, Christophe Hansen, intervenendo in conferenza stampa ieri sera ha annunciato che il documento sul “Futuro dell’agricoltura Ue” sarà presentato il 19 febbraio 2025 per rilanciare la produzione agricola europea. “Oggi è trascorso un anno dal lancio del  Dialogo Strategico sul Futuro dell’Agricoltura Ue – ha ricordato Hansen – e abbiamo presentato il board che discuterà per depolarizzare il dibattito. Non sarà una visione di cento pagine come il dialogo strategico, ma più snella”.

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Semplificazione: deve arrivare a tutti i livelli

Hansen, che ha ricordato la presentazione delle due proposte Ocm per rafforzare la posizione degli agricoltori Ue nella filiera e negli scambi internazionali, in tema di semplificazione ha detto: “La semplificazione, l’agricoltore la deve sentire. Le normative su ambiente e sanità pesano sugli agricoltori. La semplificazione deve arrivare a tutti i livelli”.

 

Commercio internazionale, reciprocità nei limiti dei residui

Con riguardo alla discussione tra i ministri sul commercio internazionale, Hansen ha sottolineato in conferenza stampa che la bilancia commerciale dell’agroalimentare Ue è attiva per 70 miliardi di euro, ma anche quanto sia importante l’applicazione del principio di reciprocità sui limiti dei residui nei rapporti con Paesi terzi. In particolare, Hansen ha detto: “Siamo un’economia molto aperta, ma sui limiti di natura sanitaria non si discute, i diritti dei consumatori devono essere preservati, così le norme da applicare sulla salute devono essere le stesse o confrontabili tra i prodotti Ue e non Ue. Anche a livello internazionale vorremmo che ci fossero le norme di più alto livello possibile, per mettere al centro il consumatore”. E su tanto Hansen ha assicurato che non vi saranno cedimenti né nello sviluppo dell’accordo di libero scambio con i Paesi del Mercosur, né in ulteriori accordi in itinere di Bruxelles.

 

Verso nuova procedura di verifica della Pac

Inoltre, all’ordine del giorno del Consiglio, vi era la verifica dell’efficacia dell’attuazione della Pac. Sulla base delle informazioni fornite dalla presidenza polacca, i ministri hanno proceduto ad uno scambio di opinioni sul riesame necessario della procedura di verifica dell’efficacia dell’attuazione nel quadro delle norme relative al finanziamento della Pac, sull’architettura verde e sulla necessità di un’ulteriore semplificazione.



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