Novartis conferma Torre Annunziata come hub internazionale

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Che la Campania fosse una regione strategica per Novartis, la multinazionale del farmaco fortemente focalizzata sull’innovazione, era noto. A Torre Annunziata il Campus per le Life Science del Gruppo, che nel 2023 ha generato 5,7 miliardi di euro di export farmaceutico verso 118 Paesi, tra cui la Cina (un risultato che ha permesso alla Campania di essere al vertice delle regioni italiane per valore assoluto di esportazioni) rappresenta un polo di eccellenza produttiva in tutto il Mezzogiorno.

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Non a caso esattamente un anno fa è stata inaugurata – grazie alla Zes – una nuova area di produzione dello stabilimento per mille mq, che si sono aggiunti ai 150mila già occupati dal Campus e che saranno dedicati a tecnologie innovative per la produzione di nuovi farmaci. Nel 2025, inoltre, sono già stati previsti altri 70 milioni di investimenti per potenziare la capacità produttiva del sito e rafforzare l’obiettivo di Novartis di fare della Campania un hub di innovazione in Italia e nel mondo. Ma da ieri c’è anche di più: oltre ad attrarre investimenti per il sito produttivo in costante crescita, portando quindi valore al territorio campano, l’azienda – da sempre impegnata sul fronte della ricerca medico-scientifica e dell’innovazione – ha deciso anche di «agire al fianco di tutti gli attori del Sistema Salute per favorire l’evoluzione verso modelli innovativi di gestione di malattie complesse. Come quelle cardiovascolari che in Campania causano quasi 21mila decessi ogni anno e rappresentano un’emergenza sanitaria assoluta».

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A rivelarlo sono i risultati del report Health CaRe condotto dal Centro interdipartimentale di ricerca in farmacoeconomia e farmacoutilizzazione (CIRFF) della Federico II in collaborazione con la Direzione generale Tutela della salute della Regione Campania: «Quasi 4 cittadini campani su 10 (37,7%) hanno almeno una malattia cronica e oltre 1 milione e 300mila persone sono a rischio di sviluppare un evento cardiovascolare, di cui 184mila a rischio molto elevato».

Per arginare questa emergenza ieri Novartis e Regione hanno annunciato la nascita di un tavolo di lavoro congiunto pubblico-privato con un obiettivo molto chiaro: «Attuare programmi di prevenzione secondaria rivolti ai pazienti campani ad alto rischio cardiovascolare. Questa collaborazione rientra nell’impegno messo in atto dalla Regione Campania per ridurre la mortalità causata dalle malattie cardiovascolari, come previsto nel Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025». «Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione della Regione Campania le nostre competenze scientifiche, per contribuire ad affrontare una vera e propria emergenza sanitaria dei nostri tempi che incide pesantemente sulla vita delle persone e sulla sostenibilità del Sistema – commenta Valentino Confalone, country president di Novartis Italia – Come azienda siamo convinti che la collaborazione tra il settore pubblico e privato sia fondamentale per favorire l’emergere di nuovi modelli di medicina basata sul valore, orientata a portare benefici concreti alla salute delle persone, superando una visione compartimentalizzata e attivando l’importante sinergia tra sostenibilità e innovazione».

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L’azione

La collaborazione tra Novartis e la Regione Campania partirà proprio dai risultati dell’analisi Real World e permetterà nuovi percorsi di presa in carico e gestione per i pazienti campani ad alto rischio cardiovascolare, così da ridurre i tassi di mortalità per queste malattie che rappresentano oggi la principale causa di ricovero e decesso nel territorio. «Questi sforzi – si legge in una nota – si aggiungono alle azioni già in atto in Regione per ridurre l’impatto delle malattie croniche. L’obiettivo è quello di realizzare su tutto il territorio campano interventi multidisciplinari, terapeutici e di monitoraggio dei fattori di rischio, così da individuare precocemente i soggetti ad alto rischio di malattia e semplificare – grazie alle nuove tecnologie digitali – i percorsi organizzativi».

Per il presidente della Regione Vincenzo De Luca, «la prevenzione rappresenta una priorità per la Regione Campania per ridurre l’impatto delle malattie sul territorio». Quanto emerso dal report Health CaRe «conferma quanto sia importante attivare nuovi modelli e strategie efficaci di gestione, che tengano conto delle complesse dinamiche che regolano la diagnosi, il trattamento e il follow-up dei cittadini a rischio, per poter ridurre la probabilità di recidive e migliorare gli esiti clinici a lungo termine».





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